giovedì 30 giugno 2022

Stasi

Osservo il progressivo peggiorare delle condizioni climatiche da lustri.
Questa rapida trasformazione, con la sparizione dell'inverno,  in due stagioni, quella molto calda e meno calda (tiepida se preferite), stagioni comunque aride, è, per me, pesante da accettare mentalmente.
Settimane, interi mesi, senza cambiamento meteorologico, sempre la stessa sbobba di sereno, poco nuvoloso, sereno ventoso, poco nuvoloso ventoso, quasi sereno, quasi sereno ventoso, velato, velato ventoso, praticamente sereno, praticamente sereno ventoso, sereno stabile, sereno stabilmente ventoso, caldo, un po' meno caldo, più  caldo, praticamente caldo, caldo in aumento, caldo africano, caldo per compressione,  caldo progressivo, caldo afoso, caldo torrido, caldo fuori stagione, per me questa stasi è... orribile.
A me deserti zone, sub desertiche, zone aride, a me mi hanno fatto sempre cagare.

22 commenti:

  1. La cosa assurda è che si paventi il disastro da decenni, e tutti continuino a fregarsene. Tutta gente che pensa esclusivamente al proprio personale capolinea.. tutta gente senza figli, senza nipoti, senza anima?

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    1. Ho visto solo ora che il commento era finito tra quelli catalogati da blogger come spam.
      Chiedo scusa per il ritardo.

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    2. Come risposto sotto a Nessuno, i ns comportamenti sono caratterizzati in modo che... soluzioni ragionevoli siano molto difficili ovvero... impossibili.
      Come fa(ceva) presente Jorgen Randers, nella contemporaneita' si e' rotto un pattern etico comune nel passato, quello di "Lasciare il podere ai figli meglio di come lo si ha ricevuto". Anche per fermarsi all'aspetto economico, finanziario, basta pensare all'esplosione del deficit e al debito fuori controllo che sono vere e proprie rapine intergenerazionali.
      La dimensione spirituale, quella del tempo, e' stata annichilita dalla liquefazione consumistica.

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  2. Allora domandati e domanda alla gente attorno a cosa è disposta a rinunciare.
    Ti devo spiegare la correlazione?

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    1. Le "rinunce" non hanno senso.
      Mi ricordano quelle patetiche pantomime M'illumino di meno, un giorno all'anno, poi tutto come prima.
      Esiste, inoltre, necessità minime di acqua sotto le quali non si può andare.
      È il motivo per cui... le zone aride sono spopolate. Eppure nel mezzo del Sahara c'è bel tempo sì, 353 giorno all'anno di splendido tempo con sole sole, sole. Che incubo!
      Ha senso un uso oculato dell'acqua, quotidiano.
      Comunque, se non piove per mesi, anni, diventa impossibile risparmiare... ciò che non c'è!
      Inoltre c'è tutto quello che esula gli esseri umani e dal quale essi dipendono: boschi ridotti a savana prima e a resti di tronchi anneriti o la stalla con dieci mucche senza acqua e fieno poi se ne fanno un pipo del fatto che Tizio si può fare ancora il bidet.

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    2. Coso, se ti viene la febbre prendi la tachipirina e vai a ballare o stai a casa con la copertina?
      Io sto a casa con la copertina, se non è questione di vita e di morte.
      Ecco, nella condizione presente noi abbiamo due opzioni.
      Pigiamo sull'acceleratore e mettiamo in opera tutta la tecnologia che serve per ricondurre il mondo alle nostre aspettative.
      Oppure alziamo il piede dall'acceleratore e riconsideriamo l'esistente, ridistribuiamo cose e persone, adeguando le nostre aspettative al mondo.

      Per me il problema concreto è che la gente non è disposta in nessun caso a riconsiderare le proprie aspettative, quindi se fa caldo, condizionatori, se non piove, pompe, dissalatori, eccetera. Tu sai cosa penso degli "pseudo-ecologisti" e dei "professori" televisivi ma inevitabilmente la contemporaneità partorisce un Salvini che propone il reattore nucleare in centro Milano, non tanto perché convinto che sia "sicuro" ma perché consapevole che la gente vive sul principio che non ci sia limite alla dualità produzione/consumo e quindi al disagio si risponde col reattore nucleare, non col ripensamento.

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    3. La decrescita felice, ohps, chiedo scusa, se risultate allergico a tale termine usiamo il vs. "ripensamento"...
      Allora, dicevo, il "ripensamento" e’ come il comunismo, basata su principi teorici che, nella pratica, non funzionano perche’ si scontrano con i comportamenti delle masse definiti in migliaia e migliaia di anni e generazioni dall’etologia, una combinazione di socialita’, gregarieta’, competizione, furbismo, ingordigia, deresponsabilizzazione, ottimizzazioni termodinamiche sul breve termine che mandano al diavolo tutti gli approcci teorici, per quanto, apparentemente, ragionevoli.
      Ad esempio la incapacita' di saper gestire prospettive che vadano oltre la punta del proprio naso e' una di questo caratteristiche evolutive che ci contraddistinguono.
      Quindi il nucleare da fissione e' la classica bacchetta magica che risolve magicamente tutti i problemi ora. Scorie nucleari che durano ere geologiche!? Non e' un mio problema, il mio problema e' andare all'apericena, avere l'aria condizionata anche all'aperto cosi non sudo e la camicetta bianca non si rovina che poi sto male oppure sudo e sotto i pantaloni di lino bianco si vede il tanga che oggi non ho quello bianco!
      Piu' o meno per gli inceneritori bacchette magicao meravigliao che farebbero, secondo le credenze dei piu', sparire i rifiuti (al diavolo il principio di conservazione della massa di quel vecchiume di Lavoisier etc. ).
      Il problema della siccita' non esiste finche' ho l'aria condizionata e il rubinetto in casa da cui esce acqua.
      Fine.

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    4. Coso non ci capiamo perché non parliamo la stessa lingua.
      Io non vedo decrescita, vedo una partita a scacchi. Negli scacchi hai un numero finito di pezzi, ognuno con un numero finito di gradi di libertà. Giocare la partita significa adattare la disposizione dei pezzi ad uno scopo che ti proponi, reagendo alla disposizione dell'avversario. Noi abbiamo il problema che la gente è condizionata a pensare alla "città volante", per esempio io compro il SUV che non ha alcun vincolo di peso e potenza perché sono sicuro di potere trovare un distributore di benzina ovunque e di poterci mettere dentro tutta la benzina che serve. Se invece io fossi costretto ad andare da Milano a Bologna con 10 litri di benzina, mi dovrei ingegnare con un veicolo in grado di percorrere quella distanza consumando i 10 litri MA, attenzione al MA, mentre il SUV teoricamente può avere qualsiasi forma e dimensione e può andare a 500 all'ora, perché io ci butto dentro tutta la energia che serve, coi 10 litri potrebbe essere necessario andare a 3 all'ora o a 5 all'ora quindi io per andare a Bologna ci metterei dei giorni invece che dei minuti. Poi dovendo investire tutta l'energia per spostarmi, sul veicolo che consuma 10 litri non ci sarebbe nessuna climatizzazione, quindi non solo ci metterei dei giorni, dovrei adattarmi al caldo. eccetera. Se fa caldo, probabile che venga giù la valanga. Guarda caso in un posto dove cent'anni fa non ci sarebbe stata anima viva, perché era remoto e perché nessuno aveva motivo di andarci, oggi ci sono "comitive di escursionisti", portate li da una enorme infrastruttura e dagli "esperti" che poi mi raccontano dei "rischi della montagna". Montagne che sono continuamente sorvolate dagli elicotteri perché bisogna portare in alto tutto quello che serve a creare "accoglienza". Anche se ci fosse in cielo la meteora dei film catastrofisti, tutto questo macchinario continuerebbe a portare "comitive di escursionisti" che non possono immaginare l'eventualità di stare a casa. Cosi come l'impiegatuzzo non può immaginare che è da scemi bardarsi da cavaliere medievale e inforcare la mountainbike per poi cercare il "sentiero" tra la povera vegetazione di un parco urbano. Lo stesso impiegatuzzo però se non va nel parco urbano prende il SUV e va in montagna come sopra. Stare a casa, ieri vado a vedere delle case in costruzione, fuori c'era scritto "No al consumo del suolo". D'accordissimo, quindi bisogna costruire sopra l'edificato, come facevano gli antichi. Bisogna decidere dove costruire e bisogna farsi venire una idea su come rendere l'operazione economicamente redditizia, altrimenti nessuno la farà mai. Ma chi ha scritto "No al consumo del suolo" invece immagina di non dovere fare niente e questa è la ragione per cui "decrescita" per me è esattamente uguale a "città volanti", solo invertita. In entrambi i casi si tratta di non dovere escogitare niente di diverso.

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    5. Per generalizzare, tu vai al tango non perché sia indispensabile ma perché risponde ad una tua esigenza e l'esigenza consegue al modo in cui tu pensi a te stesso, diciamo la tua "identità". Tutto il mondo in cui viviamo altro non è che la trasposizione materiale del modo in cui pensiamo a noi stessi. Certo, con dei passaggi intermedi, perché dopo avere immaginato una cosa la devi anche sapere fare in concreto, per secoli abbiamo immaginato di volare ma c'è voluto un po' prima di avere la tecnologia necessaria. Bisogna cambiare il modo in cui la gente pensa a se stessa prima di potere cambiare il mondo. A questo punto appare chiaro che chi controlla gli strumenti che convincono la gente a comprare la mountainbike, controlla il mondo, non solo per dire, in astratto, controlla proprio la forma e la sostanza del mondo, il mondo che puoi toccare. Come considerazione accessoria, se pensi che gli "ecologisti" sono la feccia dell'Umanità, perché orbitano nel sistema massonico-sinistro, ti puoi aspettare il peggio.

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    6. Nessuno, cosa rispodervi?
      Questo fine settimana abbiamo rinunciato, Rosa Canina ed io, di muoverci (se non per un tentativo di lavoro - legna ed altro - su al campo di Rosa Canina, durato relativamente poco per il caldo atroce a 800m e rotti di quota).
      Troppo caldo, troppo traffico, troppa usura.
      La rinuncia libera un sacco di energia e benessre: e' - per dirla con la vostra efficace metafora - decidcere di scendere dalla rotella, di non farla girare impazziti correndo come criceti, di scendere.
      Ormai fanno passare ogni peggiore e piu' strampalata, nociva, assurda cosa come "diritto" o cosa giusta, a furia di finestrate di Overton. Il consumismo e' solo un'applicazione in ambito economico, solo una di questo lavaggio dei cervelli permanente, ubiquo.
      Infine un distinguo lessicale: cio' che voi chiamate ecologisti io li indico come ambientalisti, una sinistra galassia di radical-chic, scocomerati artificalizzati urbani, persone in preda all'ultima moda verde-arcobalenga che sono Il Problema, in ecologia, in quanto distrattori da essa.

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    7. Non mi sono spiegato. Le nostre vite sono estremamente rigide, in generale. Ognuno è preso in una rete di obblighi, anche quando li vede come piaceri, che non lasciano tempo e spazio per niente altro. Quando dico "a cosa sei disposto a rinunciare" intendo "quanta parte della tua vita sei disposto a mettere in discussione". In un mondo dove la gente si esalta perché può mettere un aggeggio che cambia colore alla doccia o l'assistente di Google che gli dice che ore sono. Quando capita l'evento eccezionale, come la siccità o l'inondazione, tutti continuano ciecamente ad andare avanti con le loro vite e questo finisce nella "emergenza", cioè nella eccezione non gestita. Invertendo l'equazione, non può esserci gestione delle eccezioni come siccità o inondazione perché vorrebbe dire che una autorità va a modificare le vite delle persone, in contraddizione con l'azione "normale" che le obbliga al conformismo. E' come la amministrazione del parchetto vicino casa mia che per anni ha incoraggiato le mountainbike e adesso, siccome rovinano le aree verdi, gli mette i tronchi d'albero di traverso. Oppure, è come il Governo che mette gli incentivi per l'acquisto delle auto e poi il Comune che ti mette l'area ZTL col pedaggio.

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    8. Semplifico. Io vorrei che le eccezioni fossero gestite. Dato che mi sembra impossibile, vorrei non sentire più catastrofismi stile "moriremo tutti". Perché fa ridere. Fa ridere come Grillo che si propone come "guru" su un argomento qualsiasi, dicendo che lui è andato in giro, ha parlato con gente, ha visto cose. Il mio amico che era convinto che con il recupero della frenata le macchine elettriche andassero per sempre, perché in salita si scarica ma in discesa si ricarica, ovviamente lo prende sul serio.

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    9. > cambia colore alla doccia o l'assistente di Google che gli dice che ore sono.

      Vedo sul furbofono la notifica di installazione avvenuta di app Samsung "DIgital wellbeing" che ti notifica quante ore minuti sei stato ad esso appiccicato etc. etc. .
      Abbiamo proprio bisogno di una app che mi dica che devo andare a nanna, da solo non riesco ad arrivarci.
      Imbecilli con una app.
      Disinstallata subito.

      Più o meno allo stesso livello di demenza della domoticao meravigliao che ti spegne la luce quando esci dalla stanza.
      E' un atto troppo complesso e difficile, per molti.

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    10. Ieri sera sentivo Parenzo e Cruciani che discutevano del neo sindaco di Verona, penso sia un ex calciatore, che ha emanato una ordinanza (cito Sky24):
      "Verona Damiano Tommasi ha firmato un'ordinanza che limita l'uso dell'acqua potabile ai fini domestici, per la pulizia personale e per l'igiene. Fino al 31 agosto sarà quindi vietato per i cittadini usare acqua potabile proveniente da fonte idrica per l'irrigazione di orti, giardini e campi sportivi, per il lavaggio di automobili, salvo impianti autorizzati, per il riempimento di piscine e per ogni altra attività che non sia strettamente necessaria ai fini del fabbisogno umano. Una stretta che invita i cittadini a ridurre gli sprechi."
      Parenzo faceva il compagno che obbedisce pronto e cieco agli ordini, Cruciani faceva il ribelle texano che a casa sua fa quello che gli pare. Sembra una cosa di buon senso e relativamente innocua. Fino a che non conosci gente con la piscina. Quindi concludi che questa ordinanza vieta le piscine. Piscine che hanno tutto un indotto. Torniamo quindi all'esempio che dicevo, degli incentivi per l'acquisto dell'auto e dei disincentivi all'uso dell'auto. Un altro punto di vista potrebbe essere che chi vuole avere una coltivazione di qualsiasi tipo deve provvedersi di un pozzo o dell'accesso ad un canale irriguo ma allora devi mettere in piedi tutto il meccanismo normativo e l'infrastruttura materiale per scavare i pozzi e/o per la costruzione o il recupero dove esistevano, dei canali irrigui. Altrimenti è solo "emergenza" e l'anno prossimo siamo d'accapo. Nel frattempo, sarei curioso di sapere se nelle località soggette a inondazione, tipo la Liguria, stanno approfittando della secca per predisporre il deflusso dell'acqua che arriverà questo autunno.

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    11. > incentivi per l'acquisto dell'auto e dei disincentivi all'uso dell'auto

      Vedere il caso della pagina odierna
      : ius scholae e collasso, incentivi e disincentivi, accelerare frenando, etc. .
      A mio avviso sono proprio scemi.

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  3. https://notizie.virgilio.it/roma-brucia-un-incendio-in-ogni-quartiere-grido-d-allarme-dei-vigili-del-fuoco-sistematicamente-ignorato-1534656

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    1. Gli incendi dipendono o dalla gente che li innesca di proposito o dalla gente che li innesca per imprudenza, non esistono, salvo rarissime eccezioni, incendi "naturali". In entrambi i casi questa notizia si traduce nel fatto che gli abitanti del circondario di Roma sono scemi. Si potrebbe incrementare la dotazione dei Pompieri ma io la finanzierei con una imposta locale, non vedo perché tutti debbano farsi carico della scemenza romana.

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    2. Incendi anche qui vicino a casa, purtroppo
      Incendiari, cialtroni fumatori, criminali, piromani non mancano.
      Non bastassero i nostri problemi, a Roma hanno già acciuffato degli invasori africani che avevano appiccato gli incendi.

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    3. Cialtroni e criminali. Gli attacchi per gli idranti dei pompieri attorno a casa mia sono stati tutti "vandalizzati" e sono usati per il piscio del cane. Bisognerebbe domandarsi i babbi e le mamme di quei ragazzi che pensano che si divertente vandalizzare un aggeggio che serve per spegnere gli incendi, cosa hanno in testa. Il nulla. Quindi i figli uguale, il nulla. Una volta ho discusso con un tizio laureato il quale sosteneva che gli scarabocchi sui muri, sui cartelli, sui treni, eccetera, sono "street art". Questo ci riporta alla famosa "merda d'artista". Anche io sono "artista" se mi basta cacare in un barattolo. Alla fine, stringi stringi, tutto si riconduce allo infantilismo. Infantilismo che può esistere in un mondo privo di necessità immediate, perché lo zombi che vandalizza una qualsiasi cosa non sa cosa vuol dire andare in miniera per scavare il minerale, fonderlo, forgiarlo in un oggetto che poi assolva la funzione, se lo trova già li fatto, ancora il nulla che insiste sul nulla. Mi sembra abbastanza infantile anche l'idea che per correggere il problema bisogni disporre di incendisti per gli incendi, di muratori per i muri, di cartellisti per i cartelli, eccetera. Più incendi, più incendisti. In un mondo dove babbi e mamme crescono figli che incendiano per passare il tempo oppure perché è "street art". Poi passano col cane che ci piscia sopra.

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    4. Io non ho mai capito il vandalismo.
      E' una cosa che mi attira perche' non riesco a capire, come delle menti, possano provare gusto e/o ragione nel vandalismo.
      A me affascinerebbe tantissimo avere un dispositivo che "loggasse" i pensieri di un vandalo quando inizia ad organizzare la propria compulsione.
      Ma cosa si diranno, in quelle piccole menti scadenti e bacate!?

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    5. Non c'è niente da capire, il "vandalismo" è una firma, una impronta. Una impronta lasciata da un ineducato o diseducato che non sa dare valore alle cose e nello stesso tempo non è capace di immaginare niente altro. Poi c'è il "vandalismo" in senso proprio, cioè la devastazione conseguente una guerra.

      Ieri alla radio sentivo un comizio di un capoccia della "sinistra" e questo raccontava che aveva preso il treno in Prima Classe (ovviamente) e ci aveva trovato la solita banda di ragazzotti figli di immigrati che erano senza biglietto e facevano casino, quindi al solito Polizia, fermo in Stazione, eccetera. Il capoccia poi continuava dicendo "non dobbiamo nascondercelo, il problema esiste" ma "non dobbiamo prendercela con loro, li dobbiamo aiutare, dobbiamo lavorare per la integrazione bla bla".

      Questa gente vive nel mondo fatato dei Vescovi, che ti raccontano che abbiamo bisogno di manodopera e quindi dobbiamo avere gli immigrati. Cazzo ne sanno i Vescovi della manodopera? Mistero della fede. Intanto non si preoccupano, i Vescovi, che la immigrazione non fornisce manodopera, produce i ghetti e le banlieu e si, ogni tanto esce un neurochirurgo o un fisico nucleare dal ghetto ma nella maggior parte dei casi bisogna fare i conti con una popolazione che, anche dopo tot generazioni, è ai margini di tutto, poco istruita, quindi fatica a trovare impieghi decenti, vive di sussidi o di espedienti e quindi alimenta la criminalità, eccetera.

      C'è una amplissima letteratura, sono cose viste e riviste. Eppure, ogni volta si riparte da zero come se fosse una novità. In più, le merdacce dei "media" e della "cultura", propongono le mode che si ispirano alla sotto-cultura del ghetto. Quindi ragazzini ineducati o diseducati che per loro fortuna non vivono nel ghetto, scimmiottano i loro pari che invece ci vivono. Anche li, amplissima letteratura, inutile menare il torrone.

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    6. Alcuni di questi vandali sono pure "imparati".
      Quindi piu' scemi che ineducati o diseducati.

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