domenica 15 settembre 2024

Cinque plastiche

La vicenda di Grillo che rischia di essere defenestrato da coloro che prese a bordo della propria creatura è solo un caso di un motivo (pattern) ricorrente.
Sia per quanto riguarda il noto "La critica è facile e l'arte è difficile" che per quanto riguarda "Quel che è mio è mio, quel che è tuo è mio" che è il nucleo ideologico attivo che alimenta la disonestà intellettuale dei sinistranti.
Non è affatto un caso che quel partito passò da alcune idee interessanti di decrescita (andai a Firenze per la giornata di discussioni - qui era la vigilia) e dall'idea di pragmatismo "né destra né sinistra" (questo dualismo artefatto tiene lontani dalla realtà) ad un'accozzaglia di assurdità ideologiche che raccoglie tutte le strambezze, le patologie delle quali i sinistrati tendono a vantarsi.
Dal piddìmenoelle al piddìalleanzacol, dalla decrescita alla invasione migratoria (la massima negazione possibile della decrescita), dai due mandati a "la poltrona è troppo importante buttiamo fuori chi ci ricorda i due mandati" e una lista lunga così di cazzate, contraddizioni, waltdisneyate.
Il buttar fuori il fondatore nel caso ricordi alcuni principi di casa è proprio applicazione del pensiero di sostituire te, nella tua casa, con alloctoni che sono superiori a te, brutto fasciorazzistadimerda  inferiore (poverini, non si accorgono neppure della rozza, colossale cortocircuitazione logica).
Tutto ciò fa parte di questa demagogia sinistroide, di questo fanatismo coglione e orgoglione, razzista anti, fascista anti, che leggo nei commentari del FQ, a cui è degradato, da tempo, il Movimento Cinque non saprei cosa scrivere qui. Non ultimo alcune istanze ideologiche peggiori che creano, che sono Il Problema di parte del Meridione, riassumibili in pillola nel "Chiagni e fotti".
Ecco, il movimento Cinque Plastiche.

9 commenti:

  1. la cosa più assurda che diceva era "nessuna alleanza con destre, sinistre et centrum" e poi nel programma aveva per le elezioni il proporzionale puro, come se fosse sicuro di avere il 51%.
    Insomma, come renzi, tante buone chiacchiere ma poi nessun cambiamento, ma almeno renzi aveva nel programma elettorale il doppio turno alla francese oppure la legge uguale a quella dei sindaci, però il cittadino dovrebbe capire che ormai, con un debito insostenibile, tutti i partiti preferiscono le ammucchiate, altrimenti se governassero uno alla volta, poi dopo 5 anni sparirebbero

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    1. Il debito e il deficit che lo alimenta sono accuratamente rimossi da ogni demagogia e partito demagogico, sx arcobalenga sx pseudo sivranista, centri, nazionalpopolari.
      La demagogia democratica ovvero democrazia demagogica è un problema strutturale, ontologico: ogni partito che proponesse l'unica cosa sensata ovvero il tirare là cinghia per ripianare il debito, unica medicina per la guarigione, prenderebbe lo zero virgola per cento.
      Il M5P ha imbarcato l'assistenzialismo che rovina società, organizzazioni e persone di parte rilevante drl Meridione, proprio ciò che ne affossa la parte sana, vitale.
      Alle cinque plastiche si aggiunse, quindi, la sesta, il reddito di fancazzanza.

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  2. Il M5S era un partito nato (in realtà dal 2013 in poi ma non sottiliziamo) per incalanare in ambito democratico il mal contento. Non avrebbe dovuto mai vincere le elezioni perché era pensato per stare perennemente all'opposizione.
    Essendo infatti un "falso" populismo (nel senso che non era interessato al popolo ma solo a prenderne i voti fingendo di essere "diverso" dai partiti tradizionali) non poteva reggere un ruolo di governo dove avrebbe dovuto fare e non solo criticare.
    Essendo un falso populismo ha poi trovato la sua collocazione naturale al fianco dei partiti più sistemici e, quindi, del PD.
    (come sai secondo me anche la "destra" italiana è sistemica ma lo è di una gradazione in meno della sinistra: l'UE tollera quindi che vinca le elezioni ma chiaramente preferirebbe una molto più malleabile e obbediente sinistra).

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    1. È il problema che ho indicato come "La critica è facile, l'arte è difficile". Correlato all'antagonismo, l'essere contro eterodiretto che contraddistingue parte rilevante della sx, insieme coi soliti suoi problemi genetici come l'ugualismo.

      Progetto di partito raccoglie malcontento, calato dall'esterno/alto?
      Mah, non so.
      Quando fui a Firenze idee ed entusiasmo c'erano, la partecipazione era sincera, non comandata.
      A quel tempo, già, notai un abbondante fede tecnoteistica e l'ignoranza completamente i limiti.
      Quindi va bene NoTAP ma poi come scaldi, come fornisci l'energia elettrica si milioni di invasori che imponi!? => Waltdisneyate.

      Un partito diverso, con regole fuori da quelle del dominio imposto dal sistema, non esiste e non può esistere logicamente.
      Vedere cosa sta succedendo al mite e bonario Salvini per aver detto Buh!

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    2. "Progetto di partito raccoglie malcontento, calato dall'esterno/alto?"

      Nì, sicuramente la partecipazione popolare era spontanea e aveva genuina fiducia nelle possibilità di cambiamento. Anche la nascita del movimento, all'inizio probabilmente solo una provocazione di Grillo, mi pare naturale.
      Come ho accennato fra parentesi le cose cambiarono significativamente nel 2013 e, volendo, potrei darle anche la data esatta fra il prima e il dopo: 20 aprile 2013.
      Dopo tale data a Grillo fu spiegato chiaramente cosa poteva e, soprattutto, non poteva fare e il M5S iniziò a fare un'opposizione virtuale (apparente cioè).

      Se le interesse posso approfondire questa mia teoria con argomentazioni a mio avviso piuttosto buone! ;-)

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    3. Approfondite pure signor Vapore Sodo.
      Cosa successe il 20 aprile 2013?

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    4. Mi fate scrivere! Vabbè, è presto… ;-)

      Allora il 20 aprile 2013 fu organizzata in fretta e furia, col passaparola sulle reti sociali, una manifestazione non autorizzata a Roma del M5S per protestare contro l’elezione (rielezione forse, non ricordo più) di Napolitano come presidente.
      Grillo aveva buttato l’idea, probabilmente non aspettandosi grande partecipazione ma invece (all’epoca ero attivista del movimento) subito diversi miei amici si organizzarono per partire, di punto in bianco, per andare a Roma e così da tutta Italia.
      Le persone erano tantissime, e prima la manifestazione venne prima rinviata e infine frettolosamente annullata con Grillo che pregò tutti di tornare a casa.

      Da quel momento l’opposizione del M5S divenne virtuale: Grillo si fece da parte e il M5S non organizzò più nessuna manifestazione di protesta (intendo non le “feste” del “Vaffa day” ma le persone che sfilano con bandiere e striscioni). L’opposizione divenne rumorosa in Parlamento (con la Boldrini che faceva la maestrina severa espellendo gli studenti rumorosi) ma totalmente inefficace.

      In quel periodo mi chiedevo come mai non si organizzavano manifestazioni visto che sarebbe stata l’unica maniera per aumentare il nostro consenso e fare pressione concreta sul governo.
      Nel giro di un paio di anni arrivai alla conclusione che si trattava evidentemente di una decisione volontaria: che i vertici del partito (non gli attivisti!) volevano solo fingere di cambiare le cose. Inevitabilmente arrivai alla conclusione che qualcosa doveva essere successo all’unica “manifestazione”, sebbene abortita, a Roma.

      Qualche anno dopo ebbi modo di ascoltare una riunione con l’attivista romano che aveva accompagnato Grillo in macchina quel giorno: spiegò che aveva ricevuto una telefonata e subito dopo decise di annullare la manifestazione.
      Magari una semplice coincidenza ma io vi vidi una conferma ai miei sospetti.

      Nel 2015 avevo già lasciato il movimento convinto che era un populismo apparente (ah! dimenticavo di dire che nonostante appartenessi a un piccolo MeetUp di un paesino vicino Firenze, avevamo ben due parlamentari eletti che rimasero a stretto contatto col gruppo raccontandoci molte delle dinamiche interne del movimento: questa fortuna di sicuro mi aiutò ad aprire gli occhi prima di altri) e quindi nel 2018 non andai nemmeno a votare. Gli altri partiti avevano però fatto talmente schifo che gli elettori premiarono perfino l’opposizione virtuale del M5S che divenne il primo partito.
      Da lì “quasi” storia recente: il punto è che, soprattutto dal governo Conte II in poi, liquidato Di Maio con la promessa di una sinecure (altra mia teoria poi confermata), il M5S al governo dimostrò di essere effettivamente un populismo apparente appiattendosi sul PD che fino a un paio di anni prima era stato definito la “piovra” (il “partito del male” come dicono alcuni! ;-) )

      Sono andato a memoria ma se le interessa posso inviarle i link ai vari pezzi scritti in quegli anni...

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  3. Risposte
    1. Ho un punto di osservazione principale i commentari del Fatto Quotidiano.
      Noto: esterofilia, razzismo anti, fascismo anti, filomassmigrazionismo, sdilinquirsi per la peggiore magistratura, adorazione reddito di fancazzanza, un uso smodato degli aggettivi (dovrebbero essere -ico come aggettivi) "fascista" "nazista" per ogni possibile cosa associata al loro concetto, ribaltato, di male, disonestà intellettuale, livore, acredine per tutto ciò che non sia ugualismo globalistico, tecnoteismo, adorazione per la roba LGBTQWERTY, antispecismo, etc. .
      Può bastare?

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