giovedì 5 settembre 2024

La betulla

(unomoincammino)

Vi dicevo dei problemi agli "artificiali" boschi di peccio (abete rosso) in parte del Alpi, evidenziati prima da Vaia poi dal bostrico.
Come dicevo anche, le politiche forestali sono cambiate: ecco una splendida betulla che, fino a qualche tempo fa, sarebbe stata tagliata.
Questa regressione a boschi e vegetazione varia, non monoculturale, è un bene.

5 commenti:

  1. Che bella che è. Fanno bene a farla crescere.
    Dovrebbero piantare nuovi alberi anche in città.

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    1. Di recente sono stato in una cittadina altoatesina e ho viti rovato lo stesso approccio al verde urbano di alcune belle citta' dell'Europa centrale o settentrionale: verde con "grandi, splendidi " alberi.
      Qui vige la moda dell'albero cotton-fioc e delle capitozzature a base di motosege (altro in ).
      Purtroppo il consumo di suolo e' un tumore inarrestabile: non solo non crescono le aree verdi ma migliaia di ettari vengono cementificati ogni stagione.

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  2. Ha senso anche da un punto di vista completamento differente: quello dell'antifragilità (Nassim Taleb). Un sistema con elementi tutti uguali è più vulnerabile di uno fatto da elementi diversi.

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    1. Si', Vapore Sodo, i sistemi con elmenti tutti uguali sono tanto specializzati quanto fragili.

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  3. Voltare pagina e dare importanza alla nuova betulla in foto.:))

    Si dice che la Natura si riprende indietro ciò che le viene strappato ,a volte però una mano le serve per ripristinare più velocemente i suoi equilibrio.

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