lunedì 10 settembre 2018

Crema rossa

Il fine settimana ho dormito alla grande. La presenza di Rosa Canina mi rasserena: riusciamo a dormire abbracciati e aggambati quasi tutta la notte: molto meglio di un qualsiasi ansiolitico!
Sabato ci siamo persi nelle nostre ore di sensi. A tardo pomeriggio siamo usciti e siamo andati a recuperare trenta chili di pomidoro bio che avevo prenotati. Li abbiamo lavorati fin oltre le due della notte.
Erano due anni che non ripetevo questo rito di fine estate.
C'era questa collaborazione silenziosa, di mani che si muovevano, invasettavano, lavavano, tagliavano, mescolavano, spostavano. E che profumo di pomodoro per tutta la casa!!
Solo pomidoro, sale e tutto integrale. Una meraviglia. E quanti assaggi di quella squisita crema rossa!


14 commenti:

  1. È una cosa che non mi piace fare:quando campavano i miei nonni il giorno in cui si faceva la salsa di pomodoro era uno stress! Litigavano per tutto e comandavano noi nipoti,fai qua, no, vai là, anzi tieni così...

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    1. E' un lavoro impegnativo e che richiede attenzione, efficienza, coordinamento (visto che lo si fa in più persone).
      I miei non la preparavano.
      E' un mio risultato nella mia piccola ricerca di restaurazione e di eccellenze nelle tradizioni.

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    2. Se vuoi fare un esperimento, la prossima volta non prenderti in carico trenta chili di pomodori in un botto, dividili in tre o quattro "rate" a distanza di giorni o anche di settimane l'una dall'altra -- è MOLTO meno impegnativo ed altrettanto efficace.

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    3. Tutto sommato, ce la siamo cavata in (2 x 7) + 1,5 ore di lavoro.
      Mi illudo di poter andar via per un paio di giorni di vacanza, uno dei prossimi fine settimana.

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  2. Ho ricordi legati all'infanzia di mia nonna che faceva il sugo di pomodori in cortile in un enorme pentolone di ghisa nera messo sopra un fuoco di legna...ora queste cose non si fanno più o raramente come te in casa con dell'"ottima materia prima. Poi farlo in compagnia (dolce) e ancora più bello :)

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    1. Io non ho queste ancore emotive dell'infanzia.
      Mai fatto conserve di alcun tipo, in casa. Mia madre è una persona che rifugge ciò che conobbe, con estrema durezza, in infanzia e prima giovinezza quando visse la povertà, un'economia di autosussistenza.
      Così tutte le conserve che feci e ho fatto, sono il risultato di una scelta, senza sostegno di ricordi o di emozioni infantili.

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    3. Uomo, preciso che il mio non era un amarcord dell'infanzia ma solo notare che una volta fare il sugo di pomodoro era una specie di rito collettivo nelle famiglie mentre oggi lo fanno in pochi, vuoi per mancanza di tempo, vuoi perché é sempre più facile prendere i sughi al supermercato ecc. Ovviamente a farlo da sè viene più buono perché ti scegli la materia prima ecc. e poi la soddisfazione di una cosa fatta con le proprie mani.
      Saluti e buoni sughi :)

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    4. > vuoi per mancanza di tempo, vuoi perché é sempre più facile prendere i sughi al supermercato

      Una cosa che non riesco a capire e che più passano gli anni e più mi aiuta a rendermi conto della colossale infatuazione e plagio di massa verso il cosiddetto progresso.
      Nelle case non ci sono più i radiatori di ghisa perché erano eccellenti ma costosi e mettono dei convettori dozzinali.
      Il cibo è stato industrializzato ad una qualità media mediocre o poco più.
      Le persone, a dispetto della tecnologia, non hanno certo più tempo e trascurano le cose importanti.

      In realtà il progresso non ha cambiato in meglio la vita ma ha cambiato i problemi che ci sono.
      Le persone che non discernono comprano la mini o il suv e poi mangiano merda per risparmiare.
      Vanno alle Maldive pagando a rate in dieci mesi e ignorano l'arte romanica o rurale che hanno in provincia, magari ci fanno ci fanno davanti un capannone da affittare ad un negozio di cineserie "Tutto a un euro" per andare alle Maldive tre volte all'anno.

      Ecco, io non capisco.

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  3. Come li conservi i pomodori? 30 chili sono pochi, si lavorano facilmente.

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    1. Solo pomidoro, sale: tagliati a pezzetti e poi cottura per restringere. Poi frullati (conserva integrale), invasettata e sterilizzati i contenitori.
      Va bene, così, CLorinda?

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  4. Io quest'anno l'ho fatta in tre rate.
    La prima con pomodorini commissionati a mia figlia che era in vacanza in Puglia,
    La seconda con cuore di bue regalati,
    La terza con Perini bio, che però mi hanno fatto pagare troppo.
    Tu quanto li hai pagati?

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    1. I perini costano di più perché richiedono più manodopera per essere raccolti.
      Io ho preso dei pomidoro bio a pera (dovrei chiedere la varietà) bio, direttamente dalla contadina di Campi Aperti e li ho pagati 1 euro al chilo, presso la fattoria.

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    2. > dovrei chiedere la varietà

      La varietà era "Roma". Qui qualche cenno.

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