giovedì 31 marzo 2016

Mistica Sì TAV e complessità



Io che vivo senza televisore sono venuto a sapere saputo che Luca Mercalli ha osato rompere la mistica Sì TAV! senza se e senza ma e le varie isterie fondamentaliste e di interesse che la sostengono.
Come scrivevo pure il sistema di potere ed ecocida (colle sue più fantasiose manifestazioni ricche di slogan di becera demagogia) è talmente complesso che inizia a fare acqua. A qualcuno è scappato la censura preventiva e alla televisione, uno dei mezzi di programmazione e manipolazione (del pensiero delle) masse più efficaci è arrivato uno scienziato non conforme ha detto la sua ovvero ciò che tutti coloro che non hanno messo la testa all'ammasso sanno da sempre.

No TAV!

mercoledì 30 marzo 2016

Così soave

Sono stati quasi tre giorni con i miei, lisci e affettuosi. Come mai? Diciamo che io mi sono annullato ovvero per tre giorni sono praticamente tornato ad essere un piccolo bambino ubbidiente, a rispettare gli orari, i voleri, ad essere leggero come presenza. Riposo, ascolto, ritmi blandi. Devo dire così rallentati da portare ad un certo impigrimento.
I miei stano invecchiando, molto. Li ho visto molte teneri tra loro:è vero che il tempo smussa gli spigoli ma è anche vero che essi percepiscono di invecchiare, che il loro essere si indebolisce, perde vigore, energia, vitalità e così si vogliono bene e se lo dicono, cosa avvenuta raramente.
Eravamo tutti e tre commossi al nostro arrivederci lunedì pomeriggio. Era stato così soave che non credavamo neppure fosse stato vero.

Un po' impigrito

Mi sono un po' impigrito col diario in questi giorni. Non solo non ho scritto qui ma anche nei luoghi che vado a curiosare spesso ho letto quasi sempre senza commentare. Il paradosso è che avrei troppe cose da scrivere e questo diventa incompatibile col poco tempo.
Al lavoro ho ancora un paio di settimane di lavoro assillante, poi dovrei poter tirare qualche bel sospiro, avere qualche tempo anche per il diario.

domenica 27 marzo 2016

Stereotipi u.b.p.d.p.

In questa città lombarda sono incappato nell'esibizione della ricchezza.
Da tempo sono un paesano che vive tra un angolo di paradiso appenninico e l'ambiente bohemienne del tango. Il vivere urbano è così diventato assai desueto e con ciò viene una rinnovata sensibilità alle sue manifestazioni.
Questo angolo di città è il corrispondente del lato verde e viola del Monopoli, parco della Vittoria e viale Traiano. E' la parte "nera" della città.
In un paio di locali ho visto il topaio pazzesco che si accompagna coi magnasghei. Uscito per un aperitivo col fratellino prima di pranzo pure il classico vecio mercedesato con un bell'accessorio vulvare di trent'anni più giovane. Stereotipi?! Stereotipi un bel par di palle!
Osservando la massa di "ferri" tedeschi da k10^5€ rimango perplesso. Omologazione, esterofilia, consumismo becero sono ne il_bobbbolo sotto, senza sghei come tra i magnasghei per dirla alla Balasso, in il_bobbbolo sopra.
L'emorragia di capitali verso la Crucconia è un'offesa all'economia nazionale, infilarsi in centri storici con piccole piazze e vie con SUV  elefantiaci da idioti. Un idiota ricco fa più danni di un idiota non ricco, per fortuna sono numericamente di meno.
E questo sarebbe il vertice "morale" (?) del paese?!?!

sabato 26 marzo 2016

Diecimila passi - 2

(Diecimila passi)

A mezzodì ho incontrato un birbone compagno di superiori, in questa città lombarda. Vedo un po' di capelli bianchi sul suo capo. Come qualche ruga sulle mie coetanee, le prime due macchie scure sul dorso della mia mano sinistra. Anche su quelle di quelle di _dralia. Una delle prime cose che abbiamo fatto, ieri, è stata di infilarci in San Mercuriale. Varchi una soglia e fai un passo nel silenzio, indietro di secoli.
C'erano drappi viola sull'arte a coprirla in lutto per la morte del Cristo. Adoro lo stacco brutale, quello immediato rispetto alla frenesia esterna, quello ascetico, introspettivo rispetto all'ecclesia e alle sue noiose, insulse e proceduralizzate funzioni domenicali. Il silenzio è
Barbara Manfredi giovane donna  terminò al ventiduesimo anno il proprio camminare. Ed è ancora lì, riposa nel marmo gelido, nel silenzio col casino là fuori.
Ora vedo la vecchiaia sui volti, nella membra dei veci che stanno, come noi tutti, andando incontro alla sorella oscura. Essi sono già vicini a lei e percepiscono molto più il suo alito diaccio sulla nuca.
Dopo la lezione di milonga ieri sera, erano passate le ventitre, mi sono commosso ascoltando alcune arie cantate da Maria Callas, quindi il narrare il suo essere ascesa all'olimpo della deità artistica, la gloria, fama e poi il dolore della discesa, veloce, un dirupo lungo il discendere fama, voce, ammiratori e arte svanire.
Nell'arte troviamo una fuga dalla morte, parlavo di sprazzi di tango ma sono anche sprazzi di immortalità. Per questo quando sei sul versante in salita sei al più un bravo ballerino. Solo passata la cima nei tuoi abbracci c'è Tanathos oltre che Eros, il dolore e la gioia per il mistero della vita morte in cui inizi piano ad immergerti. Prima eravamo lontani dalla riva.
Diecimila passi sono andati. Per sempre.

Diecimila passi

Ieri pomeriggio mi sono preso qualche ora di ferie e sono andato a Forlì. Mi sono incontrato là con _dralia che avevo conosciuto in milonga nella città di ferie_zzz. Avevo sentito parlar male di Forlì e invece l'ho trovata gradevole.
Diecimila passi
Uno dopo l'altro
Fuggiti veloci
distratti dal mistero, dal nuovo,
da pensieri, tocchi, desideri.
Diecimila respiri
Diecimila passi
fuggiti nel tempo.

giovedì 24 marzo 2016

Del tutto comprensibile, ragionevole

Cosa c'è da dire? Tutto prevedibile, direi. Però io capisco. Io capisco il comportamento degli invasori islamici. C'è una guerra millenaria con le sponde meridionali e orientali del Mediterraneo e si tratta solo di un manifestarsi sopito per qualche decennio.
Non c'entra l'Europa e i masosadici sinistri specialisti nella flagellazione terzomondista autopunitiva si dimenticano, come ricorda Luttwak, che l'islam è in guerra con altri in Nigeria, in Tailandia nelle Filippine, l'Europa è solo uno dei nemici miscredenti da combattere. E' oggettivo: i crociati, come essi ci definiscono, sono andati per decenni a bombardarli, a fare milioni di vittime civili.
Sentite, lo trovo orribile ma è la guerra, la guerra è sangue e merda e da sempre, i peggiori si impongono, vincono. Quello che è assolutamente assurdo è che in guerra da secoli con questa robaccia islamica, l'Europa si sia riempita di serpi in seno a milioni, con basi nemiche nel proprio territorio, sempre più potenti, chiuse e attive. Questo è un comportamento assolutamente folle: bombardarli là e poi farcirsi di nemici qui.
Come ricordava a La Zanzara Massimo Fini, martedì 22 ultimo scorso, ci lamentiamo - giustamente, umanamente per alcune centinaia di vittime innocenti - solo le prime della guerra nell'Europa sirianizzata, balcanizzata - e ci dimentichiamo di milioni di vittime civili dovute alle "nostre" azioni in quei paesi. Siamo andati prima a sfrucugliare il vespaio, portandoci poi nuovi vespai proprio in casa. Intelligente eh!?
Le reazioni isteriche contro Massimo Fini, urla forsennate per non prendere atto di dati oggettivi, di numeri, di fatti, da parte di David Parenzo scandalizzato dal relativismo finiano, sono peraltro le reazioni di un collaborazionista e apologeta fondamentalista nel piano di europicidio in atto. Se non ci fossero le nostre vite in mezzo, sarebbe da ridere e non c'è propriouncazz da ridere. Un paracomunista oscurantista fanatico del politicamente corretto e idiota, modello campione del sinistrismo asimmetrico, della faziosità sbilenca, assolutista a metà (essi brutti cattivi cacca diavolo, essi terroristi, noi cultura dei diritti) politicamente corretto a metà (il mio assolutismo bene, il relativismo di Fini demoniaco, le bombe negli aeroporti male demoniaco, le bombe sui loro matrimoni purtroppo...).
I nemici islamici (e il loro nucleo duro, gli arabi islamici) sono incazzati come vipere pestate ed è giusto che sia così perché da sempre siamo in guerra con loro.
Il fatto che i loro bambini vengano inceneriti da bombe intelligenti scagliate da qualche drone degli criminali idioti mmerigani o da qualche bombardiere francese non cambia proprio un cazzo rispetto al fatto che uno si trovi incenerito o tritato da un nemico islamico in una metropolitana, in una stazione ferroviaria spagnola, ad un concerto, da un nemico cresciuto in Molenbeekistan, in Sverigstan, in qualche merdosa banlieue marsigliese o parigina, milanese o emiliana.
La cosa da mentecatti totali - è giusto che i nemici ci puniscano  più duramente possibile - è che l'Europa non solo non proceda con il contenimento e la riduzione del problema, che diventerà una pulizia etnica di noi europei scacciati dagli invasori o, come spero, degli invasori da parte nostra ma apologizzi la presenza di nemici e la loro crescita numerica qui nei territori europei.
I nemici arabi islamici combattono come possono e lo fanno, perché così si fa in guerra.
E' comprensibile, ragionevole anche se non è bello, non è democraticoblavlablablabla.
Meno il fatto che non solo non ci siamo accorti ma li aiutiamo e li sosteniamo a combatterci, bombardandoli là e poi facendoli invadere qua.

A proposito:
  1. Fare come gli israeliani con i kamikaze palestinesi ovvero riesumare e strofinare con membra e carne di maiale le loro salme (rimarranno all'inferno, secondo le loro stupide credenze religiose).
  2. Espellere tutti i parenti fino al secondo grado, se nati qui passarli per le armi e, se di loro proprietà demolire le loro abitazioni  o requisire e trasferire ad altri la proprietà.