martedì 23 dicembre 2014

Tavveleno



Io ho provato sulla mia pelle gli effetti dell'azione incendiaria No Tav nel nodo ferroviario bolognese, impiegando un'ora e un quarto in più per arrivare al lavoro, dei quali mezzora di attesa all'addiaccio e anche stasera sarà dura, dovrò uscire prima anche perché stasera iniziano le feriefrequentazioni col bipedinone che mi aspetta, sua mamma e il resto dell'altra famiglia sono già andati altrove.
Un po' di rabbia iniziale, Poi l'ho lasciata andare e ho riflettuto.
Lo sfascio del sistema ferroviario ordinario (a media velocità) che trasporta il 92 o il 93% dei passeggeri in corso da vari lustri, i ritardi, la chiusura di linee, di scali, raccordi, la distruzione dell'ingegneria, la riduzione dei servizi, le cancellazioni a culo delle corse dovuti al drenaggio di risorse pro AV (da decenni il sistema AV parassita circa l'80% degli investimenti) ha comportato disagi e ritardi di molti ordini di grandezza, qui non li ho documentati se non solo alcuni altrimenti sarebbe stata una noja. Senza menzionare la distruzione del sistema di trasporto merci ferroviario a favore della ipertrofia tumorale catramitica, stessa roba ugualmente scadente, antipolitica. Ieri ho provato a trovare una soluzione per recarmi dai miei in treno, a Natale, praticamente impossibile: hanno eliminato i tre quarti dei treni non AV e per i rimanenti non esistono più coincidenze, solo attese di ore, poi dovrei ricordare i guasti definitivi alle funzioni ordinarie in stazione centrale di Bologna.
Ovviamente la tenia della Compagnia delle Opere infiltrata nel ventre dello stato, il ciarlatano che proprio a Bologna insultava anche la lingua italiana di stesse priorità per catrame e ferro, ha blaterato di terrorismo.
Il terrorismo di uno stato contro le valli resistenti allo scempio dissipatorio AV, contro le comunità locali, contro i servi del fiscoglebainpsTAV da cui proviene l'80% del gettito fiscale ammassati sui treni alla frutta che l'80% dei denari va a quelli elitari, di quello non si parla, del terrorismo di questa strategia di stato marcio lemon capitalistico nessuna menzione.
Ancora una volta io ti salgo sui piedi e se tu reagisci, sei un bruttocattivoterrorista.
Non tutti sono idioti che hanno messo la crapa all'ammasso.
T'avveleno la mente? No grazie.

No TAV!

45 commenti:

  1. Il gigantismo idiota della nuova stazione AV in cui, solo per fortuito caso non hanno inserito pure uno zuccherificio, una pista da sci artificiale, un maxi cinema e uno stadio di calcio, ha comportato che...siano finiti i bajocchi, come si dice a Bologna.
    L'interramento dei binari AV che avrebbe dovuto liberare binari (e per la cui costruzione avrebbero dovuti essere soppressi solo temporaneamente 4 binari del fascio verso via Carracci) ha così, comportato, de-facto, la soppressione permanente di quei quattro binari, una diminuzione netta delle funzionalità per il traffico ordinario. In altre parole... molte coincidenze non sono più possibili.
    Ad esempio, per chi viene dalla "mia" linea e deve andare verso la parte occidentale della regione, ci sono simpatiche coincidenze di soli 53'.
    Semplicemente non c'è spazio perché in stazione ci sia il treno della "mia" linea E quello per MO RE PR PC che appunto, parte prima.
    Puoi sempre prendere un servizio Business o Smart Gold in TitosoPlas in AV a tre o quattro volte il prezzo, né!?

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  2. Uno dei motivi per cui sono felice di essermi trasferita è che non faccio più la pendolare. Certi giorni quei treni erano troppo somiglianti ai gironi infernali.

    Buone feste :)

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    1. Non pendolare è molto meglio che pendolare per quanto bene.
      Buone feste a te.

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  3. Appoggio tutto ciò che ha scritto Lorenzo.
    Il mio pensiero non è assolutamente così articolato e ben strutturato ma credo che non ci sia nulla di intelligente nella protesta che distrugge e che, quindi, non ci si allontani troppo dall'essere uguali a quelli che per distruggere hanno il beneplacito del potere.

    So cosa significa viaggiare col treno. Sono stata pendolare per anni e ora mi faccio regolarmente Brescia - Cesena utilizzando solo treni regionali. Proprio per questo penalizzare ulteriormente un servizio che già fa schifo non mi sembra sinonimo di rinnovazione e volontà di cambiamento.

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  4. x Mareva:
    La prima distruzione è ecologica ed economica di un sistema corruttivo per cui è l'edilizia speculativa (anche infrastrutturale) a devastare il paese.
    Accusare di distruttività chi agisce contro la distruzione è come accusare un chirurgo di essere cruento.
    Il servizio BS - Cesena come tutti i servizi che NON sono sulla dorsale alta velocità TO - MI - BO - FI - RM - NA è degradato pesantemente con
    o - soppressione dei collegamenti diretti
    o - aumento dei tempi di percorrenza
    o - aumento dei costi
    o - riduzione delle fasce orare dei servizi
    Non mi ricordo se abbia pubblicato qui dentro un risultati di uno studio di un ex ingegnere ferroviario che demoliva le credenze e la mistica Sì Tav con i numeri della distruzione del sistema ferroviario ordinario.

    x Lorenzo:
    Qui dentro sono stato pesantissimo con le idiozie "diritto alla casa", "diritto a migrare" e altre puttanate del genere con cui il movimento No TAV si è rimbecillito.
    Ciò non toglie un bif alla sovranità territoriale locale che NON è quello nazionale.
    Insomma, nessun goriziano ha alcun diritto di scegliere su ciò che deve succedere in Val di Susa a danno dei locali come nessun milanese, bresciano o bolognese deve pipparsi i rifiuti napoletani o di altre province.
    La sovranità territoriale significa che tu non puoi fare il frocio col culo degli altri: se fai il frocio ci metti il tuo. Se devi metterci il culo degli altri semplicemente non hai alcun diritto di frociare.

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  5. Il principio di giustizia è un principio morale di democrazia territoriale responsabile.
    Il fatto che si sia lontani da questi principi non significa che bisogna deprecare azioni e tentativi di realizzarli.
    Insomma, il pensiero che si cavi un occhio a chi ne ha due perché gli altri sono monocoli è piuttosto... storto come è storto incolpare e deprecare la lotta di chi combatte per non farsene cavare uno.

    Il principio di sovranità locale è anche un principio per cui le tasse devono rimanere nella provincia in cui sono prelevare, insieme con tutto il resto, rifiuti, inquinamento, gente.

    Sì, è così: le popolazioni al di là potrebbero richiedere mille euro al chilo: se ai valsusini va bene pagano, altrimenti si coltivano le patate in casa (ovviamente devono avere una popolazione sostenibile per la produzione locale di patate e di altro e i campi che non sono compatibili con il massacro di infrastrutture a beneficio di altri che già sopportano) e mandano a scopare il mare gli speculatori: mangiatevi le vs. patate da 1000€/kg.
    L'autonomia sovrana e autarchica ha una quantità spropositata di vantaggi, ti dà una forza straordinaria.

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  6. Eppure... Eppure...
    Un'Italia tutta attraversata da alta velocità sarebbe più collegata e farebbe risparmiare tanti spostamenti su gomma...

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    1. Potrei demolire questa mistica dell'alta velocità ovvero di una tentativo di farti viaggiare in Ferrrari Testa Rossa per mezzora su una pista da RN a Faenza e poi farti viaggiare su dei tratturi supposto che non siano stati chiusi perché i soldi erano stati destinati alla pista AV.
      Così arrivi in 10' ai 360 km/h da Rimini a Faenza e poi impieghi 8 ore per raggiungere con il mulo Marradi.
      Intelligente, eh!?
      Sembra 'na assurdità, vero!?
      E invece è vero, dovrei scrivere della puttanata cosmica dal nome altisonante di Iurolinc, ad esempio.

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    2. @Lorenzo il mio riferimento era al solo trasporto di persone.

      @Uomo, come sopra. Da utente finale, se devo fare a/r Roma Milano in giornata tiro fuori cento euro, ma almeno il viaggio è umano...

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    3. Rimando ad alcune note sulla cialtronesca antipolitica pro trasporto merci su gomma e pseudo TAC italica.
      A proposito di copiare dai paesi che vanno bene.
      In Germania politica pluriennale di riattivazione e costruzione di scali ferroviari aziendali per la movimentazione di merci anche a carro singolo (il presidente di DB Schenker dice che una volta che le merci sono state messe su un TIR ci rimangono e quindi è molto semplice: basta non farle andare sul TIR neppure per un km, con risultati di aumento del traffico merci su ferro a botte del 4 o 5% all'anno, sottratte al catrame).

      Quindi qui si gettano via 24G€ per l'edilizia pseudoferroviaria per trasportare aria, là si fanno le piccole opere di scali ferroviari aziendali, rete capillare e automazione.
      La Germania se la cava ancora benino, noi siamo nel caccone.

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    4. Io non sono contrario ideologicamente all'AV.
      Io sono contrario de-facto perché essa è diventata, in sinergia con l'antipolitica catramitica dei trasporti, il più straordinario ed efficiente sistema di distruzione e smantellamento del sistema ferroviario ordinario.
      Il rapporto 93 / 7 e 20/80delle persone trasportate la dice lunga sull'insensatezza della AV all'italiana.

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    5. Gli Svizzeri hanno una rete ferroviaria eccellente. Essi sono più montuosi di noi.

      Aggiungo che lo sbrodolamento edilizio casuale è una delle concause della immobilità catramitica italiana.

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    6. gli svizzeri si concentrano prevalentemente nelle città almeno nelle attività produttive iomportanti inoltre la svizzera ha una conformazione territoriale ridotta, rispetto all'italia dove c'è una distanza di 1300 kilometri tra bolzano e lampedusa

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    7. Una dorsale ad alta capacità ha un senso in Italia. Anche l'alta velocità sulla dorsale.
      Ma tutto il resto che non è sulla TO - MI - BO - FI - RM - NA ovvero i 5/6 del paese sono incompatibili con l'AV.
      Andare da TV a PD in alta velocità non ha senso, come non lo ha tra ME e CT etc.

      Peccato che tutti i collegamenti IC siano stati di fatto eliminati.
      Se uno deve andare da città a città che non sia sulla dorsale AV impazzisce o gli fanno fare dei giri dell'oca a costi esosi e tempi peggiorati, con almeno un cambio se non quasi sempre almeno due.

      Guarda, ci sono dei casi pazzeschi, prova a vedere come andare da LU a BA, da TV a SI, da TO a PE, c'è da spararsi

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  7. Le teorie anarchiche - libertarie infatti le reputo interessanti ma non per strani e moralistici principi astratti ma solo per il fatto che possono responsabilizzare le persone.
    Quello sarebbe solo un tassello impazzito se non venisse anche con gli obblighi, i doveri dell'anarchismo ovvero non sarai sfruttato e quindi non sfrutterai e ti risolvi le gabole derivanti dalle tue scelte.
    Ovviamente

    No Inceneritori
    No ILVA
    No Forestali
    No RAI
    No un milione di dipendenti delle municipalizzate e partecipate
    No immigrazione senza visto
    No pensione senza accantonamento
    No debito

    Sono mille cose che ho sempre scritto qui!

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  8. > Allo stato attuale cerco di ritagliare la mia libertà attraverso la rinuncia.
    > Tante più rinunce io faccio, tanto piu sono libero.

    Ecco, questo è un principio spirituale, di dignità di straordinario valore.
    Più sei forte, sobrio, autonomo, che significa anche rinuncia a tutte le puttanate che i sistemi 5 cercano di inculcarti come indispensabili, più sei forte e felice e non controllabile.

    MrKeySmasher, in un commento, aveva già sottolineato che più ti sottrai, anche con la rinuncia, al condizionamento, più sei libero, meno essi ti fottono, sfruttano.

    Diciamo che la rinuncia è uno dei tabù di questa stupida cultura del dirittismo a tutto che deboscia le masse.

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  9. Wannabe: "se devo fare a/r Roma Milano in giornata tiro fuori cento euro, ma almeno il viaggio è umano..."

    Troverei più saggio fare in modo che uno non debba aver bisogno di fare Roma/Milano/Roma in giornata, del resto è solo questione di organizzazione sociale (per non so quanti secoli andare da Milano a Roma ha richiesto settimane, il che dimostra che non è indispensabile farlo). Se non ne hai bisogno, di fronte alla scomodità lasci perdere (risparmiando, e qui ritorniamo al valore della rinuncia); se, al contrario, non avendo bisogno decidi d'andare comunque da Milano a Roma, l'affrontare un viaggio disagevole aggiunge una dimensione avventurosa alla scelta ludica del viaggio-per-il-gusto-del-viaggio, dunque valorizza il viaggio.
    Rendere lunghi e disagevoli i viaggi, compresi quelli per spostare merci in lungo e in largo, fa sembrare il mondo più grande e rafforza la percezione dell'importanza del proprio territorio più prossimo. Se consideri importante il territorio che ti circonda, lo ami di più (non ne hai altri e te ne rendi conto!), e di questo avremmo tanto bisogno.

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    1. hai ragione Lorenzo il legame con la propria terra è anche espressione della tua identità, chi perde legame con questo perde anche se stesso

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    2. Questo intervento di MKS e anche di Lorenzo li trovo molto saggi.
      Il viaggiare che diventa fine invece che mezzo!? Non va bene!
      Radicamento e conoscenza ed amore per la propria terra.
      Agli antipodi dello sradicamento velocizzato progressista. No grazie!

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  10. Lorenzo: "in mezzo al nulla [in montagna] trovo un micro stabilimento che imbottiglia acqua minerale e la carica sugli autotreni che poi scendono a valle su una strada che io avrei paura a fare in moto."

    Senza spirito polemico, Lorenzo (non accenderti subito, per favore). Imbottigliare l'acqua e trasportarla qua e là a me sembra una grande stupidaggine sia da un punto di vista economico che ecologico. L'acqua in bottiglia è uno di quei commerci sul nulla che proprio non riesco a capire e che vedrei volentieri scomparire.

    Lorenzo: "Le coltellerie di Premana, che sono sul fianco di un'altra montagna, come le portano le lame al mercato?"

    Qui il caso è diverso. Una coltelleria sicuramente non sviluppa volumi merci ingenti (intesi proprio nel senso di metri cubi), per cui basterebbe razionalizzare e scegliere i mezzi adatti, laddove vediamo impiegare sempre e comunque camion di dimensioni non idonee alla situazione viaria italiana. Un'integrazione a questo tipo d'approccio potrebbe essere l'organizzazione di un numero maggiore di viaggi con una mole unitaria minore di trasportato, con l'effetto collaterale di creare un minimo d'occupazione in più. L'aumento di prezzo della coltelleria sarebbe minimo e, considerando che un coltello di qualità ti dura letteralmente una vita o più, fatta la tara della rincorsa delle mode del momento non si tratta d'un articolo di largo consumo. Insomma, anche considerando l'approvvigionamento delle materie prime non credo che una coltelleria, a meno che sia condotta con fini altamente speculativi (oggi chiamati marketing), abbisogni di grandi volumi di traffico.

    C'è da dire che non sono un esperto del settore...

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    1. Personalmente non ho nulla da eccepire.

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    2. Portare una ferrovia in valsassina è una follia, sia per i costi che per l'impatto ambientale. Magari una teleferica o simili eh, manteniamo un minimo di contatto con la realtà..

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    3. Michele, portare una ferrovia in luoghi remoti (ammesso che ormai in Italia esistano ancora luoghi remoti, che non è vero; ma restiamo pure sulla teoria) può essere una follia o non esserlo, esattamente come portarci una strada e un camion. Dipende dal tipo di ferrovia, di strada e di camion dei quali stiamo parlando. Certo, se per ferrovia intendi una ferrovia standard con tanto di elettrificazione e massicciata con portata equivalente alle ferrovie "ufficiali" hai ragione. Una ferrovia può però essere leggera, a scartamento ridotto, con portata limitata, velocità altrettanto limitata, massicciata in proporzione, treni anche a un solo vagone/locomotore, locomotore diesel o dieselettrico... L'obiezione più ovvia è che una ferrovia del genere non è "interfacciabile" con le ferrovie standard, per cui richiederebbe carico-scarico merci e persone nel punto di raccordo. Vero. Occorre però ricordare che stiamo parlando di piccole vallate remote, con piccoli traffici, senza esigenze di rapidità e frequenza nei collegamenti. Occorre anche ricordare che con il meccanismo dei container e una semplice gru a ponte si può caricare e scaricare un vagone in una manciata di minuti e con un costo risibile.
      Lo stesso discorso si applica al concetto di collegamento stradale, che molte volte è effettivamente più vantaggioso rispetto alla rotaia (anche ridimensionata): anche se cercano di convincerci del contrario, per il minuscolo borgo in vallata o per il paese sperduto nella campagna più piatta che può venire in mente, non serve un'arteria a grande scorrimento, basta un viottolo ben progettato e "non invasivo", da percorrere ovviamente con mezzi, carichi e tempi adatti alla situazione.
      Invece, ci hanno messo in testa che ogni luogo deve poter essere raggiungibile come tutti gli altri, e che se non lo è va reso tale, il che è assurdo. Eppure, la nostra attuale incultura ci porta a credere il contrario, a una specie di imperativo categorico insensato per il quale non devono esistere aree remote e, quando esistono, vanno omologate e collegate come se fossero Milano o Londra. E' da pazzi! Per andare da Sesto San Giovanni a Milano ci vogliono cinque minuti di treno? Bene. Però va altrettanto bene se per percorrere i sei km che separano Pinco da Palla (noti paeselli sperduti in qualche vallata alpina), ci vogliono due ore a dorso di mulo va altrettanto bene. Non serve che ci sia un'autostrada, basta che chi vuole ci possa arrivare (investendo il tempo e le energie che servono, se no vada a stare a Milano, se gradisce e se c'è ancora posto).

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    4. mks girala come vuoi ma una ferrovia è un infrastruttuta a alto costo di installazione e mantenimento. conosco bene quella zona e non ci sono né la densitá di popolazione né il traffico né la geografia neanche per una valutazione di fattibilità. stai parlando di km di gallerie per sostituire tre furgoni e un carretto. piuttosto fammi la edolo tirano se hai tutti quei soldi da spendere, almeno chiudi una maglia e fai una ferrovia di montagna fighissima.

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    5. Michele, stavo sul teorico perché non conosco nulla del caso specifico. L'idea generale resta: un collegamento non deve per forza essere un super collegamento, e dimensionare si può e si deve. Certo che se poi si pretende di mandare degli autotreni da millemila tonnellate su per una strada che è poco più che una mulattiera non ci si deve stupire se si spacca tutto. Del resto, non si può neppure pretendere che ogni borgo sia raggiungibile con mezzi adatti solo a situazioni ben diverse. Vorrà dire che quel che serve nel borgo lo si "manderà su" con dieci viaggi con un furgoncino distribuiti su tre giornate, anziché con un unico viaggio con un autotreno. Così facendo di gallerie non ne serve neppure una, perché basta quella stradina tortuosa che segue ansa dopo ansa la montagna (riducendo enormemente pure il rischio frane). Se invece che una strada stretta stretta fai un paio di rotaie a scartamento ridotto che portino un mezzo che è poco più che un carretto non è che cambi molto. Ma no, la leggenda dello "sviluppo" richiede che lassù s'arrivi con un'autostrada a sei corsie o con una linea elettrificata almeno a doppio binario standard per portarci di tutto e di più, superfluo compreso. Non ha senso! E' come quando si pretende di far fare le olimpiadi ai paralitici: è una farsa.

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    6. http://it.wikipedia.org/wiki/Premana

      una ferrovia per 2295 persone frazioni incluse. Vedi tu di che stai parlando.

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    7. Lorenzo qui se c'é un cretino non sono io.. a fondo valle c'é già una ferrovia, la milano lecco sondrio tirano. Quindi mi sembrava chiaro che intendevate una diramazione..

      se invece intendi tirare una ferrovia parallela al torrente varrone, ti ricordo che quella è una valle a v molto ripida e tutti i comuni sono in quota. Quindi di nuovo quello che dite non ha senso.

      in ogni caso in quella valle abitano al più qualche migliaio di abitanti e la spesa non vale l'impresa.

      la lezione è: incazzati quanto ti pare ma se vuoi parlare seriamente di strade e ferrovie devi conoscere il territorio o almeno studiare mappa e popolazione, altrimenti dici solo cazzate. E i nostri politici sono maestri nell'usarle per giustificare spese folli come quella che proponete .. ma almeno loro lo fanno per interesse.

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    8. Qualcuno in un altro post mi aveva accusato di amare i trenini .. beh in un certo senso è vero.

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    9. Gli "esperti"... gli "scienziati"... i sacerdoti della nuova religione, eletti a cardine tra il reale e l'immaginario nella nostra società schizoide. Come tutti i sacerdoti, leve nelle mani del potere, spesso depravati in grado di compiere nefandezze che annichilirebbero qualsiasi individuo dalla sensibilità appena normale. Essi stessi potere e cinica doppiezza, quando abbastanza abili e scaltri da superare il filtro passamerda. Persone.

      P.S. Gli esempi proposti sono solo a titolo didascalico, senza pretesa di particolare rappresentatività. Ce ne sono per tutti i campi, compresi quelli della cosiddetta "valorizzazione territoriale".

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  11. se la popolazione fosse concentrata solo in grossi centri la rete ferroviaria sarebbe più efficiente e meno svantaggiosa la punto di vista economico, inoltre si sarebbe una riduzione dell'uso della macchina quindi più ecologia. L'idea del trasporto sui binari oppure del potenziamento del trasporto su mare avrebbe successo in Italia solo se la popolazione fosse meno dispersa e più concentrata. Se poi uno vive in un piccolo centro sulla montagna o sul mare dimenticato da dio l'estensione della rete provocherebbe danni ambientali enormi.

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  12. Spesso le strade poco asfaltate sono quelle che portano ai buchi di culo dispersi, spesso non presenti sulle cartine solo perchè qualche fesso vuole vivere come gli eremiti. Ovviamente il i costi di manutenzione non sono secondo me giustamente convenienti.

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  13. Gli anarco insurrezionalisti vanno arrestati e condannati

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  14. Scusa ma esattamente dove lo vedi il capitalismo im tutto ciò? Ti prego evita rispiste tipo che il capitalismo è arricchire gli amici.

    odio questi argomenti perchė si attribuiscono al mercato le schifezze della politica .. quindi la soluzione è ancora più politica. E gli amici degli amici intascano e ringraziano.

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  15. Quante considerazioni interessanti!
    Su vari piani: tecnico, filosofico, economico, ecologico.
    Mi piacerebbe rispondere ma ora non ho tempo.
    La vita è un viaggio, un cammino. Arrivare a destinazione prima possibile?

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    1. Già.

      Ma poi hai visto quanti marchi francesi nella grande distribuzione in Italia e quanta fretta di fare arrivare più in fretta e meglio i prodotti d'oltralpe ? A chi serve di più, a noi o a loro?

      Fatta questa considerazione, ce ne sono a valanga altre decine, alcune anche ben sintetizzate in molti commenti. Quella che mi inquieta di più è sulle possibilità di inquinamento da amianto nel forare tutte quelle montagne. Già solo questo, per me, renderebbe il tutto inaccettabile.

      Infine: come si può parlare di "terrorismo" quando ci sono intere popolazioni che si oppongono a certi progetti ?

      Cosa dobbiamo ancora vedere? Bava Beccaris che spara sulla folla e bollare tutti i milanesi come "terroristi"?

      Mah...

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    2. Si, Lorenzo, le considerazioni che si possono fare sono veramente tante e mi pare che più in alto avete tutti enucleato punti molto interessanti su cui riflettere.

      Io che ti posso dire? Foriamo la Val Susa e riempiamo anche quelle terre di amianto perché tanto la Lombardia ne è già piena e sia i miei che i tuoi nipotini lo stanno già respirando? Lo facciamo respirare anche ai valsusini per par condicio?
      Non so poi dirti se e quanto inquinante sia presente (avranno sicuramente fatto tutti i carotaggi del caso, io non conosco i dati quindi non so essere preciso)

      I milanesi non esistono: e allora? Spariamo sugli abitanti di Milano perché una parte consistente sono oriundi veneti, marchigiani, pugliesi o campani ? Se un abitante della Val Susa è oriundo ligure non ha diritto di esprimere dissenso a causa di un progetto che potrebbe distruggere il territorio che lui abita ?

      Il senso di ciò che intendevo dire era: interi paesi che abitano la Val Susa stanno esprimendo una tale ostilità e un tale dissenso che credo non possa essere ormai trascurato. Il rischio è, appunto, quello di arrivare a situazioni insostenibili.

      E faccio un'altra precisazione: anche la situazione di chi oggi già vive sotto un inceneritore è insostenibile. Anche l'amianto presente il Lombardia deve essere rimosso al più presto.

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    3. Mi è molto chiaro il senso del tuo discorso.

      Riguardo ai compagnucci, considera che io li ritengo attualmente tra i più pericolosi: è di gran lunga meglio un nemico che un falso amico. I peggiori danni li hanno fatti e li stanno facendo proprio quelli che si spacciano per "gli amici del popolo".

      E t'ho detto tutto...

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    4. per me i valsusini come tutti i movimenti farlocchi sono pagati da qualcuno per fare casino e per tutelare gli interessi di questo qualcuno

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  17. Michele, evidentemente ho perso la capacità di spiegarmi. Non fa niente.

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    1. No prob.. il tuo mi sembrava un generico "bisogna scegliere il sistema più adatto al posto" e questo è ovvio, solo sei incappato nell'esempio sbagliato.

      i miei 2 cent sulla valle di susa: non serve alle persone e il trasporto merci su rotaia in quel valico è in calo.

      stiamo parlando quindi di un opera inutile, fatta fondamentalmente per muovere soldi, dal pubblico alle tasche di alcuni privati.

      questo capita fin troppo spesso con le grandi opere, mentre vengono trascurate quelle piccole potenzialmente più significative

      oltretutto l'assurdità dell'opera ha coltivato questo serbatoio di "antagonisti" di tutti i generi che di sicuro non fanno parte di uno stato sano

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    2. > mentre vengono trascurate quelle piccole potenzialmente più significative

      Ecco, qui ci sarebbe da aprire un trattato su alcune cose italiche come
      o - lo sdilinquirsi per le cattedrali nel deserto e il nuovismo di massa
      o - la viscerale ostilita' per la manutenzione e per gli approssi sistematici e sistemici

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  18. a loré, mollami. il traffico merci è in calo su linea tradizionale saturo, quindi siamo in un contesto limitato dalla domanda (in calo) e non dall'offerta, costante e disponibile. la nuova linea non svilupperà oltre il traffico quindi no, le tue obiezioni sono sbagliate.

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  19. bravo, hai colto il punto. di merda c'è tanta offerta e poca domanda. investire risorse per sviluppare l'offerta di merda in questo contesto storico non è utile, punto.

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.