sabato 8 dicembre 2018

Fuoco fuochino



Così la nuova cucina economica ha una sorta di effetto televisore, su di me.
Il fuoco mi ipnotizza e mi tiene accanto a sé. Faccio fatica ad andare via.
Dopo anni e anni di vita spartana, con caminetto acceso solo quando c'era una femmina/morosa o mio figlio, ora non riesco a non godere del tepore della cucina a legna. Il fatto che gran parte della legna sia di mia produzione (spigolata lungo la strade che sale al monto, ora che dietro-sopra casa non è più possibile) mi rende ancora più piacevole la compagnia del fuoco.
Con Rosa Canina ci siamo fatti delle risate: UnBipedinone mi disse, qualche giorno fa, che lesse da qualche parte (qui?)che tra le attività fisiche, quella di fare legna è di gran lunga quella che produce più testosterone, molto più che una partita di calcio, ad esempio.
Sarà per quello che Rosa Canina mi accompagna e sgobba assai duramente, con me, al far legna?Conta che, oltre al fuoco nella cucina economica e nel caminetto, ci sia anche quello nel letto?

19 commenti:

  1. Lorenzo credo che il Nostro raccolga legna che altrimenti marcirebbe, semmai evita uno spreco!

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  2. Ha specificato una cifra di volte che la prende da un terreno privato senza aver mai chiesto un permesso. Chiamasi furto.

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  3. La prendevo da un terreno di una società di speculazione immobiliare; quando il terreno fu venduto, il contadino nuovo proprietario ci informò che era diventato il proprietario e ci disse di chiedere, prima.
    Ho cambiato modo: in occasione delle nevicate di dicembre 2017 ci fu un massacro di alberi che vennero spazzati a lato strada e che lì sono rimasti.
    Io ho raccattato questo sfasciume di legna proprio a bordo strada, in canaline e piazzuole.
    Si può prenderla anche in greto al fiume, per esempio (varie comunicazioni della regione in questo senso).
    Col fatto che il territorio si sta spopolando, ci sono quantità di legname sempre maggiori che rimangono nei posti più impensabili.
    Molte persone che una volta usavano la legna per scaldarsi hanno smesso (troppo sbattimento e/o anzianità).

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  4. Mi risulta che in Emilia Romagna sia necessario chiedere ed ottenere l'autorizzazione dagli enti preposti.

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  5. Per la raccolta lungo fiume, Alahambra, non serve chidere autorizzazione ma e' sufficiente dare comunicazione della raccolta.

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  6. I boschi sono anche oggetto di servitù collettive.

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    1. E va beh, sai Lorenzo, ci sono tante cose inutili,in cui trastulliamo il nostro tempo e sprechiamo i nostri soldi.

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    2. Lorenzo, non e' affatto una questione di risparmio econommico.
      Il piacere di gran lunga principale nella spigolatura della legna e' quella di fare da me, facendo fatica in ambienti che mi piacciono.
      Ho pensato che... potrei proporre al contadino di spigolare nei suoi terreni dietro compenso (ad esempio un paio di dozzine di euro).
      Questa potrebbe essere una via.
      Ma mi sta sul culo anche la sia pur piccola organizzazione che cio' richiede, lo stesso motivo per cui smisi di andare a funghi da quando imposero il tesserino.
      Cosi' sporadico che e' piu' la briga del risultato.
      Non e' affatto una questione di soldi.

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  7. Allora è furto anche "spigolare" il mais abbandonato nei campi dopo la raccolta, o le VALANGHE di pomodori che restano sul campo dopo il passaggio delle macchine, o le altrettanto numerose patate sottomisura che vengono sistematicamente abbandonate al loro destino. Ammetto di essere tremendamente ladro, perché non mi sono mai fatto remore a raccoglierne per uso personale. E' furto anche raccogliere funghi in un prato a lato strada, raccattare cozze e patelle da uno scoglio per farsi il sugo o "fiocinare" un polpo lungo un molo. E' un furto raccogliere mirtilli sul versante d'un monte. E' furto raccogliere le punte del luppolo in primavera per farsi una frittata. I fiori di un biancospino per farsi una tisana. E' furto riempire la borraccia da una fonte sulla quale non sia scritto e timbrato con firma del sindaco "fonte pubblica". E' un furto anche respirare, più banalmente vivere. Poi, però, bisogna tollerare qualsiasi cosa provenga dalle "specie protette" ufficiali, specialmente quelle a due gambe...

    Francamente, non ci siamo. C'è qualcosa di malato in tutto ciò.

    P.S. Altra cosa (scena alla quale ho assistito, basito) la razzia in un campo di piselli ancora in coltura compiuta da un gruppo di sette persone scese "a razzo" da un pulmino al crepuscolo, introdottesi in fretta e furia cassette e sacchi alla mano per strappare lo strappabile alla velocità della luce e dileguarsi. Il tutto nel giro di poco più di cinque minuti. QUELLO è furto.

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    1. Lorenzo: "lo dovrebbero sapere anche gli insegnanti della Scuola italiana"

      Prova, per una volta, a scendere da piedistallo. Te lo scrissi già qualche tempo fa, te lo ripeto ora. Una superbia tanto gratuita squalifica prima di tutto te stesso. Ricorda quel che ti fece notare anche Nottebuia qualche tempo fa. Se non vuoi (o non puoi) capire, io non so che farci.

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    2. Lorenzo ha ragione non una ma centomila volte.

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  8. Ho comptato 7 q.li e rotti di legna dal contadino che mi aveva detto che aveva acquistato i terreni dietro/sopra casa mia.
    Mi aveva detto che mi avrebbe conegnato della legna tagliata oltre un anno fa.
    Mi ha portato legna forte ma ancora umida.
    Il pregio di raccattare sfasciumi e scarti è anche che essi "sono morti" anche da anni.
    Dentro sono più seccchi di quanto vendutomi.

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  9. E' una frode vecchia come il mondo: la legna umida, a pari volume, pesa di più. Quel mio zio contadino, che tra le altre cose vendeva legno di gelso, era solito annaffiare per qualche ora la catasta della legna nella corte un paio di giorni prima della pesata. Il legno, in una certa misura, si comporta come una spugna: se a cento quintali di legna asciutta riesco a far "bere" un metro cubo d'acqua, dopo due giorni dall'esterno non si nota niente (neppure al tatto), ma ci si "guadagnano" belli belli dieci quintali di finto "prodotto". Chi compra accatasta l'acquisto in legnaia e nel giro di un paio di settimane si ritrova tot per cento in meno di quel che ha pagato, senza avere possibilità di rendersene conto.

    Lo stesso giochetto si può fare con le verdure a foglia larga, tra parentesi: le bagni, ci guadagni in aspetto nella presentazione, pesa di più. Chi compra paga l'acqua al presso dell'insalata, del cavolo o di quel che è. Non che lo facciano proprio tutti, ma sicuramente lo fanno in molti.

    P.S. Hai appena sottolineato la non sottile differenza tra abbattere e raccogliere.

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    1. Ora io non posso dire che si sia trattato do frode.
      Non mi sono neppure messa a pesarla 'sta legna (io avevo chiesto in volume, a dire il vero, visto che ho poco spazio per conservarla).
      Vedo, qui intorno le cataste vengono lasciate all'aperto, sovente non coperte oppure coperte malamente.
      Al termine delle piogge dell'autunno, come diavolo puo' essere secca quella legna?

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    2. Sotto i contadini c'erano i mezzadri e sotto i mezzadri c'erano i braccianti, almento in eta' "moderna".
      Io osservo che cialtronismo , rozzezza, pressapochismo e sciatteria sono distribuiti in abbondanza in tutte le classi e professioni.
      Visto dei notai fare dei lavori cosi' alla culo. Poi, se avrai la "fortuna" di avere a che fare con i magistrati (molti dei quali, oltre che pessimi sono pure rossastrognoli) capirai cosa intendo.
      I contadini? Pochi in gamba, molti cosi' cosi', gli altri pessimi. Come tutte le classi, categorie, professioni.

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    3. Messer Pigiatasti, sull'abbattere alberi, poi, ci sarebbero un bel po' di cose da dire.
      Tipo certi abbattimenti in primavera o in estate, piu' acqua e linfa che legno.
      Una volta la scarsita' di risorse obbligava a fare i lavori meglio possibile, ora, invece, col fatto che un energumeno e una motosega non si negano a nessuno, si tagliano e potano gli alberi a raglio.
      Gia', le potature in luna crescente, ad esempio...

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