lunedì 10 maggio 2010

La morte

Nella notte tra sabato e domenica è morto il nonno di un compagno di classe e amico di UnBambino. Fulminato nel letto, la notte. Piuttosto giovane, la moglie l'ha trovato al risveglio freddo e col suo sorriso di sepre sul volto, a fianco. Una persona solare, gradevole, serena, un fonte di energia e di sana vitalità, penso a quella del bosco, che respira e cresce in silenzio, senza baccano, senza rumore, accogliente.
UnBambino l'ha saputo dalla madre la mattina. Nel corso delle giornata ha avuto momenti di sconforto, il conforntarsi con l'esistenza della morte l'ha scosso, gli occhi sono stati rigati di lacrime più volte.
Perché papà tu non sei triste?
Lo conoscevo meno di te, forse per questo le mie emozioni sono meno forti. Poi penso che sia tornato nei suo cicli. Sai sono un po' buddista, penso che siamo tutti in un ciclo.
Seduto al mio fianco, aveva appoggiato la testa al mio fianco sinistro. Gli davo baci e carezze e gli parlavo.
Anche io sono un po' buddista, papà.
La vita ha un senso perché c'è la morte. E' come con la luce, senza le ombre non ci sarebbe la luce.
Annuiva in silenzio.
Sono come le stagioni: ora la primavera, la nascita e la giovinezza, la crescita, l'estate, la stagione della maturità, poi l'autunno, tutto cala, diminuisce, avvizzisce prima della vecchiaia, prima dell'inverno, la morte e il silenzio che preparara la nuova vita. Sì, perché a primavera... La Natura è ciclica, noi siamo in un ciclo.
Dici papà?
Penso di sì, sia così. Il chicco di grano deve morire per rinascere. Ora sei un piccolo ometto, è la prima volta che ci pensi, lo so, non è facile.
E' rimasto pensieroso.

Il viso rosso e bagnato di UnBambino, percepivo il calore del suo travagli interno. Affacciarsi e vedere la morte, con coscienza, una delle prime volte, la prima con me. E' il crescere, una delle stagioni.
Sentivo la testa e il busto, appoggiati sul mio fianco sinistro, irraggiare il calore della vita di fronte alla morte.
L'ho stretto, con il braccio sinistro, a me, parole e abbracci e carezze.
Figlio mio, padre tuo.
La sera, ho ritrovato questo maschile, questo verticale, nelle parole di Gurdjieff.
Scrivo e mi emoziono, ancora.
La morte che da senso alla vita.



(pv64)

9 commenti:

  1. So che può sembrare fuori luogo ma.... grazie della citazione in questo post di riflessione! :)

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  2. Credo che la morte abbia un senso. Credo che vi siano dei cicli. Non credo che sia la morte a dare un senso alla vita, che un senso ce l'ha di per se stessa.

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  3. x PV64:
    La tua opera serve, eccome. Anche parlando di morte, ci vuole un po' di distacco ed ironia.

    x Alahambra:
    Mh.
    Vita e morte sono duali. La vita da senso alla morte. La morte da senso alla vita.

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  4. > Sai sono un po' buddista, penso che siamo tutti in un ciclo.

    Che cosa sei tu uomo? Un po' buddista? Ma se non ho mai conosciuto nessuno così poco in armonia con il cosmo come te. Sei uno dei più grandi incazzosi che abbia mai conosciuto. 

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  5. Infatti, trolla.
    Un po' buddista.
    Quello che c'è di buono in una filosofia-religione che comunque è un po' religione.
    C'è del buono, si prende quello.

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  6. Ieri notte è morto un mio amico, così dal nulla. 42 anni, non beveva più nemmeno una birra da anni ed aveva sane abitudini.
    Eppure è morto, nel sonno pare.
    Ecco... sono sempre poù convinta che la morte abbia un senso, ma che non sia quella a darne alla vita.

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  7. Qual'è il senso della morte, secondo te, Alahambra?

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  8. Mi perdonerai, Uomo, se non ho la testa, la voglia e l'energia di risponderti ora.
    Lo farò senz'altro... con i miei tempi.

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