lunedì 11 ottobre 2010
Comunione? perché?
UnUomo: Perché vuoi fare la comunione?
UnBambino: Per i regali.
Mh.
Sua madre ed io siamo abbastanza contrari, per varie ragioni. Ecco, però non vorremmo vietargli di...
Ho apprezzato la franchezza di UnBambino. Dal problema dell'inquinamento della mente si è passati al problema dell'utilitarismo e del rendere venale, del monetizzare qualsiasi attività. Snort
In ogni caso ieri siamo arrivati tardi al catechismo (se la parola tende a procurarmi l'orticaria aver visto tutta la crème delle più perbene e falsoinsulse famiglie paesane, ieri, mi ha portato a fastidio e intolleranza acuta) e UnBambino, già poco convinto, ha desistito. Verso sera mi ha detto che poiché anche il suo amico caro _ano (che si è fermato a dormire a casa nostra, sabato) non la farà, non è che sia poi così intenzionato...
Non ostacolare, non favorire.
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pensa te... il mio parroco, siccome ero residente da 2 mesi in un altro posto, non voleva farmela fare...
RispondiEliminaquando anni dopo ho saputo che mio padre per questo ci aveva litigato (non che prima amasse l'ambiente, però...) ho avuto 2 grandi conferme.... che al limite se non c'era l'oratorio c'erano comunque altri amici e che mio padre è un grande!!!!
......... sai cosa. Io non l'ho mai messa in dubbio la comunione ( nel senso che da piccolo si doveva fare e basta) ora le generazioni nuove hanno dei sani dubbi... domani le generazioni future avranno delle grandi conferme.
RispondiEliminaE' tutto un bissiness
P.s. la mia ex....non la pensa alla stesso modo. Non ci sarà bisogno di combattere...."Le streghe hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di bruciarle."
Io penso che sia estremamente giusto che ciascuno abbia la sua opinione e prenda le sue decisioni. Penso anche che però bisognerebbe dare TUTTI gli strumenti per poter valutare.
RispondiEliminaNel caso del bambino, considerati gli improperi che così spesso ci offri, credo che la sua visione sia molto ma molto falsata da un unico punto di vista, il tuo, e questo ovviamente non mi trova d'accordo.
I Sacramenti non sono un business, sono una parte assai importante in un cammino, una manifestazione visibile del divino, che passa da un rito. Un Uomo mi insegna che i riti e la comunicazione con il divino fan parte da sempre della spiritualità e della socializzazione dell'essere umano, da che ha pensato la prima volta di unirsi in tribù.
Per la parrocchia di pertinenza per i sacramenti vale la stessa cosa che per lo stato: non puoi immatricolare la macchina a Y se sei residente a X.
x easily:
RispondiEliminaL'attività dei religiosi ha anche qualche lato positivo, come il fatto che non di rado gli oratori organizzano attività sportive, ludiche etc. Ciò è bene se consideri che spesso c'è il deserto, il vuoto ovvero on c'è null'altro (che non sia a pagamento) che gli oratori.
Conosco bene quella realtà che per me ebbi alcuni lati indubbiamente positivi.
Anche se le migliori amicizie non vennero dall'oratorio ma da altri luoghi nei quali mi trovai a condividere progetti o attività appassionanti.
D'altra parte è del tutto ovvio che negli oratori si fa propaganda religiosa e che le religioni patriarcal patrimoniali sono, in gran parte, ciarpame che inquina le menti e a scopo di controllo sociale e di sfruttamento.
Tuo padre non amava l'ambiente... posso capire.
In realtà è corretto che quell'ambiente si dia delle regole come esso pensa sia meglio. I religiosi sono umani, c'è la burocrazia, le regole che da strumenti spesso diventano feticcio, l'ipernormazione...
Bello avere un padre "grande"- Mi rallegro per te. :)
x Errare:
E tutto un mercimonio?
Può essere. Anche la risposta di UnBambino va proprio in quella direzione...
In realtà una situazione così grave non può che essere effetto di molteplici cause: business, come scrivi, conformismo e omologazione, credenze, delega, sociologia, ...
Non ho capito la tua affermazione: se la tua ex non la penso così, mi verrebbe da pensare che ci potrebbe essere occasione di attriti, di frizioni. O no!?
x Alahambra:
> dare TUTTI gli strumenti per poter valutare
Infatti, domenica pomeriggio ho a UnBambino anche detto che uno dei migliori metodi per appurare la mediocrità è... conoscerli. Andare e iniziare a fare domande semplice, di ascoltare le risposte e poi usare il pensiero e la critica. In effetti il miglior modo per conoscere il clero e le teorie strampalate che divulga.
> fan parte da sempre della spiritualità
Sempre ricordato a me, a UnBambimo, ad A-Woman che esiste lo spirito e la spiritualità.
Ogni tanto mi chiede cosa sono... Gli rispondo: un po' animista, a volte cristiano, a volte buddista, a volte tantrico.
La spirtualità è il senso del tempo, della Vita e della Morte, il senso della ciclicità, delle essere piccola parte della Natura.
UnBambino ha stimoli e spunti numerosi su questa parte del vivere collegato e unico con tutto il resto.
In quanto alla tribù.... quella è già sociologia. La spiritualità è un concetto personale, individuale, l'ecclesia, la tribù è una dimensione sociale. Le terrei ben distinte perché lo sono. I riti di gruppo sono dispositivi (o almeno lo erano) per portare le persone in uno stato favorebole al divino.
In quanto alle regole, come risposto ad easily, sono d'accordo con te, Alahambra: la chiesa si da delle regole, chi fa atto di fede e partecipa a quella comunità le rispetti (non dico si dia da fare per cambiarle perché questo NON è generalmente ammesso nei gruppi religiosi).
La qualità e i difetti di un organismo si valutano anche dalla regole, dall'assenza di regole, dalla filosofia del diritto che lo caratterizza.
Io non sono ateo (anche dal punto di vista scientifico è generalmente impossibile dimostrare che una certa cosa NON esiste).
Propio perché ho una parte spirituale spiccata non posso che allertare mio figlio della patrimonializzaazione della socializzazione della mercificazione dell'omologazione della religione cattolica (e peggio, di quella islamica). Ogni tanto ammetto che esiste anche la parte di mezza verità in quello che essi dicono.
Per quanto poco qualcosa di buono c'è anche nelle religioni.
Ciao Aman, come sai mio figlio fara' la comunione domenica e come ho gia' detto in questo momento ho altre preoccupazioni per addentrarmi nel merito della faccenda, ma capisco che non sai un argomento da poco. Io credo nel significato profondo di questa cosa e cerco di trasmetterlo a mio figlio, che poi la Chiesa non sia perfetta questo lo sanno tutti, ma come la Chiesa qualunque altro ambiente a cui affidamo i nostri figli...scolastico, sportivo, ecc...e non per questo non li mandiamo piu' a scuola o a fare sport. Bisogna essere vigili, questo si. Poi ciascuno fa le scelte in coerenza con cio' che ritiene giusto, a differenza di cio' che e' stato fatto con me io non critico chi non battezza o fa fare la comunione ai figlio perche' sono cavoli loro e non miei, se tu non credi al Cristo fai bene a non proporre ad AMkid un modello che non ti rappresenta, se un giorno, crescendo vorra' approfondire la cosa per conto suo penso che sara' una sua libera decisione. Il nostro compito e' quello di educarli bene come persone, il resto e' relativo.
RispondiElimina> se tu non credi al Cristo
RispondiEliminaAttenzione.
Mai detto che io non credo (anche) a Cristo.
Ciò a cui non credo e che mi procura l'orticaria , tra altre cose, è quel passo del Credo che recita
Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica
Anzi, per essere precisi e rigoroso, se uno crede a Cristo e osserva il mondo, non può che NON credere alla Chiesa, proprio per il fatto che la maggior parte della sua dottrina è in contrapposizione netta col messaggio cristiano.
RispondiElimina> qualunque altro ambiente a cui affidamo i nostri figli...scolastico, sportivo,
> ecc...e non per questo non li mandiamo piu' a scuola o a fare sport
Pensiero sensato.
Solo, che come avevo scritto da te (ora hai cancellato la pagina col commento ad essa riferito) il bilancio dei pro e contro è pesantemente negativo. Far frequentare catechismo, religiosi, idee etc. della chiesa cattolica comporta molti più rischi e danni dei pro.
Questo per quanto ho capito io e per il mio sistema di valori.
Con il mio pensare, le osservazioni e le conclusioni non sarei un buon padre se esponessi UnBambino a quell'ambiente inquinato ed inquinante.
RispondiEliminaTu confondi chiesa (la struttra) con Chiesa (la comunità), che sono due cose molto ma molto differenti. La Chiesa è quella descritta da Gesù: " dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro" Matteo 18:20
Non puoi credere a Cristo e non credere alla Chiesa, nello stesso modo in cui non puoi credere a Cristo ed anche a qualcosa d'altro, per la semplice ragione che entri in contraddizione con le tue stesse credenze. Quello a cui tu credi, probabilmente, è una tua versione di Gesù.
Quanto al resto, ho frequentato la chiesa e gli oratori fino ai miei 19 anni, mentre i miei sono tutt'ora attivamente praticanti. Conosco assai bene l'ambiente, ed a parte rarissime eccezioni, esageri largamente su rapporto benefici/danni.
Due o tre persone...
RispondiEliminaQuando si inizia ad essere anche solo dieci... ecco che si arriva al livello sociale ed alle dinamiche in-clusive es-clusive, la questione della divisione insita nell'essere parte, noi e tutto ciò che non è noi, si arriva alla sociologia e subito al potere.
Poi il numero di persone inizia ad aumentare ed aumenta, inizia a manifestarsi l'esigenza di una struttura, seguono le dinamiche che tutti conosciamo.
La Gestaltung è proprio la_forma_E_la_funzione e gli homo che sono cristiani sono del tutto umani e simili agli altri, ciò che vale per altri vale anche per loro.
Come osservava Dostoevskij, se sei cristiano non puoi non essere anarchico.
La metafora così usata del pastore (padrone) e del gregge è assai indicativa e stringente.
> è una tua versione di Gesù
Eh.
Tu entri in campo minato.
Filologia e autenticità dei testi cosiddetti sacri.
Ad esempio, il vangelo di San Tommaso è un tantinello diverso...
Dal punto di vista teologico, la chiesa si basa molto su Paolo di Tarso che non fu affatto discepolo. Tant'è che le prime chiese africane fondate da altri discepoli si accorsero subito della devianza di gran parte del messaggio paolino da quello cristiano e fin da subito ci furono notevoli scazzi teologici.
Dunque, Alahambra, se fossi cattolico una delle prime cose che farei sarebe chiedermi quali sono le differenze tra la dottrina e il pensiero cristiano. Ma quale pensiero cristiano?
Di recente un prete critico ascoltato da qualche parte non ricordo dove diceva che la dottrina della chiesa è in gran parte dedicata alla (repressione della) sessualità mentre in tutti i vangeli officiali non c'è una parola esplicita di cristo contro il sesso.
Insomma, una persona intellettualmente onesta non può negare che il rischio di manipolazione e travisamento del messaggio cristiano da parte delle varie chiese è, almeno, non trascurabile.
RispondiEliminaSfondi una porta largamente aperta sul fatto che i cristiani sono prima di tutto uomini, con tutti i difetti legati all'imperfezione dell'essere semplicemente umani. Hai altrettanto largamente spostato il punto di quel che dicevo: la confusione tra struttura e comunità. Per quanto io non possa che essere d'accordo (e mi domando chi non lo possa essere) sul fatto che in una comunità debbano esistere delle regole, è altrettanto vero che la comunità non è l'insieme delle regole che disciplinano. Ancora una volta la distinzione tra comunità e struttura si fa prepotentemente insistente.
So perfettamente che il pensiero cristiano, inteso come messaggio di Cristo, è stato nel corso dei secoli abbondantemente mistificato ed usato a sproposito come mezzo di potere, ma questo non significa che sia sbagliato in origine. Rinnegarlo per gli errori umani (ampiamente riconosciuti dalla stessa struttra per altro) sarebbe come ami dire tu buttare il bambino con l'acqua sporca, ammesso sempre che si pensi che il messaggio di Cristo sia cosa positiva. Al contrario, se non ci trova d'accordo con i postulati iniziali da Lui espressi, è lapalissiano si intraprenda una via differente. Tu però affermi di credere a Cristo, per cui immagino valga la prima delle due ipotesi.
Ho letto, in parte studiato in occasione di un esame universitario, gli apocrifi, e se pur non li conosco così approfonditamente mi sono chiare le differenze che intercorrono tra questi e quelli per così dire ufficiali.
Conosco invece discretamente bene il pensiero paolino, così come consoco il pensiero di Tommaso d'Aquino, altro su sui si basa buona parte della "scolastica" cattolica. Non è mio interesse cominciare adesso un dibattito teologico che non troverebbe soluzione alcuna, e che non è affatto pertinente alla discussione in corso ed alla situazione.
Quanto all'anarchia, beh, il discorso è ben più interessante, ma anche in questo caso poco pertinente. Cerca solo di non confondere l'opposizione a leggi ingiuste con l'assoluta mancanza di regole. In questo secondo caso, no, un cristiano non è un anarchico.
RispondiEliminaNon ho affatto fatto confusione
Die Gestaltung, forma_E_funzione.
La struttura influenza la comunità, la comunità influenza la struttura.
Non c'è alcuna necessità di passare per qualche chiesa per credere in Cristo. Cristo venne crocifisso dalla chiesa (il rabbinato) e in 2000 anni è cambiato qualcosina solo sulla punta dell'iceberg.
Le leggi sono l'espressione di ciò che le esprime, le promulga.
In altre parole, ogni struttura ha le leggi che si merita e la chiesa cattolica non fa eccezione.
minchia, uguale a mia figlia !
RispondiEliminaMe 'sta roba di fare la comunione per regali non so se mi sconfinfera ancora meno di farla per intenzione. >:/
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