martedì 17 aprile 2012

Prima vera








Con una giornata così sarei andato volentieri a camminare su un crinale, sul Cusna o sul Peller, farmi la vedretta del Cevedale, la val di Mello, coi piedi scalzi sulla Feniglia o sulle falesie dell'Iglesiente, in giro per la Capraia, nel silenzio della Natura deserta di Homo. La primavera è nel suo massimo fulgore, dopo le piogge che hanno dissetato campi, prati, boschi, giardini, orti, selve. Una meraviglia completa, stupefacente!
La gioia è anche rallegrarsi di Sorella Acqua, saper osservare la meraviglia della siccità terribile che cessa e della rinascita che l'acqua porta, goccia dopo goccia.

Nessun commento:

Posta un commento

Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.