martedì 1 dicembre 2015

La resistenza in cucina

Tra i consigli più interessanti ci sono ad esempio quelli legati alla distribuzione del cibo in tavola: [l'autrice cita Petronilla nome d'arte di Amalia Moretti Foggia, prima donna pediatra d'Italia] - "nella distribuzione siate pure larghissime con il vostro giovanotto e larghe con voi e il marito, parche però con la nonna e parchissime con il bimbo." P. 35


Sabato sera guardando un pezzo de L'ultimo lupo osservavo la boria tecnoprogressista di un funzionario del partito/apparato comunista che voleva insegnare ai Mongoli come tenere al meglio l'ecosistema della steppa (ovviamente con risultati fallimentari a breve termine).

Questa lavoro di Roberta Pieraccioli avrebbe dovuto chiamarsi "Cucina povera in tempo di guerra (e razionali istruzioni del regime fascista per migliorare e superare l'emergenza)".
Il patrocinatore, Slow Food, non avrebbe mai accettato questo fatto oggettivo da cui il titolo sinistrorso che non c'entra un cazzo coi contenuti del libro.

Madre Natura è maestra di vita: quando c'è scarsità di cibo saltano gli estri e le gravidanze o i cuccioli vengono soppressi. E' del tutto ovvio: gli adulti forti e sani hanno la precedenza, dà essi dipende la prosecuzione della comunità, vecchi, piccoli, ammalati, inetti soccombono.
Quando mia madre ostetrica e con un buon senso di femminismo calato nella realtà mi raccontava che il diritto canonico (misogino) prevede che in caso di parto difficile sia la madre a dover soccombere io non capivo. Come fa il piccolo e fratelli a sopravvivere senza madre? In un'ottica patriarcale di zootecnia umana intensiva quella fattrice di tua proprietà ti potrà produrre altri figli: se distruggi il "mezzo di produzione"?

Ancora una volta emergono le assurdità di una morale marcia cattolica (monoteista) e comunista basata sull'apologia senza se e senza ma di deboli, proletari, migranti, incapaci (gli scarti secondo la demagogia di Bergoglio), sfigati, minorati e relativo razzismo positività (e.g poveri migliori a prescindere dei non poveri). I problemi vanno sempre a braccetto e questo si sostiene con la credenza per idioti che le risorse siano illimitate (v. poi incultura del deficit/debito). Ricordate il giudice dirittista pesarese che aveva imposto la prosecuzione del metodo Stamina - Vannoni a favore di un* piccol* paziente terminale? Se sostengo il presunto diritto a sperperare denari pubblici di fatto sottraggono risorse al necessario / utile (v.altri pazienti o lo sfascio del sistema ferroviario implementato con l'AV).
Ora andate in strada e dite che in tempi di difficoltà bisogna assegnare le risorse come descritto in apertura di questa pagina: rischierete il linciaggio (da sempre i koglioni sono in maggioranza e il_bobbbolo non va per il sottile quando è immandriato).

Leggevo le cose sensate divulgate dal regime fascista e la involontaria, indiretta apologia per buon senso che emerge dalla lettura. L'autrice non è stupida e mantiene qualche distanza rispetto alla demonizzazione di quell'epoca fascista.
Come quando andai a Cuba, non posso non notare che c'era, durante il fascismo, un tentativo di morale che, per quanto discutibile, non è l'insieme di antivalori e ciarpame (far soldi, crescitismo, frenesia, nuovismo, dirittismi, demagogie, consumismo, età.) che sono alla base della liquidità e la caratterizzano.
Quel che ho trovato interessante di questo libretto regalatomi da una tanghera è proprio la descrizione di ciò che in tempi grami era il problema di trovare qualcosa da mangiare e metterlo in tavola in modo decente (*).
La necessità aguzza l'ingegno. Sempre.
Anche in questo caso le ricette propongono una cucina povera ma che può essere molto interessante (non sempre, l'autrice segnala che certe preparazioni, senza questo e senza quello, avevano risultato mediocre).
Buffi i numerosi toscanismi (farinata per polenta, ramerino per rosmarino, baccelli per fave etc.).
Interessante la ricca bibliografia tematica e il lavoro majeutico di recupero di saperi poveri eseguito da Roberta Pieraccioli.
Le ricette richiedono un minimo di conoscenze di cucina e gastronomia.


La resistenza in cucina
Ricette del tempo di guerra per resistere al tempo di crisi
Roberta Pieraccioli
Ouverture Edizioni


37 commenti:

  1. Avevo già paragonato il tenore di vita mio con quello di mia madre.
    Il racconto della fame e delle difficoltà per trovare del cibo in tempi nei quali c'era un tentativo di una qualche (sacrosanta!!) autarchia fascista evidenzia come già a quel tempo, una popolazione di circa la metà di quella attuale, a tenori di vita decisamente inferiori, se non grami, la vita era durissima per ampi strati della popolazione.
    L'aberrante sovrappopolazione e relativa impronta ecologica italiane attuali emergono ancora una volta in tutta la loro gravità: siamo dipendenti dall'estero in modo spropositato e lo siamo sempre più e per questioni vitali come energia e cibo.
    Però la crescita e l'accoglienza senza se e senza ma di milioni di invasori.
    Intelligente, eh!?

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    1. > Avevo già paragonato il tenore di vita mio con quello di mia madre.

      Ho dimenticato di specificare il collegamento alla pagina Quanto peso?

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    2. una popolazione di circa la metà di quella attuale, a tenori di vita decisamente inferiori, se non grami, la vita era durissima per ampi strati della popolazione.
      a tal proposito:

      io penso sempre che ci sia stata e c'è mal distribuzione.
      i ricchi e i potenti c'erano e ci sono. anche semplicemente mangiare dipende da loro.

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    3. Se invece di vendere armi per il petrolio vendessimo cibo già tutto sarebbe diverso.
      È un piccolo esempio già questo. Non mi va di aprire l'argomento del cibo che si butta al cassonetto e dove vivi tu la natura è arida.
      Per me è volere e potere.
      E poi si può vendere istruzione al posto di meno natalità che non sarebbe male, in considerazione delle basse riserva che spesso citi tu e a cui io non credo.

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    4. x Magnoli@:
      > io penso sempre che ci sia stata e c'è mal distribuzione.
      i ricchi e i potenti c'erano e ci sono. anche semplicemente mangiare dipende da loro.
      Questo aspetto (la differenza nelle risorse pro capite) si può cercare di contenerlo un po' ma non si può eliminarlo (vedi disastri dei paesi comunisti) né è opportuno che venga massimizzata (sistemi tecnoglobalizzati).

      Siai turboliberisti che la sinistra sono alleati nello scopo della globalizzazione anche se per motivi apparentemente antitetici.
      Il risultato è che in molti paesi, Italia compresa, la concentrazione di risorse in mano ad un numero sempre minore di persone aumenta.
      Ci sono dati oggettivi che dicono che la situazione sta peggiorando (classici parametri: quanta popolazione detiene l'80% della "ricchezza" oppure quanta ricchezza detiene il 10 o il 5% della popolazione più "ricca").

      ho già scrito che i ricchi sfondati sono una barriera decisiva all'aumento dell'impronta ecologica: l'ecologia è antiegalitaria!

      Diciamo che i religiosi tradizionali e quelli nuovi (marxisti) si rifiutano di considerare la scala e la globalizzazione come fattori di sperequazione perché scale e globalizzazione sono nel loro DNA. sarebbe un suicidio ideologico, di paradigma.
      Infatti sia gli uni che gli altri sono Il Problema, ora.

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    5. già contenerlo è una cosa fottersene è un'altra.

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    6. condivido in pieno Lorenzo che non si puo' imporre una vendita.
      ma di sicuro si impone di andare a sventrare un paese e prendersi tutto con la forza e le armi.
      c'è qualcosa che non torna in merito al concetto di imposizioni ...ma secondo me eh!!

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    7. Più che corrette le osservazioni di Lorenzo: ci sono relazioni come quelle di compravendita che richiedono sia un venditore che un acquirente e che senza il secondo (o il primo) semplicemente non sussisterebbero.
      E' come il diritto (?) al tenore di vita poi sono brutti cattivi i tedeschi che ti hanno venduto la loro merce: e italiani e greci etc. che l'hanno acquistata a deficit/debito?
      No, era semplicemente un diritto, i cattivi erano i magnacrauti.
      Ihihhi

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  2. A voler partire lungo la china delle atrocità del passato, del presente e, certamente, del futuro si rischia di consumare la propria intera esistenza prima d'essere arrivati anche solo a metà dell'elenco.

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  3. Te lo devo dire: quando ho letto il titolo, la resistenza in cucina, pensavo al forno elettrico e alle resistenze necessarie per farlo funzionare.
    (Anche i forni sono un bel sistema, una bella invenzione. W gli inventori e i riparatori di forni, frigoriferi, lavatrici, senza cui la nostra vita sarebbe molto più difficile)

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  4. Sul fascismo, mmm, allora, sicuramente Mussolini fece bene a risanare le zone paludose, diede nuovo slancio all agricoltura. ..ma perchè ci voleva più cibo per sfamare le famiglie numerose, che erano fortemente incoraggiate anche con premi e sovvenzioni. Motivi: servivano più soldati.
    Esisteva addiritturavuna tassa sul celibato.
    Le donne non avevano il diritto di voto ma erano celebrate come fattrici. Probabilmebte anche nel fascismo si tendeva a salvare il bambino piuttostovdella madre. Un soldato in più.
    Oggi che per fortuna non ci sono eserciti da sfamare, il mondo occidentale spreca 30% di quel che produce. La cosa singolare è che nonostante l`abbondanza e la varietà molti occidentali risultato malnutriti, benchè in sovrappeso. Perchè si sono privilegiati zuccheri e farine raffinate e grassi animali a discapito dei cereali integrali e degli ottimi legumi, che sono eccellenti fonti proteichevalternative. Io non sono vegetariana ma capisco che gli allevamenti intensivi di bestiane da carne sono insostenibili per il pianeta. Per avere una fettina da 200 grammi nel piatto si consumano ettari di terra e migliaia di litri d`acqua. Bisogna cambiare stile di vita, decisamente.

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    1. Sai che spesso mi trovo daccordo ma stavolta ti devo contraddire Lorenzo ...non so che studi hai fatto tu, io ho studiato Scienze Politiche e nell `esame di Storia Contemporanea ho approfondito in particolare i totalirismi XX secolo, quindi, posso dire che qualcosa ne so. A Mussolini servivano eccome tanti soldati perchè nella prima fase del regime, quella espansionistica e coloniale, bisognava conquistare terre straniere per essere alla pari aglltri paesi in termini di potenza e prestigio e credibilità. E siccome l`Italia, come tu stesso hai giustamente rilevato, non possedeva grandi risorse e nemmeno armamenti all `avanguardia, l`unico modo per impressionare un potenziale nemico era un grande esercito, e in un `ottica di lungo periodo bisogna avere semlre carne giovane per rimpiazzare le perdite. Hitler stesso era molto impressionato da Mussolini e dalla sua prosopopea cinquistatrice, addirittura arrivò a temerlo, e a volerlo come alleato. Tutto faceva brodo alla propaganda. Quindi si a famiglie numerose, perchè un paese vitale e prolifico incute timore. Ricordiamo anche come i bambini, sin dalla più tenera età erano simbolicamente militarizzati come balilla, con tanto di divese, gradi ecc. Saluti.

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    2. Spirita, ho citato le posizioni ragionevoli in fatto di economia domestica, quelle sull'autarchia.
      Vedi, i sinistri demonizzano tutto (sono dei koglioni anche loro e con la presunzione di essere intelligenti/intellighenzia con il loro appoccio manicheo ) e invece bisogna distinguere, discernere.

      La politica natalista e quella bellica sono stati una totale idiozia.
      Infatti Franco fece benissimo a rimanere fuori dalla guerra.
      Il potere rincoglionisce la_gggente e Mussolini e Hitler non fecero eccezione.

      Come scrivevo alla tanghera regalatrice, i regimi (catto)comunisti sono comunque molto più pericolosi perché sono falsi e subdoli: hanno capito come sopprimere il sistema immunitario cognitivo delle masse e ora il_bobbbolo ha la testa farcita delle più assurde credenze.

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    3. Come scrivevo alla tanghera regalatrice, i regimi (catto)comunisti sono comunque molto più pericolosi perché sono falsi e subdoli: hanno capito come sopprimere il sistema immunitario cognitivo delle masse e ora il_bobbbolo ha la testa farcita delle più assurde credenze.

      Eh.
      Basta vedere come sta messa 0039 : il_bobbolo è partito come uno Sputnik ... e non ha più messo i piedi a terra.
      =
      Frangente drammatico, sarà quando il_bobbolo intero capirà che sta precipitando a piombo.

      ...

      Ci sarà da ridere, parecchio.

      ^_____^

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    4. Il_bobbbolo ha subito decenni di religione ugualista-maerxista e secoli di inquinamento cattolico e ora che ce lo stavamo togliendo dai piedi siamo invasi da questa merdaglia mussulmana con la testa farcita di idiozie maomettane e prolifici come le termiti.

      Sono e saranno cazzi amari.

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  5. Spirito Libero: "Esisteva addiritturavuna tassa sul celibato."

    Esiste ancora, solo che è mascherata in modo da non apparire. Pensaci, è lì da vedere.

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    1. Ah, be', direi che è piuttosto palese. Per dire, vogliamo farci un giretto in bici finché è ancora gratuito? Dài, una bella gitarella relax in tangenziale a Milano...

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  6. Quante volte ho scritto che il sistema di fanfaluche catto comunista, quello islamico, etc. stanno compiendo la più colossale operazione di oscurantismo? L'illuminismo stesso, nel momento che ha negato la biologia nella sua hybris culturalista ha fatto un passo verso l'oscurantismo che avrebbe voluto combattere.

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  7. x Lorenzo:
    > allora fosse una misura estrema per salvare il feto a scapito della madre,
    > la quale veniva legata mani e piedi e subiva l'intervento praticamente senza anestesia

    Quelle immagini sono un incubo che mi è pogato in testa più volte in questi giorni.
    Osservazioni ragionevoli.
    C'è comunque soprattutto un problema ideologico: la dottrina cattolica vieta aborto terapeutico : è la madre a dover soccombere.

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  8. Prima di commentare ho riflettuto arrivando a considerazioni simili.
    Diciamo che da tempi "moderni", diciamo gli ultimi 50 anni chirurgia e sistemi diagnostici ci sono, la morale è rimasta sempre quella: sia la madre a soccombere: sono proprio i fanatici che... non contestualizzano.

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  9. Minchia quanti commenti a questo post

    Io non saprei che dire invece

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    1. Io ho trovato proprio interessante il documentare le dure ristrettezze di quei tempi e i tentativi di risolvere, sia dal punto di vista della cucina che politico.
      In questo contesto emerge una ragionevolezza della politica fascista (che dall'altra era assolutamente strampalata, mettersi in guerra in quelle condizioni e peggio spingere sulla natalità in modo aberrante quando non c'era letteralmente da mangiare per gli esistenti).

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    2. Minchia quanti commenti a questo post.

      Il nostro Uomo cucina quasi sempre piatti sfiziosi.

      ^_____^

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    3. L'entrata in guerra dell'Italia avviene a rimorchio della Germania, sempre con la idea che la "guerra lampo" avrebbe condotto ad un armistizio dopo poche settimane o mesi.

      La solita mentalità da straccioni ... pari-pari.
      C'è da dire anche che il Fascismo italiano, nonostante alcuni marchiani errori, tentò d'intessere un comune sentire nazionale ... poi, il fango.

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  10. Siamo alla stessa "coerenza" cattolica per cui antibiotici sì e pillola contraccettiva no.
    Anacronismi di una morale sradicata dalla realtà.
    Anzi, la stampa ogni tanto ancora osanna delle madri che si fanno morire pur di non abortire. Nel 2015.
    Follia.

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  11. Quando c'è un gioco a somma zero tra madre e figlio (vive solo uno dei due) comunque deve morire una persona.
    Viene deciso che viva il figlio e soccomba la madre (che è una idiozia completa, anche pensando ai problemi per il resto della prole).
    La morale è misogina anche se a te non piace osservarlo.

    Il metodo di fisici e ingegneri di studiare il comportamento dei sistemi al contorno è un metodo che rivela caratteristiche importanti e le rende evidenti, specie quando nella parte di dominio che corrisponde "al funzionamento a regime" sono non evidenti/non osservabili (i termini, in campi sociologico sono mascoste / occultate).

    No, la morale sessuale non si risolve nel confessionale: anzi, è proprio la demonizzazione e nell'ostacolare in tutti i modi possibili della contraccezione che è la chiave di volta del disegno natalista dei religiosi.

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  12. Ho linkato questo post sul mio Faccialibro ... replico la risposta di un amico :

    Per me invece sia il Fascismo che il Comunismo, in quanto regimi, siano andati a farsi benedire. Ne consegue che le ideologie esistenti che si ispirino ad essi, non possono che trovarsi nell'anacronismo se considerino di ripristinarli nella Società. Diverso ragionamento è per le categorie "Sinistra" e "Destra", che esistono eccome. Detto questo, questo libro è sicuramente di "Sinistra" e difatti io penso che il blogger sia un nostalgico del Fascismo Sansepolcrino, quello della prima ora, quello Rivoluzionario e a Socialisteggiante autoreferenziale (che sia chiaro, per me il Fascismo è assolutamente di Destra, senza nessun dubbio).

    ...

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    1. Ho riferito.
      Li ho invitati a venire a discutere qui, ma sono timorosi ...

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    2. La risposta :

      Riccardo Paccosi Senti, ma se ti dicessi che queste cose le ho sentite un miliardo di volte, mi hanno terribilmente stancato e dunque non ho interesse a discuterne ti offendi? Comunque, per buona educazione, ti rispondo comunque dicendoti che questa tesi la ritengo sbagliata per due ragioni, una riguardante la composizione di classe, l'altra le scelte strategiche. Per quanto riguarda la composizione: il movimento operaio, nelle sue articolazioni socialista e comunista, è stato per l'appunto operaio (dunque citare la rivoluzione francese e poi l'attualità significa saltare a pie' pari 150 anni). Sia il fascismo che il nazismo - come rileva, per esempio, uno storico decisamente anticomunista come Joachim Fest - nascono e si sviluppano, invece, nell'ambito della crescita esponenziale della piccola borghesia urbana. Per quanto riguarda le scelte storiche e strategiche: ci sono state fasi storiche di conflitto violentissimo tra operai e ceto padronale. Non una sola volta, me ben due volte - negli anni '20 e negli anni '70 - il fascismo si è incuneato in questo conflitto schierandosi col secondo dei due contendenti. Quindi, i proclami socialisteggianti, le enunciazioni dei sansepolcristi e tutte 'ste menate qua, ritengo siano totalmente vanificate dal peso di quelle scelte strategiche e politiche. Detto questo, stare qua a trastullarci su fascismo e comunismo ribadisco di non trovarlo interessante e penso, invece, più utile e urgente ragionare sull'unica ideologia che ancora esprime un modello sociale e istituzionale vigente, ovvero il liberismo-capitalismo.

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    3. Molto interessante questo scambio.
      Grazie a Marco e Lorenzo per il contributo di pregio.
      Io non ho simpatie fasciste o per regimi che non siano quelle che mi fanno venire gli invasati fondamentalisti cattocomunisti (perche' in quell'area si racchiude il peggio del nuovo inquinamento religioso).
      Chiarisco che per religioso potete leggere neoreligioso o acritiico.
      Pocihe' il disegno dei marxisti - ben pensato da Gramsci - e' quello di formare le masse e l'implementazione del progetto di rincoglionimento e lobotimozzizazione di massa prosegue a gonfie vele, ogni volta che ...

      Allora, dovrei trovare quella pagina in cui scrissi che, in assensa di informazioni, se
      o - la chiesa
      o - gli USA
      stabiliscono una direzione giusta, allora, e' altamente probabile che la strategia migliore sia seguire quella direzione ma in verso opposto.
      A questo due e' necesasrio aggiungere
      - quella roba che indico con i sinistri

      Se i sinistri stabiliscono una direzione "giusta", quasi sempre, e' la stessa direzione e con verso opposto dove bsogna andare.
      Ti smarugano da mane a sera con la ricchezza della multiculturalita' => e' una colossale perdita di valori e ricchezza
      La litania è l'accoglienza senza se e senza ma? => prima si va in direzione di respingimenti e rimpatri senza se e senza ma meglio e'

      eccetera eccetera

      Scrissi, in occasione dell'alluvione di Genova, della criminale e farneticante cementificazione e devastazione edilizia operata dai fascisti nella citta' della Lanterna.
      E la stessa politica natalista era del tutto incompatibile con l'invbito alla parsimonia e alla massima efficienza nell'economia domestica.
      Solo un mentecatto che sa di avere una dispensa striminzita e un podere gia' gravemente insufficiente si mette a far figli come conigli.
      Il kio riferimento ideologico è quello di una anarchismo ecologico libertario su base locale, piccole patrie spartane e autarchiche, sostenbli colizzate in una forte rete,altro che regimi totalitari sociali(sti).
      In realta' c'era un contesto storico e culturale specifico in cu si formo' il fascismo e la storia e il giudizio va contestualizzato.
      Ma i sinistri talmente presi dalla loro faziosita' tutto cio' che non e'marxista e' nemico "fascista" (la rozzezza fondamentalista e' ovvia, non per niente sono alleati di altri fanatici ugualisti come gli islamici) non riescono ne' vogliono dare un giudizio critico, contestuale.
      I ragionamenti scientifici, rigorosi, contestualizzati sono incompatibili con una visione psicopatologica basata su una morale tanto lontana dalla realta' ed ostile ad essa quanto fanatica.

      Questi sono degli oscurantisti.

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    4. Ancora [ gli amici di là ] rispondono, e io faccio il portalettere :

      Michele Sasso

      Per me invece sia il Fascismo che il Comunismo, in quanto regimi, siano andati a farsi benedire. Ne consegue che le ideologie esistenti che si ispirino ad essi, non possono che trovarsi nell'anacronismo se considerino di ripristinarli nella Società. Diverso ragionamento è per le categorie "Sinistra" e "Destra", che esistono eccome. Detto questo, questo libro è sicuramente di "Sinistra" e difatti io penso che il blogger sia un nostalgico del Fascismo Sansepolcrino, quello della prima ora, quello Rivoluzionario e a Socialisteggiante autoreferenziale (che sia chiaro, per me il Fascismo è assolutamente di Destra, senza nessun dubbio).


      [ ... ]

      Michele Sasso

      Siete fuori strada se ragionate ancora di Fascismo e Comunismo. Leggetevi la Triarticolazione dell'Organismo Sociale e magari anche gli scritti dell'esperienza esoterica cristiana che l'hanno generata.


      ...

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    5. Questa è per Lorenzo, in particolare :

      Riccardo Paccosi

      Marco, i termini del problema sono ben chiari: io - come ben sai, giacché leggi da anni i miei scritti - interpreto le dinamiche storiche e sociali in termini di lotta di classe. Non perché la lotta di classe sia un fondamento ontologicamente onnicomprensivo, ma perché ritengo essa lo strumento più efficace per modificare la realtà e, soprattutto, perché le èlite dominanti elaborano strategie - almeno quelle inerenti alle politiche sociali ed economiche - da un punto di vista esclusivamente di classe. Nel momento in cui il tuo amico Lorenzo, argomenta invece che la lotta di classe è stata una contraffazione storica dei comunisti, lo scambio si è compiuto e si è concluso. Io avverso la sinistra da un punto di vista marxista, quindi lo scambio di vedute sulla storia con fascisti, post-fascisti e con rossobruni più bruni che rosssi, è un dialogo tra sordi e improduttivo. Magari ci si può confrontare sul presente, ma a questo punto - ribadisco e concludo - la discussione ha chiarito ampiamente i punti di vista; cioè ha replicato le stesse, solite contrapposizioni storiche e quindi non mi pare ci sia altro da aggiungere. Per "solite contrapposizioni" non intendo il giudizio storico su fascismo e comunismo, ma quello sulla lotta di classe: l'incomunicabilità per quanto mi riguarda sta tutta lì.


      ...

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.