mercoledì 30 novembre 2016

Sì? No grazie!

Si approssima la giornata referendaria. Non ho studiato molto le modifiche se non che ho deciso di andare proprio nella tana del lupo, a vedere come la presentano i promotori (*).
Ad esempio che venti competenze regionali passeranno allo stato. Che lo stato potrà interferire nelle leggi regionali per quel poco che rimarrà di competenza regionale (clausola di supremazia), abolizione delle provincie.
Osservo i manifesti pubblicitari demagogici per il sì: semplificare la burocrazia, leggi più semplici... Che sciocchezze! Una dei principi di ecologia politica più semplice è quella del pareggio di bilancio dell'attivo di bilancio e viene scansato come la peste Non che la compagnia sgarrupata dei no-isti mi piaccia. Ci trovo i primi sfascisti del paese, i sinistranti sociali che coi loro fondamentalismo sadico, folle e cretineria moralisticheggiante stanno sirianizzando il paese.
Quando osservo queste antipolitiche decise dai soviet globali più o meno apolidi transcapitalistici e calate a forza sui territori, antidemocratiche, contro paesani e cittadini, ancora una volta penso che l'ingovernabilità, in quanto ostacolo di questo progresso al peggio, è un efficace fattore di ecologia politica (**).
Ci sono molti modi di peggiorare questa già mediocre se non pessima costituzione antidemocratica e questa riforma ci riesce bene.
Già il pateracchio del senato di nominati, una pseudo abolizione non abolizione è così orribile che anche i favorevoli al monocameralismo dovrebbero votare no.
Il mio sguardo si volge alle piccole patrie confederate in un Europa leggera. Un'unione di cantoni quasi autarchici, nei quali il primo articolo sarebbe “L'Italia è una Repubblica confederale cantonale a democrazia diretta, basata sulla sostenibilità”. Un articolo che sarebbe una metacostituzione interna alla costituzione.
Solo il fatto che il Financial Times e i vari gruppi di pensiero (think tank) progressistoidi anglofoni, le castalie sinistroidi  sì global alla Clinton – Soros si siano espresse per il Sì sarebbero motivi sufficienti per votare no.
Il Sì non sarebbe solo una svolta decisa verso il nazionalcentralismo fasciocomunista: sarebbe peggio, una semplificazione per un'ulteriore eurocentralizzazione del potere, un ulteriore allungamento della filiera del potere. Semplificare significa meno controlli, mani più libere, meno contrappesi. La dittatura è una delle forme di gestione del potere, coi suoi contro e pure coi suoi pro, solo che non è bene che venga spacciata per democrazia “semplificata”.
Il fatto che Renzi sia l'artefice di questa riforma al peggio è proprio nella sua ottica di animale da potere, un campione eccezionale uscito dal grande filtro passamerda. Un operatore (di livello alto in Italia, medio globalmente) che viene indirizzato da queste castalie progressiste, moraliste, parassitarie globali.
Già, il Renzi dei comitatini.
Francamente semplificare la politica per agevolare questi personaggi è l'ultima cosa da fare.

(via emmeebasta)

40 commenti:

  1. Dunque apro il sito governativo e le prime due parole sono in inglesano "Le slide di sintesi...".
    Questi cialtroni che anelano all'internazionale, all'Europa e non conoscono neppure i rudimenti della propria lingua vogliono cambiare la già mediocre costituzione!?!?

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  3. me non piace la riforma in se sinceramente, e non mi piace come i si la propagandano. La costituzione è senza dubbio e' obsoleta e va moduficata, ma ci vogliono persone formate e con le palle che quanto meno sappiano scriverla, e per finire la costituzione è un problema nostro e degli altri che minacciano quasi obbligando un si.
    Io voto No, perché mi sa troppo di impiastri di convenienza e leccaculi più del solito. E poi l'idea che corrotti dichiarati faccio pure gli onorevoli mi da di stomaco.

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    1. Furono di cacca volevo scrivere:
      E non degli altri che minacciano...... Ecc ecc

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    2. Magnolia, in effetti una riforma delle normative dei caseifici affidata ad un comitato di topi è già un problema in sé.
      Il fatto che i topi siano con le palle o senza non cambia molto la sostanza, direi. No!?

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  4. SI in netta rimonta.... se si votava tra dieci giorni si vinceva al 60%....non succede, ma se succede.... :-)

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  5. ah uomo, Monti e l'economist sono per il NO, come la mettiamo?

    cazzo, ma ne avete scritte di parole inutili in questo post....

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    1. Sarà, ma io ho una laurea a pieni voti e guadagno più di te.

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    2. Le parole "inutil"i sono reazione ad un'azione nociva, tossica.
      Capisco che la parte avversa ciò che disadegua possa essere eufemisticamente definito inutile.

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    3. Uno dei maestri del pensiero di voi progressisti, Francesco, cioè Zygmunt Bauman, osserva che il reddito di una persona è proporzionale alla sua nocività.

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    4. imbecille, quando si scrive un post velocemente può succedere di scrivere riportando i propri pensieri per l'appunto velocemente. i verbi so coniugarli benissimo, non ho alcuna difficoltà di natura grammaticale. e resto un liberale di sinistra. invece mi domando sempre tu come campi, a prescindere dal tuo titolo di studio.

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    5. UUIC, potresti sempre andare a fare il contadino. la tua azienda probabilmente accoglierebbe con gioia le tue dimissioni

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    6. > ah uomo, Monti e l'economist sono per il NO

      In entrambi gli schieramenti ci sono le più disparate posizioni politiche che vengono proiettate su una delle due possibile risposte.
      Come scrivevo trovo fastidioso votare come alcuni noisti sinistri.
      Monti ebbe il gran pregio di ribadire il concetto che le finanze pubbliche devono essere in ordine. Infatti non durò molto. Ma fu anche uno che affermà l'importanza (sì, per i soliti amici) della nefandezza TAx Val di Susa. Non si capisce come si possano tenere i conti in ordine e poi spendere 24giga euro per 'na roba non solo inutile ma nefasta.
      Come vedi, Monti non ha le idee molto chiare.

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    7. Sui verbi, intesi come uno dei tanti elementi tramite i quali si costruisce o si distrugge la competenza linguistica... sapeste quanta e quale fatica spendo per convincere i ragazzini dell'importanza dell'arricchire i propri pensieri tramite una più attenta gestione delle parole! E sapeste quante volte, nel corso dei decenni, mi son sentito far presente da genitori (anche laureati) che dopotutto non è lecito valutare negativamente uno studente perché non si sa esprimere, in quanto basta che conosca i contenuti...

      Come diceva quel tale in Blade Runner? "Ho visto cose che voi umani..."

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    8. Lorenzo, ti suggerisco un'esperienza in merito.

      Prova a sintonizzarti su Italia 1 verso le 14:10 e getta l'occhio su una trasmissione chiamata GoggleBox, quindi soffermati sulle ragioni che possono spingere chi ha la gestione di un'emittente che costa un botto a usare il proprio dispendiosissimo tempo-etere per diffondere un'immondizia tossica del genere (assai peggio della comune pornografia, per intendersi) in quella fascia oraria. Sono cose del genere che fan sì che le tue illazioni possano essere considerate un po' meno illazioni e un po' più osservazioni della realtà.

      P.S. Prima che ti faccia un'idea sbagliata: per il mestiere che svolgo reputo importante sapere cosa passa davanti agli occhi dei miei studenti, per cui periodicamente mi informo su cosa trasmettono le varie reti nelle fasce orarie di maggiore ascolto. Se ne scoprono delle belle, credimi.

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  6. Il No come il sindaco di Suvereto.

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    1. Penso siamo più evidente di due, Sara. ;)

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    2. ancora le bizze del distorsore del furbofono ...
      più evidente di due...

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    3. http://www.adnkronos.com/fatti/politica/2016/11/30/referendum-offende-alex-zanardi-poi-cancella-post-bufera-sindaco-toscano_i0dZoyly1XJh9jFYxb1rGI.html

      ma questa roba dici Sara?

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    4. Grazie Francesco.
      Ero all'oscuro della polemica sulla battuta del sindaco di Suvereto su Alex Zanardi.

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    5. Si, bella gente!la nuova classe politica!

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    6. https://www.facebook.com/M5Snograzie/photos/a.516713758381330.1073741826.516682041717835/1310019552384076/?type=3&theater

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    1. Mi piacerebbe dire "I no che aiutano a decrescere". ;)

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    2. Il gioco di parole, in questo contesto (come sai da sempre propugno la decrescita) mi sembrava abbastanza chiaro.
      "I no che aiutano a crescere" diventa "I no che aiutano a descrescere".

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  8. articolo 117 comma 1.
    Come annullare la già scarsa sovranità degli elettori subordinando le loro scelte a quanto deciso da oligarchie autoreferenziali esterne.
    Già succede ora con la magistratura nostrana e quella europea. Si compie un passo in avanti verso il peggio e lo si formalizza. Più evidente di così...

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  9. Ancora una nota su questa fissazione della governabilità utile, ai governanti ma sempre più dannosa per i governati.
    Non è possibile ignorare (se non in malafede) che Belgio e Spagna (non Secondate e il Lichtenstein o Andorra) sono andati e vanno avanti per anni senza esecutivo e molto bene (ultimamente, caso della Spagna, nella visione economicistica dei progressisti/marxista, meglio dell'Italia). Nella hybris di questi mestieranti del potere c'è anche la presunzione di essere non solo importanti ma anche utili, necessari.

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    1. > rinnovo del contratto degli Statali
      Già, 85 euro in busta paga in più.
      Ma dove cazzo ha trovato i soldi, che siamo in deficit sempre più pesante e con un debito indicibile?
      Meraviglie della demagogia.

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  10. Solo un appunto e poi me ne ritorno a guardare e leggere, senza entrare in discussioni che, dal mio punto di vista, non hanno praticamente mai i presupposti per poter essere confronti minimamente costruttivi. Ma sull’articolo 117, su questo vostra supposta perdita di potere dello stato italiano mi spiegate la differenza tra il testo in vigore:
    "La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali."
    E quello della riforma:
    "La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea e dagli obblighi internazionali."?

    Forse che “l’ordinamento comunitario” ha oggi un nome proprio e si chiama "Unione Europea"?

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  11. Mi scuserai UUIC se non commento questo post, e comunque ho fatto un post dove scrivo e dico del mio comportamento su referendum e altro. Tuttavia, dopo aver letti alcuni commenti e gli insulti che volano...e tutto dire mettersi al livello di certa persona.

    Buona giornata

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    1. Ne avevamo parlato e, poi, hai espresso tua posizione.
      Io penso che gli insulti siano un segno di passione e la passione per la politica la considero una cosa positiva. Non siamo mica pacati islandesi o finlandesi! ;)
      Buongiorno caro Daoista. :)

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  12. Baffus
    Purtroppo l'azione di svuotamento e annullamento della sovranità popolare è in atto da molto tempo.
    Invece di modificare la costituzione ad esempio con l'articolo come lo avrei potuto modificare io

    "La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione. I vincoli derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea e dagli obblighi internazionali sono subordinati ai dettami costituzionali e alla sovranità popolare."

    (in corsivo la mia modifica)

    è stato ribadito, con un passaggio formale ulteriore, dando un nome, Unione Europea, a ciò che sovrordina il potere nazionale.
    Sostanzialmente, l'articolo 117 è già incostituzionale, antidemocratico.
    Come scrivevo, non c'è alcun motivo per peggiorare questa già mediocre costituzione.

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  13. Dopo (da che mi ricordo) trent'anni di cambiamenti invariabilmente orientati al peggioramento, secondo voi dovrei approvare un ulteriore cambiamento, per di più di questa entità? Vi piace scherzare?

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  15. Il pareggio di bilancio ( o l'attivo di bilancio ) in QUESTO momento non è ''ecologia politica'', ma sicura rovina per i Paesi UE che non si chiamano ''Danimarca'', ''Germania'', ''Lussemburgo'', ''Olanda'' – quindi, da parte nostra, è un SUICIDIO;
    per formare una cultura ecologica ( anche politica ) di massa occorrono generazioni.

    Sai, Uomo ?
    Quando scrivi così, sei squisitamente CASTRISTA.

    ;)

    ===

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    1. Marco
      Nessun sistema puo' vivere/funzionare in perenne deficit. Sistemi che vogliono vivvere e sopravvivere e che sono in deficit e con un debito nel loro bilancio non possono che porsi l'obiettivo di sanare il disequilibrio.
      Siamo ai fondamenti del buon senso, non voglio parlare di teoria dei sistemi, di ecologia, economia o altro.
      Nessun acquedotto da cui esce piu' acqua di quanta ne entri potra' funzionare a lungo.
      Nessun sistema biologico che consuma piu' risorse di quante ne possa consumare puo' sopravvivere a lungo. Se nella tua auto metti meno carburante di quanto ne consuma, arrivera' un momento in cui sarai a lato della strada con il veicolo fermo.

      Indebitarsi significa avvolgersi un cappio intorno al collo e consegnarne il capo libero nelle mani del creditore / strozzino.
      Non mi sembra molto intelligente.

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