martedì 21 marzo 2017

Un'ora e mezza

Ieri, a lezione, abbiamo lavorato un'ora e mezza su una composizione di movimenti (volcada - colgada - colgadita che, visti da fuori, ha una semplicità, una fluidità quasi... banali. Il video a corredo dà una qualche idea dell'accuratezza cinematica dei movimenti e di come utilizzare il  corpo come strumento di grazia e precisione, su una delle decine di possibili colgada.
Eppure, quella grazia (grazia sotto pressione, per dirla alla Hemingway) richiede coordinamento, armonia, precisione perfetti nel proprio corpo, in quello del partner e in sintonia. Sì, è proprio la semplicità complicata. Io ritorno sempre alla semplicità estrema, se volete, di un orologio meccanico preciso. Eppure, quel sistema di rotelline, rubini, molle, perni, che perfezione deve avere per arrivare alla semplicità (quasi) perfetta del semplice fluire del tempo.
Il fatto che dopo cinque anni e mezzo ci sia ancora molto da apprendere, studiare, nuovi orizzonti, mi affascina e mi entusiasma.


1 commento:

  1. di solito la conoscenza, l'apprendere hanno sempre un fascino particolare.

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.