Sono via da casa da venerdì mattina a causa di un impegno aziendale con annesso evento (pre)natalizio. Con Rosa Canina ospite di un lussuoso albergo sul Benaco. Siamo letteralmente scoppiati di caldo: io non sono abituato a quelle temperature, ho dovuto togliermi gli strali di lana per evitare l'autocombustione.
Emmenomale che siamo in periodo di crisi energetica.
Oggi sono stato ospite, in città, di Rosa Canina: provo un senso di sradicamento e di estraniamento: ho voglia di tornare a casa e sono in viaggio (in bus ora) verso di essa.
Ospite perché ieri sera avevo un appuntamento alla milonga del mio cuore. Ho ballato anche con una giovane tanghera moscovita, Maria, tecnica sublime!
Sono tornato a casa (di Rosa Canina) abbacchiato e zoppicante: le mie due anche sono peggiorate molto ed è diventato scomodo (a volte più o meno doloroso) camminare, salire le scale, stare seduto in bus cogli scrolloni della strada dissestata. Ballato poco, come se avessi avuto il freno a mano tirato.
Mi dispiace, credimi, per le tue anche. Quando il nostro corpo ci manda questi segnali, mi sembra una macchina che invecchia. Vestiti e azzimati magari ci sentiamo giovani, ma gli anni ci sono.
RispondiEliminaPensavo che fino a qualche generazione fa un problema così sarebbe stato (pensiamo a un uomo che facesse lavori fisici) la certezza della inedia prima e della morte poi.
EliminaL'invecchiamento è una malattia in sé, dicevano i latini.
Pensavo che fino a qualche generazione fa un problema così sarebbe stato (pensiamo a un uomo che facesse lavori fisici) la certezza della inedia prima e della morte poi.
EliminaL'invecchiamento è una malattia in sé, dicevano i latini.