giovedì 25 aprile 2024

Della disordinazione

Ascolto i racconti di mio figlio relativi a due sue recenti visite: poche parole per Berlino e lodi e narrazione stupita per Budapest. Percepisco, per la capitale sul Danubio, dalle sue parole e dal corpo che le racconta con enfasi, con anima, un senso di meraviglia per il senso di cura, bellezza, pulizia, ordine, senso generale di ben vivere, ordine, nitore, grazia, sicurezza.

È una nazione che non si piega ai diktat pro caos, degrado, violenza, invasione violenta che è di moda nel mondo progressista dal sessantotto in poi, mai con la intensità attuale.

Orban che dirige l'esecutivo dei magiari è dipinto, dagli accoglioni nostrani, come bruttocattivocaccadiavoloilmale, gli stessi che in questa provincia, oggi, hanno pensato di invitare alla loro festa il padre della brava personcina accompagnatasi nella capitale ungherese, con gli Hammerbände, gli antifà che girano a spaccare i krani di coloro che non sono sufficientemente puri antifà a colpi di martello.

Mille mila volte mi terrei i fasciomagiari e il loro senso civico al posto di queste masnade di fondamentalisti del peggio.

Questo spiega anche un senso di attrazione personale per quei paesi, Russia compresa (*), nei quali c'è ancora un senso e la necessaria disciplina relativa, per il bene, ordine, bellezza, pulizia, grazia, sanità, spirito, tutti termini che sono diventati tabù nelle nostre società della disordinazione al peggio.

38 commenti:

  1. Qui devo precisare, come già fatto, una mia possibile idealizzazione peraltro basata su racconti di varie persone che visitarono, negli ultimi tempi, la Russia, racconti dai quali, la prima cosa che percepii, era il senso di ordine, pulizia, sicurezza, decoro delle città russe.

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  2. Destra non deve significare automaticamente dittatura, però bisogna stare attenti perché la deriva è sempre alle porte. Per quanto mi riguarda, sì a senso civico, ordine, pulizia, ma no ai tiranni.

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    1. Destra che nella vulgata è tutto ciò che non si conforma all'intersezionalismo della Unica Ortodossia ammessa.
      UUiC

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    2. Filippo, direi che il "colore" è irrilevante: quella che delinei è una caratteristica del potere, sempre, ovunque. La "deriva" non è un accidente, è un obiettivo di chiunque impegni le enormi energie che serve investire per l'arrampicata sociale.

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    3. Mussolini era socialista, fu espulso dal Partito perché teorizzava che il proletariato dovesse partecipare entusiasticamente alla Grande Guerra, impadronirsi delle armi e fare proprio l'uso sistematico della violenza per poi attuare la famosa "rivoluzione".
      Questa idea poi fu portata nel "trincerismo" e da li nel Fascismo, cioè che l'Italia moderna dovesse essere fatta dai reduci di guerra.
      Una cosa che piaceva tanto alla Borghesia e meno agli altri perché replicava nella "società civile" la gerarchia militare, gerarchia in cui i figli della Borghesia erano necessariamente ufficiali e i figli del Proletariato necessariamente truppa.

      Comunque, la "destra" come la intende la "sinistra" è fondamentalmente una setta eretica, come il Cristianesimo rispetto all'Ebraismo. Mussolini è un falso messia, come Gesu rispetto ai rabbini del Tempio.

      La "destra" intesa come "conservatori" in Italia fondamentalmente non esiste, dato che partendo dal Risorgimento, nobili e borghesi si ispiravano alla Francia rivoluzionaria e si definivano "liberali", nel senso dei "liberal" come in "sinistra liberale".
      In sostanza in Italia da sempre esistono solo varie "sinistre" che si scomunicano l'un l'altra e si accusano di eresia.

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  3. A Budapest io non sono mai stata, ma chiunque intorno a me l'abbia visitata ne ha tessuto le stesse lodi di tuo figlio.

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    1. La cosa che mi ha stupito è che mio figlio non sia un fanatico di ordine, disciplina, etc. .
      Evidentemente il contrasto col degrado delle nostre città banlieuizzate ha effetti inaspettati.
      UUiC

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    2. Quelli come tuo figlio qui dalle mie parti fanno la fila per comprare la roba dai "nuovi italiani" che sono li all'incrocio dei vicoli della "movida".
      Oppure ordinano il mangiare che gli porta un "nuovo italiano" in bicicletta con la cassa legata dietro la schiena.
      Se si trasferissero a Budapest dovrebbero chiedere dove si compra la roba e come si ordina il mangiare che porta lo schiavetto.

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  4. Orban fa i suoi comodi e strizza l'occhio a Putin, si approfitta furbescamente della situazione

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    1. Orban fa il comodo degli ungheresi.
      Un tantinello diverso dalle nostre castalie progressiste che prendono ordini dai potentati stranieri, contro paesani e cittadini italiani.
      Il loro nitore è pure nella loro democrazia.
      UUiC

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    2. Orban si è manifestato come un coglionazzo.
      Mi viene in mente il Salvini che mi presenta il Generale Vannacci come candidato.
      Salvini, "capitano" di un partito che si chiama "Lega Salvini Premier".
      Uno che se non si fosse buttato in politica avrei trovato a servire al banco dei salumi al centro commerciale.

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  5. E le persone anziane accovacciate su una sediolina, per vendere un fiore, un peperone, un cavolo. E le persone con sguardi tristi e spenti, e il trionfo del consumismo più becero, come in tutti i paesi dell’est, quasi come se fossero stati governati non da dittature comuniste, ma da governi americani, dov’ erano ?

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    1. Signore o sig ora, forse non avete mai visto i cinesi che erano a brandire il libretto rosso.
      Quelli in Italia hanno una ingordigia di consumismo e accumulo che noi non possiamo immaginare.
      Essere poveri non significa nulla: poveri dignitosi e poveri cialtroni.
      Preferisco Quelli che vendono un cavolo le teppa nordafricana che vende scippi, stupri, droga.
      UUiC

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    2. Non esistono "poveri dignitosi".
      Sono una variante della figura di fantasia del "buon selvaggio" partorita dall'illuminismo coloniale.
      La prima cosa che perdi quando sei bisognoso e sofferente è la "dignità".

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  6. Circa dieci anni fa, mio marito andò a Berlino. Era tutto bello, pulito innovativo ma l'odio si poteva toccare con le mani. Gruppi di nazisti
    attacarono gli italiani seduti davanti ad una birreria con tanta violenza che lui dovette scappare.

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    1. Potrei ribattere con i krani spaccati dai sinistri di Lotta Continua / Hammerbånde.
      Sono meglio, secondo voi?
      UUiC

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    2. Assolutamente no. La violenza è sempre da criticare da qualunque parte viene esercitata. Ciao,serena giornata

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    3. Io non vivrei a Berlino perché i Tedeschi sono simpatici come la carie. E' gente che si prende sempre troppo sul serio anche quando non ne ha motivo. Niente di peggio di un pagliaccio convinto di essere un fenomeno ma con la paura che si veda la sua pagliaccitudine.

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    4. Però, nella logica di Uomo Bla Bla che si immagina sempre nei panni del conteduca, ovviamente si vivrebbe a Berlino tra i "vip", non certo nei quartieri medi o popolari. Quindi si, magari un tantino antipatici ma tutta bella gente e non capita mai di avere a che fare con l'immigrato curdo o la testa pelata neonazista. Quando dici "italiano" nel mondo immaginario di Uomo Bla Bla intendi Tronchetti Provera o Renzo Piano, non intendi Peppino Tirasassi che sistema la merce negli scaffali del supermercato.

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  7. Coso, tu sei l'esempio di una persona che col tempo si rivela una delusione. Nel caso tuo non sei scemo o pazzo come quelli che hai nel blogroll, sei solo mediocre. Mediocrità che si traduce nel fatto che pensi e scrivi i "pensierini" di un bambino. Non sei un bambino, sei un adulto. Dato che per quanto ti conosco presumo che tu non sia vissuto in una stalla, questa mediocrità deriva sopratutto dal fatto che ti confronti con gente minore-uguale a te e questo livello di "pensierini" ti basta.

    Veniamo al dunque.
    Mussolini, nel quadro dell'Italia rurale e stracciona dell'epoca e del suo personale essere un cialtrone opportunista, riuscì ad imporsi promettendo agli Italiani "legge&ordine". Tutti gli autocrati fanno grandi lavori architettonici ed urbanistici, viali prospettici, palazzi. Tutti gli autocrati assumono legioni di addetti alla pulizia e alla manutenzione.

    Se non che ci sono due problemi.
    Primo, devi saltare quando ti dicono di saltare.
    Il problema che ebbe Alessandro di Macedonia fu che volle farsi Re-Dio secondo l'uso asiatico ma il suo seguito ellenico si rifiutava di inginocchiarsi. Perché giustamente gli Elleni ritenevano che un uomo libero non piega il ginocchio davanti a nessun altro uomo. Come nel film "300" nella scena del dialogo tra Leonida e Serse che chiede la resa, promettendo il suo favore.

    Secondo, l'ordine e la pulizia dei viali prospettici delle capitali nelle autocrazie di solito anzi sempre maschera la miseria materiale e spirituale dell'interno. Nella capitale vive l'elite dei leccapiedi, vive l'aristocrazia che è legata alla clientela coll'autocrate. Nelle campagne vive la popolazione dei servi della gleba. Villaggi pittoreschi, se non ci devi vivere, se non ti pesa cacare in un secchio o in un buco in terra, se ti piace farti strappare i denti cariati con la pinza dal fabbro.

    I racconti dei tuoi amici turisti valgono quanto quelli di Dibba. Cioè zero. Anche perché, come ho detto, tu puoi avere solo amici scemi e pazzi o amici mediocri. Gente che ti consenta di rimanere nel tuo stato di mediocrità uniformemente accelerata e ti mette a tuo agio.

    Non so nemmeno perché ho scritto questo commento, è come sputare controvento.



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    1. Aggiungo.
      Un'altra cosa triste è che tu vuoi lo "uomo forte" e l'ordine e pulizia ma, come ti ho detto tante volte, stai tranquillo nella tua routine e nessuno ti viene a chiedere di compiere l'impresa per dimostrare il tuo valore. Cioè tu mandi gli altri e godi i benefici.

      Tu ti immagini sempre nella veste del conteduca che attraversa a cavallo le sue tenute, non ti immagini come il fante in trincea, l'oplita a Maratona, il franco in Terrasanta, non ti immagini nemmeno come il contadino curvo sulla terra o l'operaio coperto di unto e assordato dal macchinario.

      In altre parole, vuoi la botte piena e la moglie ubriaca perché nella tua testolina non c'è nemmeno il concetto che tutte le cose hanno un prezzo e qualcuno lo deve pagare. In subordine non ti viene in mente che debba pagarlo tu, il prezzo.

      Non è nemmeno colpa tua, ripeto, tu vivi in un mondo in cui quando dici/scrivi una cazzata ricevi approvazione invece che calci nel culo.

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    2. Sono arrivato, risponderò
      UUiC

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  8. bisognerà accontentarsi allora: è meglio che i violenti continuino ad imbrattare i muri, a non pagare il biglietto del bus, a scaricarsi su qualcuna molto simile ad essi piuttosto che ricominciare a sequestrare i figli di NOI caporioni.
    Non si può ottenere tutto dalla vita, d'altronde le nostre origini sono latine, modificate poi dall'arrivo del cristianesimo

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    1. Sì, nel nitore e ordine di Austriaci e Ungheresi c'è una questione culturale, in primis.
      Un fatto che vengano detestati anche per questo.
      UUiC

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    2. Esempio ennesimo di pensiero confuso. Le "origini" NON sono "latine". Già nella antichità l'Italia era popolata di genti differenti, tipo, che ne so, gli Elleni al Sud e i Celti e i Germani al Nord. L'Italia "moderna" non viene dalla "epoca classica" ma dal Medioevo, previe ulteriori migrazioni.

      L'idea della "romanità" è un trucco propagandistico che serviva a creare l'idea del Popolo e della Nazione come elemento unificante in un contesto altrimenti eterogeneo. Quindi parte dal Risorgimento e poi viene riutilizzata per la propaganda bellica nella Grande Guerra e infine da li passò al Fascismo, che era tutto in tripudio di neoclassicismo di maniera.

      L'idea dell'italiano mafia pizza e mandolino dipende da due elementi. A monte c'è il fatto che l'Italia a partire dal Cinquecento è stata una colonia delle potenze straniere, Franza e Spagna ed emanazioni successive. Particolarmente al Sud la politica coloniale è stata abbastanza simile a quella del Sud-America, quindi una aristocrazia latifondista inetta e non interessata ai commerci o allo sviluppo manifatturiero che tiranneggiava una popolazione di servi della gleba.
      La Mafia, non so perché non si insegna a scuola, viene dalle soldataglie delle "guerre italiane" che si trovavano disoccupate nei periodi di pace e quindi si stabilivano sulle terre di qualche aristocratico. Sono i famosi "bravi" del Manzoni.
      Il secondo elemento è che ci torna indietro dall'estero l'immagine degli Italiani emigrati ad ondate con una vera diaspora, nel corso del tempo metà della popolazione si è trasferita. Ovviamente i film americani tipo "Il Padrino" ma per capirci, in passato era un luogo comune la presenza in tutte le capitali europee di girovaghi italiani che facevano mendicare i bambini per le strade e questi bambini erano i figli venduti o noleggiati ai girovaghi dai contadini dell'Appennino.

      Un altro elemento ovvio è che il Fascismo si concluse con una invasione. Sopravvissero tre istituzioni, il Vaticano, con la rete di parrocchie che avevano costretto il Fascismo al Concordato per evitare guai, la Mafia che era servita per facilitare l'invasione e il Partito Comunista che avrebbe voluto la secessione del Nord industriale dal Sud rurale. La Repubblica che poteva essere creata sotto la supervisione dell'occupante doveva essere prima di tutto un "regime fantoccio" subordinato, doveva rimuovere il "nazionalismo" per quanto possibile e doveva inserirsi nel quadro della "normalizzazione" dell'Europa e del mondo nell'egemonia USA. D'altra parte il PCI esisteva per facilitare l'annessione dell'Italia alla Internazionale Proletaria e quindi all'URSS.
      Quindi l'Italia poteva essere una cosa grave ma non una cosa seria e gli Italiani di conseguenza.

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  9. Vorrei capire cosa c’entrano i cinesi con il libretto rosso sventolato ( anche perché in dittatura e pertanto non liberi di non sventolarlo) …..forse non mi sono espresso bene, non parlo della povertà, ma di coloro che dall’est,( vissuti anch’essi sotto dettatura) sono arrivati all ‘arembaggio , rubando, estorcendo, spacciando. Sappiamo tutti di bande di bulgari, rumeni, albanesi, russi, moldavi…..che delinquono, spacciano, si ubriacano, rubano, ill sintonia e o in antagonismo con i delinquenti nostrani, così come i nordafricani. Di una cosa però ho certezza, non é il colore della pelle, né ‘ il luogo dove si nasce, ma le opportunità che si hanno, unite , a volte, unite ad una personale propensione al bene o al male. Le generalizzazioni non servono, se non a creare cliché inutili se non dannose a tutti. Le dittature, di qualsiasi colore , non mi aggradano e comunque alla lunga non durano. Buona giornata

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    1. Una delle tante menzogne in cui viviamo è l'idea che il "povero" sia intrinsecamente "buono". In realtà il "povero" e il "ricco" sono uguali, della stessa natura, se non che il "povero" è un "ricco" che non ce l'ha fatta. Per diventare "ricchi" bisogna sopraffare gli altri, quindi il "povero" è uno che per varie ragioni non sa o non riesce ad imporsi.

      Quelli che non rubano e non ammazzano sono solo quelli a cui non importa. E' una condizione difficile da ottenere perché presuppone l'equilibrio tra la disponibilità di risorse e il desiderio di ulteriori risorse. Mi viene in mente l'esempio del Conte Athos nei "Tre Moschettieri", cioè un nobile decaduto che non ha il problema di provvedere alle necessità quotidiane e nello stesso tempo ha scelto di vivere in maniera modesta quindi quello che ha gli basta e gli avanza. Un Dartagnan invece è al livello inferiore e quindi si agita per acquisire uno status che gli dia i mezzi necessari, un Richelieu al livello superiore ruba e ammazza per primeggiare tra i suoi pari.

      Comunque possiamo dare per scontato che quando si verifica una migrazione quelli che arrivano non vengono per lavorare nei campi o in miniera ma per rubare ed ammazzare. Per bisogno o per cupidigia. Dalla notte dei tempi.

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  10. Questo post sembra scritto per me! Ho visitato l'Ungheria nel 2016. Budapest e diverse centinaia di chilometri in bicicletta, metro per metro, tra le campagne. La prima cosa che mi colpì fu la cura assoluta della cosa pubblica, che si trattasse di un marciapiede della capitale o di una cenetta stradale di scolo delle acque in un villaggio di 200 persone. Non un metro quadrato di terreno agricolo in disuso o usato come immondezzaio, non una scritta balorda sui muri. Persino prati inglesi rasati attorno alle cabine per l'alta tensione (quelle sul retro delle quali da noi trovi carta igienica ed escrementi).
    Visitai il museo sui crimini del comunismo vero capolavoro di design in cui affluivano un mare di scolaresche, a fini educativi.
    Attesi invano Orban fuori da quel gioielli che è il palazzi del Parlamento.
    Parlai con le persone, ANCHE in zone meno ricche del Paese, e mi sembrarono gente rustica, robusta e soddisfatta. La televisione ungherese la sera trasmetteva immagini di studenti che piantavano alberi o si davano da fare con cose concrete. Da noi la sera in TV danno quella buffonata interminabile del gioco degli scatoloni.
    L'Ungheria è civile e pulita alla pari con Svizzera e Francia. Dico pubblicamente e con orgoglio che condivido IN PIENO quanto realizzato da Orban, dipinto dai finti giornalisti nostrani come dittatore.
    Non vivo in Ungheria e ignoro lo stato di servizi essenziali come la sanità. A livello paesaggistico non è un Paese esaltante. Tuttavia più di una volta ho desiderato di trasferirmi.

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    1. Siamo stati a Budapest lo scorso anno,stesse impressioni di Lupolibero.

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    2. Con tutta la simpatia, al solito, l'idea di "gente rustica, robusta e soddisfatta" sembra tirata fuori dai cinegiornali dell'Istitvto Lvce e da certa iconografia sulle famiglie ariane.

      Uno dei tanti problemi della contemporaneità sono i famosi "viaggi" e altro non dico.

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    3. Credo ci sia una piccolissima differenza tra i viaggi in camper, moto, nave da crociera e i miei. Detto ciò, le nazioni non sono fatte con lo stampino. Ci sono sostanziali differenze tra l'entroterra ungherese e quello, faccio un esempio, bielorusso o anche rumeno. Io nel primo ho trovato pulizia e civiltà. Anche i piccoli villaggi erano curati, con parchi giochi realizzati con i fondi europei in cui potevi mangiare per terra. La gente era ben vestita, sorridente e ristrutturavano case con prodotti Mapei forti di un PIL a due cifre. Il turista, con tutto il rispetto, vede in genere solo il centro di Budapest. Io, con fatica, ho visitato anche il resto.

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    4. Non so dire dell'Ungheria.
      Quello che si però è che bisogna parafrasare l'aforisma che recita "sfortunato il popolo che ha bisogno di eroi", nel senso che è l'esatto contrario, abbiamo bisogno di eroi ma la gente è diseducata in modo da ammirare i pagliacci (vedi ogni singolo dittatorello della Storia, uno maestro di scuola scapestrato, l'altro caporale e pittore di acquerelli, inventatisi entrambi nuovi "Cesare") mentre persegue la mediocrità per se stessa (vedi Uomo Bla Bla che vuole la virtù spartana DEGLI ALTRI dato che ne lui ne suo figlio, conteduchi, si mischiano o si mischierebbero con i pezzenti).

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    5. Tornando al "viaggio", originariamente la gente non viaggiava perché appena ti allontanavi dalla tua città perdevi lo stato di "persona" e assumevi quello di "animale" e chiunque ti poteva ammazzare o quanto meno rapinare. Ecco perché scacciare una persona dalla città era una condanna appena sotto la morte. Facevano eccezione due casi. Il "pellegrino", che però andava lungo certi percorsi e si faceva identificare esponendo determinati simboli, rischiando comunque di essere rapinato e lo studioso, che poteva essere l'equivalente di un moderno antropologo o cartografo, questi però presumo si facessero precedere da messi che prendevano accordi con le autorità dei luoghi visitati.
      Il "viaggio" è una invenzione ottocentesca e inizialmente era un periodo durante il quale i rampolli dell'aristocrazia e dell'alta borghesia andavano in giro (da cui "turismo") a visitare bordelli, osterie e altri luoghi di perdizione, quando poi si riprendevano dalla sbronza ammiravano paesaggi bucolici con rovine e le famose miti pastorelle.

      Escludo che il figlio di Uomo Bla Bla sia andato in pellegrinaggio. Escludo che sia andato in giro a misurare l'ombra proiettata da torri e monumenti per calcolare raggio e circonferenza della Terra.

      Rimangono i bordelli, le osterie e le fumerie d'oppio.

      Poi torna, il rampollo del conteduca, a raccontare delle bellezz a dei luoghi. Tanto lindi e, come dicevi tu, la gente sara e soddisfatta , gli uomini con la mascella volitiva e le maniche rimboccate, le donne buone fattrici coi bimbi attaccati alle gonne. Come dimostra la cronaca, che sia un altro "Reich" o il "Mondo Russo", va bene uguale.

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    6. > Dico pubblicamente e con orgoglio che condivido IN PIENO quanto realizzato da Orban, dipinto dai finti giornalisti nostrani come dittatore.

      E che ne pensi della stretta sull'aborto messa in pratica dal suo esecutivo?

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    7. Sarebbe il caso di smetterla di prendere delle posizioni di principio che non implicano nessun prezzo da pagare per la persona che le assume.

      "Condividere in pieno quanto realizzato" da Tizio in un contesto dove chi condivide non deve vivere e quindi non ha ne gli onori ne gli oneri conseguenti, lascia il tempo che trova.

      Agli Italiani piaceva tanto Capoccione come in questo post faceva costruire i viali e i palazzi in stile imperiale, si faceva riprendere mentre mieteva il grano a torso nudo o pilotava aerei in tenuta da aviatore, agli Italiani piacevano le parate dove le giovani donne danzavano e i giovani uomini saltavano nei cerchi infuocati o sopra i carri armati (minuscoli) e le gite del dopolavoro al mare. Dopo una ventina d'anni gli stessi Italiani si ammazzavano l'un l'altro come cani idrofobi e mendicavano i rifiuti dall'invasore.

      Lo stesso vale per la "stretta sull'aborto", perché eventualmente il problema riguarda gli Ungheresi, particolarmente le donne, non riguarda Mario che è un uomo e vive in Molise.

      L'equivalente di Orban in Italia sarebbe Salvini, infatti uno dei suoi manifesti elettorali recita "PIU ITALIA" e sotto in piccolo "meno europa". Come detto sopra, va benissimo la dichiarazione salviniana SE E SOLO SE chi "condivide" è disposto a pagare il prezzo conseguente. Quello che non funziona è pensare che si possa avere "ITALIA" con i vantaggi di "europa" o il contrario, che si possa avere "europa" con i vantaggi di ITALIA. La botte piena e la moglie ubriaca.

      Facciamo un esempio. Mettiamo che si sciolga la NATO e l'Italia si emancipi dalla egemonia USA. Gli Italiani vogliono la "pace". Vediamo come si potrà ottenere questa "pace" e a quali costi. Vediamo come si colloca l'Italia nel "mondo multipolare" in cui ognuno va per conto suo. L'ultima volta è finita che l'Italia è stata invasa e spartita tra tutte le potenze europee e gli Italiani hanno vissuto per secoli con la vocazione a mettersi a pecora.

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  11. Ciao a Genova 4 giorni di tango. I ballerini si sono esibiti nello storico palazzo della Borsa. Ciao

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  12. Spero di riuscire a rispondere, prima o poi, molti commenti sono interessanti. Grazie.

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