Ieri sera, la mia amata, tanto amata, Rosa Canina, col suo fare garbato, mi ha buttato lì un "Ho un video con Ricolfi che... interessante, ti piacerà". Così, dopo cena, ci siamo seduti accanto alla cucina economica.
Ricolfi, politologo e sociologo, ha il pregio del misurare. Il misurare è un atto di osservazione della realtà, quindi spirituale. Una carrellata precisa, con garbo, della scemenze - sue parole, quella sul patriarcato è una delle scemenze ripetute a pappagallo dai vari cretini, non può esistere un patriarcato senza il patriarca, senza il padre, con tutti i disastri che questa assenza sta facendo da decenni, torniamo sempre lì, al pessimo sessantotto. I pappagalli, passati dal libretto rosso alle scemenze, appunto, arcobalenghe o intersezionalistiche - che caratterizzano la liquidità ovvero il progressismo inklusivo del peggio, evacuato dalla peristalsi dell'anglosfera sul resto dell'impero. Mille osservazioni scritte qui , quasi quotidianamente (un tempo, ora sono meno presente sul diario) e che sono argomento delle nostre conversazioni, Rosa Canina ed io, da disadattati sociali.
Ricolfi e Rielli passano in rassegna linguaggio, regressioni cognitive e psicologiche nelle generazioni degli inquinati mentali h24 (intendo dal furbofono che Nessuno indica, più precisamente, come scemofono), demolizione delle conquiste delle donne imposta dalla roba gender qglbtqwerty, fissazione sinistra sulla cultura, una psicofissazione demenziale visto che qui dentro ho sempre osservato che la cultura è un sottile strato di vernice sulla massa della etologia - natura, sul peggioramento delle università, nelle quali la ricerca, il dubbio, il metodo scientifico è sostituito dalle appartenenza a questa o quella minoranza, sul sovraccaricamento degli infanti su questioni "gender", una pernicioso baloccarsi da parte di problematici diversamente sessuali fatto sui piccoli (molto interessante la metafora dei valori, parametri di default) e molto altro.
Ricolfi, di formazione marxistica, pone enfasi sull'equità rimpiazzata dalla inclusione, ma, verso la fine, casca in alcuni schemi lisi (devo dire sempre con un minimo di onestà intellettuale che manca quasi sempre ai manipolatori semicolti, merce alquanto abbondante da quelle parti).
Qualche barcollio in novanta minuti di osservazioni precise.
A me sembra che il patriarcato sia stata la cultura e l'ideologia dominante di un certo periodo storico così come il matriarcato, fino ad annullare completamente le figure genitoriali, passando dall' imposizione alla conseguenza di auto-annullamento di entrambe le figure genitoriali da cui la nascita di quelli che dovevano essere
RispondiEliminai principi educativi dei figli.La conseguenza vige come normalità di genitori separati che alimentano non più i figli sotto l'aspetto civile e morale ma.. alimentano la macchina dell ingranaggio capitalista.
Se ad esempio guardiamo a certi movimenti femministi progressisti che nascondono la loro natura biologica e che nel loro paradosso inneggiano l'odio verso il maschio da un lato ,dall'altro per bilanciare la situazione estremista troviamo movimenti maschilisti che fanno altrettanto .Da queste forme di - evoluzione - che cos'altro aspettarsi?
La vedo male perché invece di fidarsi e confidare nella collaborazione a due ,uomo e donna, c'è lo sfidarsi competitivo ed egoistico vale in tutto ehhh..non illudiamoci.
La cosa più stupida, on assoluto, è credere che l'altro sesso posa essere inferiore, causa del male, prevaricare, etc. .
EliminaNon è affatto un caso che Non una cretina di meno e gli islamici condividano gli stessi paradigmi.
La collaborazione richiede impegno, onestà intellettuale e capacità di osservazione e quindi autocritica: merci rare nelle piccole menti scadenti.
Ecco la polarizzazione più estrema e autolesionistica.
La maggior parte delle persone che vivono di merda è responsabile di quanto succede loro.
La cosa incredibile ruota tutta attorno alla individuale concezione del "potere" ,sinonimo ormai di una forma evidente di possesso allargato ,che dà l'illusione verso il raggiungimento di una libertà che poi si ritorce contro in un modo o nell'altro e ti presenterà il conto .
EliminaServirebbe maggiore autocritica e per metterla in pratica bisogna averne consapevolezza,ne abbiamo?
Il possesso è semplicemente incompatibile non dico con lo amore, anche col semplice volersi bene.
EliminaEppure molte persone vogliono tenere il.paryner con una catena al collo, come se fosse l'opinione nella tasca, quando si va in montagna, un copertone montato su un cerchione della propria auto.
Lo zio Osho aveva un criterio di misura tanto semplice quanto efficace: se non c'è libertà non c'è amore.
a mio modesto avviso posso dire che il patriarcato è sempre esistito solo tra i mortidifame.
RispondiEliminaPurtroppo oggi molti mortidifame si comprano il suv a rate e pensano di far parte dei caporioni e vanno persino a menare i professori della scuola statale perchè bocciano i loro figli, ma tra un centinaio di anni i mortidifame potranno riacquisire i carci in culo distribuiti dai loro autorevoli padri e frequentare con merito le scuole statali che torneranno ad esser migliori di qualsiasi college privato
Beh, il patriarcato era una delle caratteristiche culturali e attraversava le classi sociali. Il padre patriarca esisteva anche tra gli aristocratici, direi.
EliminaLa scuola è stata in gran parte distrutta, banalizzata, resa produttrice di stipendi da una parte (Ricolfi, da sinistro, non lo dice) e un diplomificio, unacertificatorice di poco competenti, dall'altra (Ricolfi lo spiega molto chiaramente e con ricchezza di dati e studi, altrove).
il patriarcato tra i caporioni era praticato solo per tenere a distanza i mortidifame, infatti obbligavano le figlie (ma puro i figli) a sposarsi esclusivamente con appartenenti alla loro casta
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