Lunedì mattina, appena uscito, sul primo breve tratto di strada prima del sentiero, udii l'allegro, veloce martellio di un picchio. Quel quarto d'ora a piedi mi dà spesso tutta la bellezza della natura e del suo manifestarsi.
Così diverso rispetto alla bellezza del tango in cui mi tuffai tutta la giornata di domenica, in uno sperduto posto della val Padana orientale.
Problema grave dell'aria viziata (eufemismo) a parte (rende MOLTO faticoso il tutto), risolto diminuendo molto il numero di tanda. Senza aria, si spegne tutto... Comunque incappai in alcune tanghere assai valide. Alcune di quelle tande, quelle che ti illudono che tu sua riuscito a fermare il tempo e ad annullare la morte, danno alla testa.
L'avevo adocchiata da un po'... poi il solito gioco-sfida della mirata.
Così, con quella splendida mora è iniziato il poetare con ritmo, pause, ganci, sortida(s), angoli, silenzi, assi, fuoriassi...
Sguardi.
Perché in quegli amori tre minuti, tutto succede, come in quella malattia di alcune stagioni che è l'innamoramento matto, folle, colla febbre. Anche la migliore tecnica soccombe rispetto ad occhi che si abbracciano, danzano nella danza.
Omonima di Rosa Canina, stessa città di provenienza.
Incredibile!
Ce lo siamo detti, del nostro abbraccio imperiale, ella una "Reina del tango", io a servirla.
Ecco, come diceva una tanghera, col tango non si rimane incinte.
Due tande, di seguito, poi non più, quei miracoli non si ripetono subito.
Il tango, come le signore bocche di rose, salva le famiglie.
Di tanto in tanto, ella mi appare, come un picchiettio in testa, si fa vedere con quella fine ed elegante veste attillata di ciniglia blu, le spalle scoperte, gli occhi carboni, il viso radioso, elegante la vita fine, i fianchi larghi sotto.
Nella notte, verso casa, nel buio e nel traffico, con un certo picchiettio, ogni tanto.
Come lunedì mattina, a piedi, mentre passavo sotto la quercia grande.
Sono così felice, stasera, di essere nelle braccia, a cucinare con Rosa Canina.
Il mio ego è appagato.
"col tango non si rimane incinte" è una battuta fantastica, molto più profonda di quel che sembri, perchè definisce la perfetta intesa, la comunione totale che si può verificare magicamente per il breve istante di un ballo. E se al tango sostituisco altri scenari, ecco che mi tornano in mente altre vicende che ho vissuto con il medesimo spirito.
RispondiEliminamassimolegnani
Sguardi, braccia che si uniscono, corpi che si intrecciano. Poi ciascuno a casa sua. Ma in quei minuti può davvero succedere di tutto. E certe fantasie, certi sogni uniti dal tango, possono forse davvero tenere unite le famiglie.
RispondiEliminaèh èh, ne ho visti di coetanei che giunti alla pinzione si precipitarono nel ballo con soddisfazione reciproca all'interno della coppia.
RispondiEliminaPerò, secondo NOI, del partito degli under 70.000 la soluzione migliore per i giovani resta sempre il poliamore
Hai descritto questa donna in modo particolareggiato e tutto il post è carico di romanticismo.
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