Non c'è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali.
Lorenzo Carlo Domenico Milani Comparetti
Prendiamo 'sto capostipite del pensiero della sinistra (cattolica) utilizzato quando lo ugualismo non funziona per imporre la propria visione politica.
Non si dovrebbe applicare le stesse leggi per persone così diverse, "non si possono far parti uguali tra disuguali".
La statistica è impietosa e il numero di gravi crimini commessi da gruppi, etnie specifici ha evidenza che solo i cocciuti ideologici vogliono negare.
In Italia esiste questa sinergia al peggio tra il perdonismo cattolico (un'ave e un pater e domani puoi continuare a fare ciò che mi stai confessando, senza alcuna conseguenza pratica) e il grimaldello usato dai sinistranti per la devastazione della società civile (skifosa, piccolo borghese, fascioleghista, patriarcale bla bla bla bla bla) necessaria per i loro nuovi mondi, che è l'applicazione di norme oggettivamente lievi, inefficaci, addirittura apologetiche, di fatto, norme criminogene, norme che permettono ai sinistrati di soddisfare il loro storico sadismo verso la società degli ingegnosi, operosi, capaci parassitati.
Non puoi applicare ai rom/sinti leggi sulle quali essi basano la propria attività criminale col conforto della certezza dell'impunità, leggi fatte per i mansueti, bonaccioni autoctoni.
La legge deve essere efficace e contenere il crimine, educativa tramite le pene (ancora, a sinistra, il pensiero dei terroristi comunistici "Colpirne uno per educarne cento").
Per essere umanamente comprensiva delle umane debolezze, deve essere progressiva, permettendo di discriminare tra sbaglio e ripetizione malevola.
La pena, il lato repressivo e curativo, ecologico, deve essere certa, più celere possibile, se non immediata.
Aggiungiamo la sinergia al peggio tra stupidità di leggi farlocche, inapplicabili, buonistiche, lievistiche e i farraginosi elefantiaci procedimenti "in punta di diritto" coi quali l'autoreferenziale sinistrante magistratura impone i propri piani politici, sovraordinandosi ai due altri poteri di uno stato liberale, giocando su cavilli, tecnicismi, cambi tattici di ordinamento in modo da attuare, parrucconamente, la in-giustizia (in occasione dei funzionamenti delle fornaci urbane nei recenti picchi di calore africano, a proposito della mancanza di alberi in città, un commentatore del FQ osservava, argutamente, che sono proprio il responsabili del verde pubblico in città i più efficaci attuatori della loro rimozione o che impongono "urbanistica" senza un filo di erba, esattamente lo stesso ritornello dei magistrati compagneschi attuatori di ingiustizia e di legalità illecite).
La progressione non esiste nel caso delle borseggiatrici rom che esprimono molto chiaramente, perfino in interviste, i loro intenti criminali, certe della impunità, alla decima gravidanza scampagalera (l'erba cattiva si riproduce più di quella buona e la scaccia).
L'equità non esiste nel caso di minori usati volontariamente a scopi criminali per la loro impunibilità. Il discrimine razzistico rispetto alle famiglie dei "gagi" autoctoni è palese: interventi pesanti da parte dei servizi sociali fioccano subito per gli inferiori "stanziali", non vengono adottati se non, forse, a posteriori, nel caso di lunghe sequenze di reati progressivamente più gravi per i minori "nomadi" e i loro genitori, se non nel caso che la gravità sia tale da riuscire a far rumore mediatico nel fracasso di base. Paradigmatico il magistrato che ha rispedito i quattro ladei e assassini a... coloro, la famiglia, che li ha cresciuti così.
La caratterizzazione degli stupidi è di applicare ripetutamente lo stesso metodo fallimentare sperando che esso porti a risultati senza alcuna modifica del contesto, nell'esibire orgoglionamente leggi criminogene, sfasciasocietà come leggi di progresso.
Da questo punto dovremmo pensare ad una società stupida, di cretini.
Purtroppo il problema è più grave: il cretinismo ideologico si accompagna col masochismo cattolico e col sadismo dei sinistranti. A livelli più alti a piani di ingegneria sociale demolitrice.
Per questo le due correnti politiche nascondono, catttosinistri, sinistranti , negano precipitosamente le osservazioni di don Milani quando si pensi di differenziare le norme per i disuguali, in modo da renderle efficaci anche per essi.
In questo caso i sinistranti ritornano immediatamente al demenziale ugualismo.
La sinistra ribaltata ovvero la pseudo destra, sguazza negli stessi motivi antipolitici, antisociologici ricorrenti, solo su piani diversi: il garantismo parte dall'alto, si applica alle castalie di intrallazzanti e di conseguenza si propaga verso il basso. La Russa si esalta per la unanimità nell'approvazione della legge sui "femminicidi". Questo governo democristiano non ha fatto un minimo tentativo uno di abolire la nefanda legge Sandra Zampa, parlamentare PD, sugli invasori non accompagnati, che assicura ai "minori" (?) nordafricani un meraviglioso e rilassante, piacevole ambiente di lavoro, basato su certezza di impunità e non-rimpatrio. Non si trattano i disuguali come tali, li si ugualizza ai minori italiani.
Il degrado attira e genera degrado: al peggior sinistrismo si aggiunge la etichettatura mendace di "destra". Definirsi destra ed essere sinistra è proprio una cosa di sinistra.
Lorenzo Carlo Domenico Milani Comparetti
Prendiamo 'sto capostipite del pensiero della sinistra (cattolica) utilizzato quando lo ugualismo non funziona per imporre la propria visione politica.
Non si dovrebbe applicare le stesse leggi per persone così diverse, "non si possono far parti uguali tra disuguali".
La statistica è impietosa e il numero di gravi crimini commessi da gruppi, etnie specifici ha evidenza che solo i cocciuti ideologici vogliono negare.
In Italia esiste questa sinergia al peggio tra il perdonismo cattolico (un'ave e un pater e domani puoi continuare a fare ciò che mi stai confessando, senza alcuna conseguenza pratica) e il grimaldello usato dai sinistranti per la devastazione della società civile (skifosa, piccolo borghese, fascioleghista, patriarcale bla bla bla bla bla) necessaria per i loro nuovi mondi, che è l'applicazione di norme oggettivamente lievi, inefficaci, addirittura apologetiche, di fatto, norme criminogene, norme che permettono ai sinistrati di soddisfare il loro storico sadismo verso la società degli ingegnosi, operosi, capaci parassitati.
Non puoi applicare ai rom/sinti leggi sulle quali essi basano la propria attività criminale col conforto della certezza dell'impunità, leggi fatte per i mansueti, bonaccioni autoctoni.
La legge deve essere efficace e contenere il crimine, educativa tramite le pene (ancora, a sinistra, il pensiero dei terroristi comunistici "Colpirne uno per educarne cento").
Per essere umanamente comprensiva delle umane debolezze, deve essere progressiva, permettendo di discriminare tra sbaglio e ripetizione malevola.
La pena, il lato repressivo e curativo, ecologico, deve essere certa, più celere possibile, se non immediata.
Aggiungiamo la sinergia al peggio tra stupidità di leggi farlocche, inapplicabili, buonistiche, lievistiche e i farraginosi elefantiaci procedimenti "in punta di diritto" coi quali l'autoreferenziale sinistrante magistratura impone i propri piani politici, sovraordinandosi ai due altri poteri di uno stato liberale, giocando su cavilli, tecnicismi, cambi tattici di ordinamento in modo da attuare, parrucconamente, la in-giustizia (in occasione dei funzionamenti delle fornaci urbane nei recenti picchi di calore africano, a proposito della mancanza di alberi in città, un commentatore del FQ osservava, argutamente, che sono proprio il responsabili del verde pubblico in città i più efficaci attuatori della loro rimozione o che impongono "urbanistica" senza un filo di erba, esattamente lo stesso ritornello dei magistrati compagneschi attuatori di ingiustizia e di legalità illecite).
La progressione non esiste nel caso delle borseggiatrici rom che esprimono molto chiaramente, perfino in interviste, i loro intenti criminali, certe della impunità, alla decima gravidanza scampagalera (l'erba cattiva si riproduce più di quella buona e la scaccia).
L'equità non esiste nel caso di minori usati volontariamente a scopi criminali per la loro impunibilità. Il discrimine razzistico rispetto alle famiglie dei "gagi" autoctoni è palese: interventi pesanti da parte dei servizi sociali fioccano subito per gli inferiori "stanziali", non vengono adottati se non, forse, a posteriori, nel caso di lunghe sequenze di reati progressivamente più gravi per i minori "nomadi" e i loro genitori, se non nel caso che la gravità sia tale da riuscire a far rumore mediatico nel fracasso di base. Paradigmatico il magistrato che ha rispedito i quattro ladei e assassini a... coloro, la famiglia, che li ha cresciuti così.
La caratterizzazione degli stupidi è di applicare ripetutamente lo stesso metodo fallimentare sperando che esso porti a risultati senza alcuna modifica del contesto, nell'esibire orgoglionamente leggi criminogene, sfasciasocietà come leggi di progresso.
Da questo punto dovremmo pensare ad una società stupida, di cretini.
Purtroppo il problema è più grave: il cretinismo ideologico si accompagna col masochismo cattolico e col sadismo dei sinistranti. A livelli più alti a piani di ingegneria sociale demolitrice.
Per questo le due correnti politiche nascondono, catttosinistri, sinistranti , negano precipitosamente le osservazioni di don Milani quando si pensi di differenziare le norme per i disuguali, in modo da renderle efficaci anche per essi.
In questo caso i sinistranti ritornano immediatamente al demenziale ugualismo.
La sinistra ribaltata ovvero la pseudo destra, sguazza negli stessi motivi antipolitici, antisociologici ricorrenti, solo su piani diversi: il garantismo parte dall'alto, si applica alle castalie di intrallazzanti e di conseguenza si propaga verso il basso. La Russa si esalta per la unanimità nell'approvazione della legge sui "femminicidi". Questo governo democristiano non ha fatto un minimo tentativo uno di abolire la nefanda legge Sandra Zampa, parlamentare PD, sugli invasori non accompagnati, che assicura ai "minori" (?) nordafricani un meraviglioso e rilassante, piacevole ambiente di lavoro, basato su certezza di impunità e non-rimpatrio. Non si trattano i disuguali come tali, li si ugualizza ai minori italiani.
Il degrado attira e genera degrado: al peggior sinistrismo si aggiunge la etichettatura mendace di "destra". Definirsi destra ed essere sinistra è proprio una cosa di sinistra.
UnUomo.InCammino
http://unuomoincammino.blogspot.com/
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er bobbolo di mortidefame se nutre de chiachiere, altrimenti appoggerebbe il suo partito, quello degli under 70.000 l'unico che prevede campi lavoro ove si ricavano soldi recuperando monnezza così anche i nullatenenti agli occhi del fisco, come il dentista che non paga l'affitto dei suoi pied a terre si guarderebbe bbene di continuare con le sue truffe che danno tanta audiece a trasmissioni di Mario Giordano o le jene.
RispondiEliminaComunque il Mario almeno qualcosa fa per i mortidefame, a me qualche risata la strappa specie ora che sta cercando di recuperare la casa dei cugini de campagna che hanno modificato la canzone
Anima miaaa
li mortacci tuaaa
.......