sabato 22 gennaio 2011

A rivivere questo mistero

Con te e senza di te.
Forse non ci sono parole migliore di quelle dello zio Osho sul paradosso dell'Amore, delle sue frecce che punzecchiano e, un po' piu' in la', entrano fino a intingere la loro cuspide del rosso d'anma e del cuore.
_rio, un Amico grande, amico del cuore, che mi aiuto' cosi' tanto, ci ospito' a Milano quando andammo all'Arena Club, quella notte che dormimmo abbracciati teneramente, il mio maestro del maschile, si e' separato.
Ci siamo parlati, con la testa e il cuore e le orecchie mie ben aperte, a sentire il suo dolore, la sua fragilita', cio' che vissi, cio' per cui fui cosi' vulnerabile, inerme e cosi' aperto alla vita, seme putrefacente da cui germogliai.
La notte e' buia e tempestosa. Fa freddo,amico mio,  ora e il cuore e' solo, con i suoi ricordi, sei nudo rispetto a questa vita.
Ho sentito il travaglio in parole. Ho sentito la ferita del tornare bimbi rifiutiati, ti ho sentito, amico mio.
Hai buon credito, in quegli anni fosti caro e brezza calda di primavera, con l'odore della vita e del rinascimento.
Così ora ti aspetto. Posso comprendere e condividere cio' che ho appreso. E ho cosi' bisogno anche io di capire, del tuo aiuto. A-Woman mi ha sfanculato, anche io sono qui, da solo. Vieni, che avrai ascolto, Ma ti tocchera' aiutarmi a capire.

Caro Amico mio, mi aiuti a vivere, a rivivere questo mistero della vita. A sentirla giu'  nel cuore, nell'anima.


Egon Schiele, autoritratto come San Sebastiano, galleria Arnot

martedì 18 gennaio 2011

Uomini: grande e piccolo - 1

Domenica sera ho avuto una discussione pesante e irata con la madre di UnBambino. Sono passati oltre due lustri e ancora nella capa di quella non entra che deve diventare normalità che UnBambino passi 2 (due, diconsi due) notti il fine settimana quando con me,come fanno la stragrande maggioranza di figli separati.
UnBambino soffre di mammite, a dirlo colle sue parole. Ha messo un broncio lungo così quando gli ho detto che la sera saremmo rimasti insieme. Si è messo sotto il letto, non voleva neppure mangiare.
Ad un certo punto chiama la grande_chioccia. Parla con me ed inizia il suo lavorio.
E' il bambino che deve decidere e tutta una serie di stupiderie malevole trite e ritrite che sento da anni.
Quando sento che "è perverso che tu tenga lì UnBambino, che non gli fai scegliere" ho tirato fuori le palle.
Il numero di decibel e i coltelli nelle parole sono diventati assai elevati e ho enunciato con chiarezza e durezza estremi ciò che penso di queste idiozie mammajole che non possono che rovinare. Un preadolescente che deve scegliere, ma che razza di strategia insensata è questa? Una mia ex separata, _usi, non voleva neppure sentire dal figlio, _rdo, che non c'aveva voglia di stare con papà.
Le donne scambiano spesso la disponibilità e la pazienza con debolezza e, non di rado, è necessario agire al limite della brutalità.
La grande_chioccia_spennata ha messo giù.

Ho spiegato tutto a mio figlio: la vita è difficile ed è necessario combattere per le cose importanti. Sarebbe 1000 volte più facile per me assecondare le bizze di sua madre e pure le voglie tue, ciccio, ma ciò comporterebbe disastri, per te, per me, per la mamma. Le cose degne, non di rado, richiedono di lottare, anche con durezza e dolore, come ha fatto Massimo Decimo Meridio, ricordi? Sì papà.
Non potrei mai, per tutto l'amore che ho di papà, cedere su questa cosa. Non avverrà mai. Mai.

Nel frattempo ho assistito ad una trasformazione pazzesca di UnBambino. Si è rasserenato, ha deciso di mangiare, poi ha voluto vedere Rocky 1 insieme con le gambe appoggiate sulle mie.
Armonia del tutto inattesa scaturità da una lotta direi proprio... maschia.
Più tardi ha richiamato il nuovo marito della madre per buonanottarlo, con lui c'è una buona intesa, uomo a uomo.
E quindi sua madre.
Da sempre penso che abbia proprio bisogno di un sostegno psicologico per lavorare sulle sue debolezze-dipendenze materne. Ha detto a UnBambino che dopo la telefonata ha... pianto, tanto per ribadirgli quanto UnBambino le manchi, la stronza. Le avevo urlato prima che non deve metterci nelle condizioni di spaccare nostro figlio dovendo scegliere se accontentare il papà e addolorare la madre e viceversa.
Non è servito un tubo. Decibel e affilatura delle parole acuminate non hanno passato il suo cerume. Sarà un'idiota questa...
UnBambino è rimasto sereno.
E' stata una gran bella serata. Anche per la mia autostima.


lunedì 17 gennaio 2011

Il gladiatore

In quattro (A-Woman, AWKid, UnBambino e l'orso), abbiamo visto Il Gladiatore, sabato sera
AWKid: bel film, tosto.
UnBambino: un po' forte (poi mi ha fatto alcune domande ieri, una sulle puttane, dopo ho capito la relazione col film, "Mi hanno raccontato che tuo figlio urlava come una femminuccia mentre veniva inchiodato alla croce e tua moglie urlava come una puttana, mentre gli uomini abusavano di lei ancora, e ancora, e ancora").
A-Woman: bel film
UnOrso: rivoltato come un calzino (lo hanno guardato in tre, alla fine, singhiozzare).

Stesso film, le più disparate reazioni.
E' un'opera di grande spiritualità.


Pianta un albero

Con UnBambino, sabato pomeriggio, abbiamo piantato l'albero di Natale di A-Woman.
Abbiamo lavorato con il badile la terra, la motta.
Un buono scasso, poi il fondo con alcuni grossi secchi di terriccio scurissimo ottenuto dal compostaggio in mucchia dei nostri rifiuti organici (depositati da vari anni vicino alla quercia di sopra).
La Natura non rende dal punto di vista finanziario ma gratifica oltre ogni cosa.
Sperando che attecchisca. Le radici principali erano state segate per questioni di compatibilità con le dimensioni del vaso di plastica.
Il tempo è generoso in frutti.


lunedì 10 gennaio 2011

Demolirsi i... propri cogli_ni


  • Gerusalemme, demolito storico hotel arabo|Video
    Era un edificio simbolo: farà posto a venti case per israeliani.
    (Corriere.it)

Gli israeliani stanno accumulando polvere pirica sotto la sedia sulla quale hanno appoggiato il loro (pesante) culo.
Uno stato canaglia che con operazioni terroristiche del genere riesce persino a distogliermi dalla mia contrarietà viscerale e razionale all'espansionismo islamico e riportare attenzione sulle mia preferenze/simpatie a realtà e gruppi ristretti della società e cultura israeliane.
Più correttamente, si scontrano due inculture espansioniste, da ambo le parti zeloti filoreligiosi (non importa se si tratti delle pseudo religioni patriarcalpatrimoniali tradizionali o quelle dello sviluppo travestito da laicismo).
Una gara al peggio.
A volte penso che se si eliminassero, zacchete, con una bacchetta magica via tutti gli Homo dal quella regione, sarebbe solo un bene. Per Gaia.




sabato 1 gennaio 2011

Dopo undici anni

Sono stati sette giorni stupendi con il mio bipede. Mi verrebbe ancora da chiamarlo il mio bimbo. Ma ora è un piccolo ragazzo, diventerà, prima che me ne renda conto, un piccolo uomo.
E' stato in gamba, molto caro e anche affettuoso, l'intesa è cresciuta con i giorni passati insieme. Abbiamo preparato insieme il Natale con i miei ed è stato così bello ed armonioso pure con loro, a casa mia, tutti insieme con il cuore, il cibo buono e il fuoco nel caminetto.
Nei quattro giorni in val Sarentino ho assistito in UnBambino ad una trasformazione straordinaria. Dalla fatica mentale, dai musi lunghi nelle uscite alpinistiche, nella wilderness fatta di cielo blu, di cristalli candidi e soffici di neve, di silenzi, di vette e di vie da aprire, di panorami, di compagnia, ma anche di fatica, noi, quattro uomini piccoli e grandi, dalla fatica mentale resistente alla fatica è passato all'animo lieve, al sorriso e alle gambe che sono andate come un treno, l'ultimo giorno. Dopo undici anni, ecco di nuovo UnBambino e la sua vita a stupirmi, a incantarmi. E con lui anche _zzzino.
E' il prodigio della vita che viene con tutte le potenzialità.
Anche il momento in cui c'è stato il passaggio di consegne, ecco le dinamiche delle famiglie allargate, al casello di Bolzano Sud, è stato cordiale. Dopo undici anni ho abbracciato di nuovo sua madre.



(r.nard via meteonetwork.it)

martedì 14 dicembre 2010

La non ferrovia del Brennero

Una collega si lamentava dell'impossibilità di andare ai mercatini di Natale in Alto Adige in treno.
Un'offerta sempre peggiore, buchi colossali, medie da carrette a biada. La linea del Brennero sempre più inutilizzata. Ora, dico Bologna - Bolzano, non San Giovanni in Argine - Usmate. Aboliti i treni internazionali, poi gli IC, poi gli interregionali. Insomma lo sfascio di tutto il sistema che non sia la pseudo alta velocità.
Oh, aboliti anche treni che viaggiavano zeppi, non si puo' dire certo in perdita.
Un fornaio che inizia a non fare più pane, poi non fa più neppure focaccia, non fa schiacciata e neppure le ciambelle dolci, non fa più filoni. Nulla. Solo i pasticcini con la crema, sempre più cari.
E' l'antipolitica (che nel linguaggio marchetinghese spacciavano come linea snella, un'idiozia completa, come se ad un corpo togliessi i bicipiti, poi i reni, poi le orecchie poi lo stomaco e la vescica, via anche i piedi, lasciando solo i quadricipiti e pretendendo che esso continui ad essere sano e ben funzionante).

Ti chiedi perché semplicemente non ci siano treni.
In realtà tempo addietro venni a sapere intervistando i macchinisti sul ritorno da Firenze a Faenza di un imprenditore ravennate che aveva istituito una coppia di merci per contenitori tra Ravenna e Livorno approfittando del rinnovo strutturale della ferrovia Faenza - Firenze.
Successo clamoroso.
Si stava accingendo a raddoppiare l'offerta quando... la cooperativa degli autotrasportatori ravennati (roba buona del PD, il Berlusconi che è quasi la stessa roba non c'entra in questo caso) hanno espresso in qualche sede opportuna la loro contrarietà.
Non solo mancato raddoppio ma poi anche la decisione di Trenitalia (in realtà Cargo Italia la divisione merci ormai al collasso) che per vari motivi tecnici venivano a mancare i requisiti anche per la coppia di treni esistenti.
Tutto tornato su traffico su gomma. Ora sento del delirio prossimo venturo, l'idiozia dell'autostrada Mestre - Orte.

Oggi leggevo dell'antipolitica italiota.
Prima hanno abolito l'offerta sulla linea del Brennero, poi hanno tentato di boicottare l'offerta di DB - ÖBB, poi il tentativo di vietare la fermata per i treni austro-tedeschi a Bolzano.

http://raffaellidaniel.wordpress.com/2010/12/09/l’italia-contro-i-treni-austro-tedeschi-durnwalder-bolzano-vuole-la-fermata/

 "In questi giorni sono partiti da Milano, Bologna e Verona treni strapieni diretti a Bolzano per il Mercatino di Natale", spiega Kerstin Schoenbohm. Forse è proprio per quello, non deve essere che il treno abbia una qualche successo lì dove e' stata fatta tabula rasa.

Ma che senso ha tutto ciò?
E' solo cialtroneria pressapochistica, caciarona, grezzume stupido e miope o c'è una qualche decisione antipolitica, di dolo per gli interessi di qualcheduno, i soliti pochi?
E' talmente assurdo e kafkiano ciò che succede in buona parte della vita del paese, una regressione generale in cui il ciarpame, così ben rappresentato dal Berlusconi Silvio e dalle sue bande bassotti e dalla pletora di pecoroni cornuti da egli mazziati che lo osannano che è difficile trovare un senso.
Semplicemente la somma di alcuni spiccati interessi forti di una oligarchia baronale non ha alcun senso, a livello sistemico.
Fosse il nulla perpetuo, magari, sarebbe certamente meglio che lo sfascio, che la distruzione tumorale perpetui.