E in quella stalla persa tra i calanchi e le nebbie fluttuanti tra i giallo e i rossi e i verdi d'autunno senti le tammorre, gli organetti e i tamburelli
Il piffero che ti porta a quella nenia.
Sona sona
Sona Carmagnola
e poi pizziche e tarantelle e sangiulianesi, ipnosi di ritmi che si ripetono fino a scioglierti dentro. Scendono dal palco i musici e le senti, le mani su quelle pelli, scuotono, scuotono, sono tamburi dentro di te.
Ci si perde nello sfiorarsi, quel gioco di occhi, di fughe ed inseguimenti, maschio e femmina che danzano, riti di seduzione, lasciarsi andare, almeno per un po'.
Ero lì con _zzz, dopo due anni, i visi noti di anelanti ai cerchi e alle votate che ti rapiscono, e il cuore e la mente che danzavano.
Cicli che si ripetono. I sorrisi e le parole, di mani sudate, di cuori scalpitanti, dopo, l'eterno gioco del conoscersi.
Ma non so se ho voglia, non so se ho più voglia.
Balli una scottish? Va bene, Francesca, andiamo.
Chi non cappisce l'amori non capisce nienti.
—–
1 ora fa
io ho abitato a Carmagnola dal 1976 al 1986. mi spieghi meglio ?
RispondiEliminaio non ho mai abitato a carmagnola,
RispondiEliminama sono stata tarantolata più e più volte ;)
io che ho origini in quella zona apprezzo molto la Carmagnola.
RispondiEliminaApprezzo molto anche chi ha il coraggio di camminare dritto..
:-)
un saluto
x Francesco071966:
RispondiEliminaImpossibile spiegare meglio del collegamento. Clicca e ti spieghi da solo. Hanno suonato quel pezzo bellissimo
x purelust:
Gentile orsolina, come vedi la trasgressione non è affar solo mio.
x worldwoyeur:
Grazie