giovedì 18 ottobre 2007

Fondamenti di patatrac

Ieri sera ho avuto un amico a cena. Anche lui separato (anche se senza figli), alle prese con una donna separata con figlia adolescente. Ci siamo scambiati alcune opinioni. E' una persona in gamba, brillante, con quel pizzico di cinismo dovuto alla vita ed all'esperienza.
Secondo _nzo il problema principale non è stata la trasgressione ma il non evolvere prima e il quasi cessare per difficoltà poi dei rapporti tra AWKid e me. A suo dire è stato IL motivo principale della rottura.
La cosa strana è che ci siamo ritrovati a parlare con grande affiatamento delle nostre vicissitudini.
Egli molto pragmatico, concreto e la sua compagna emotiva, a volte colla testa tra le nuvole, lui conservatore e lei decisamente ricercatrice. Beh, stavo parlando con un A-Woman al maschile. Il fiuoco era acceso, avevo cucinato dei tagliolini ottobrini molto graditi, anzi, sbaffati fino all'ultimo grammo. Gli mancavano le tette e la patata in mezzo alle gambe.

Cerchiamo ciò che ci manca che ci attrae e ci infastidisce.
Dunque il patatrac sarebbe dovuto fondamentalmente ai problemi con AWKid.
Già. Che ostacolo quello. Col passare del tempo erano tali e tanti i problemi che di fatto avevo rinunciato ad entrare nelle vita del figlio della mia donna amata. Starne fuori ha solo peggiorato le cose. Mi raccontava, _nzo, che i rapporti colla figlia della compagna sono passati da difficilissimi ad ottimi. Ciò che li ha tenuti insieme e li ha perfino rimessi insieme (si lasciano ogni due o tre mesi, era la persona che mi diceva che bisognerebbre lasciarsi ogni qualche mese, che fatica portare avanti i rapporti).
I nostri rapporti, "terzo genitore" (anche se il titolo del libro non lo sento proprio, AWKid ha sempre avuto un papà , per quanto a volte latitante) sono diventati da difficili ad inesistenti.
_nzo ha scoltato ovviamente solo una campana. Forse a mo' di sollievo, forse perhé uomo, forse perché non ha vissuto emotivamente le mie ortodossie, per le quali concordava, del resto, tentava di persuadermi che la responsabilità principlamente non mia.
Gli ho raccontato qualche episodio su come si sono sviluppate le difficoltà con il figlio di A_Woman. ed il mio rinunciare per i ribollii interni, per le sovversioni emotive, per i ripetuti presunti attacchi alle mie ortodossie educative e di prinicpi che mi procuravano alcuni modi di vivere, alcune dinamiche e alcune interazioni tra il ragazzo e sua madre.
Una tormenta interna repressa con vigore che mi ha portato al disagio e poi, da questo, a ridurre al minimo fino a farle cessare le occasioni di frequentazione.

_nzo dice anche A-Woman non ha investito su questa faccenda delicata.
Sarà vero? Come fa a dirlo? Conosce così poco.
Mi sento di aver abbandonato la "battaglia" veramente troppo presto.
Mi ricordo quella volta in montagna, UnPiccoloImperatore, era avanti con AMKid, sente che da lontano le avevo dato una scarica di bacetti, tornò indietro per tirare due cartoni piuttosto robusti sul braccio sinistro della madre. Se UnBimbo solo osasse pensare di farmi qualcosa del genere, si troverebbe senza qualche dente (ho dato una volta una sberla a mio figlio, nella mia vita!).
Avrei dovuto cambiare radicalmente i miei valori per arrivare ad una specie di compromesso gracile e traballante. Non so neppure se sarebbe stato giusto.
Sottile il confine tra disimpegno e libertà.

70's

18 commenti:

  1. mumble mumble quanto ci sarebbe qui da scrivere caro AMan!!

    primo punto) rapporto madre figlio (inteso come maschio) e quindi tutta una serie di disquizioni su rapporti morbosi sentimenti di gelosia ecc ecc

    punto secondo) una madre che deve investirsi anche del ruolo di padre (visto la latitanza di quest'ultimo)

    punto terzo) l'età del fanciullo in questione e di come possa aver vissuto la separazione dei genitori

    punto quarto) chi accudisce il piccolo imperatore quando la madre lavora? i nonni magari??? ahi ahi ahi altro tasto dolente

    punto quinto) un uomo nuovo nella vita della madre visto come intromissione nella magari "sognata e sperata" nella testa del piccolo (che con la realtà dura e cruda forse ancora non ha molto a che fare) riconciliazione dei propri genitori....

    c'è da scrivere un trattato sul tema....

    certo è a chiunque può dare fastidio un' intromissione nell'educazione dei propri soprattutto quando ci si sente continuamente sotto esame dal partner x tanti e troppi motivi ;-)

    a buon intenditore poche parole!!

    un abbraccio

    la solita Eli

    RispondiElimina
  2. mmmhh ho scritto di fretta e qua e la c'è qualche errore o omissione di parole ma il senso cmq è espresso!!!

    baci và

    Eli

    RispondiElimina
  3. E quindi..

    uomo in cammino.

    Non è impresa da poco quel che avete vissuto, quel che vivete anche ora.

    Un abbraccio*

    RispondiElimina
  4. non ho figli... non so che dire!

    bacibà

    RispondiElimina
  5. Eli è una persona molto saggia .....

    RispondiElimina
  6. Splendido il riassunto di Eli, non posso che sposarne pienamente le tesi.

    Dalla mia dico solo una cosa. La mia autrice si è trovata negli ultimi mesi a dover decidere spesso su come salvare le capre e i cavoli della sua vita. Risultato? Ha deciso, scelto di ingoiare cavoli amari per le sue due caprette. :-))) E ritiene che sia stata la scelta migliore. Per i figli si fanno.



    PS Com'è che anche nei commenti seri ci infilo sempre l'ingoio? hihihi...

    RispondiElimina
  7. Quando la battaglia si fa dura...i duri iniziano a giocare.. E tu??!!

    Che fai molli così?:/

    RispondiElimina
  8. con un Kid contro si perde sempre.... perchè tra l'innocenza e la ragione vince sempre l'innocenza (purtroppo?)...



    o no?!

    RispondiElimina
  9. x utente anonimo (Eli):

    punto quarto): i nonni oppure, ora, il babbo, da poche settimane, da quando è iniziata la nuova scuola.

    Cosa c'è che non va coi nonni? Personalmente ho solo ottimi ricordi dei periodi in cui fui affidato a mia nonna materna, in montagna



    Cmq sono punti assolutamente ragionevoli. Da scriverci un trattato. E pure da lavorarci su un (bel) po', direi.

    Ora non è più sotto esame. E' (molto più) libera. Meglio così?

    Grazie per il commento.



    x apepam:

    L'impresa dura tutta la vita. I problemi iniziano quando pensi di esserti definitivamente sistemato.



    x ezraz:

    Non ciai 'na piccola canaglia ezrazzica? ;)



    x pensieroincerto:

    Sì, osservazioni argute. Preso atto della sitauzione ora il passo successivo sarebbe l'azione.



    x merchesadixit:

    Qualche tempo additro lessi Figli sereni amori smarriti. La Francescato, in un certo senso, smonta l'approccio senza ombre "lo fo per i miei figli". Illustra come essi percepiscono la finzione (il conflitto più è latente più è percepibile), ne subiscano i danni. Aiuta le coppie a riconoscere l'ombra della separazione, a volerle bene, a crescere figli più sereni.

    Che dite, Merchesa, poco di amaro in quelle tesi, sarebbe il caso di verificarle, no!?



    Ahhh, l'ingojo.

    Gioia di molti maschiacci. Qui capiti male, 'sto capone ha il centro del mondo un po' più in basso, non sotto il naso. ;)

    RispondiElimina
  10. assolutamente nulla contro i nonni anzi!!! io stessa fui cresciuta dai nonni paterni e ad oggi non ho ancora del tutto metabolizzato la loro perdita .... e ne è passato del tempo!!!!

    era semplicemente una considerazione .... i nonni tendono a viziare un pò di più i nipoti

    io stessa dico sempre a mia madre che con i nipoti non usa la stessa "unità di misura" che ha utilizzato con me e i miei fratelli....

    ma del resto si sa .... invecchiando ci si ammorbisce e - first of all - l'educazione dei propri figli non è certo da delegarsi ai nonni o chi altro....

    Nel mio post ho solo messo alcune mie riflessioni riguardo al rapporto di AW con il figlio e da te un pochetto criticato .... forse anche a ragione ma facevo appello alla tua parte femminile per farti comprendere quello che può essere il conflitto interiore di una madre in uno scenario come il vissuto di AW...

    tieni anche in considerazione - e qui parlo in prima persona - i sensi di colpa che una madre si fa quando x esigenze lavorative non può accudire i propri figli in prima persona...

    ho una figlia 22enne nata quando ero poco più che una ventenne in erba con in fianco un uomo (beh definiamolo così va!!! ) che il padre non lo ha mai voluto fare....

    grazie al cielo i figli crescono, maturano e piano piano comprendono......

    in ogni caso i miei post non vogliono mai essere una critica ma un confronto; la tua capoccia mi piace come apprezzo la tua capacità di analisi che oltremodo ti invio anche un pò!!

    con un sorriso

    Eli

    RispondiElimina
  11. UUIC, siamo alle solite. Ho letto quel libro, lo conosco, ne conosco le tesi e le sposo. Infatti mi riferivo a un'altra cosa e pensavo che aveste capito. Fa niente, lasciate perdere.

    RispondiElimina
  12. x utente anonimo (Eli):

    Una volta i marmochci crescevano con altri marmocchi mente i genitori nella famiglia patriarcale erano al lavoro nei campi. Ora con i nonni che hanno più tempo (specie se sono in pensione).

    La famiglia felice lavoro casa ciesa e tanta famiglia non esiste e non è mai esistita.

    In un certo senso è proprio nell'ordine delle cose ed è ora pure di rimuovere tutti 'sti sensi di crucciamenti. La vita è così e pigliamola per le corna (anche perché A-Woman non è certo una rampantista della carriera, ma solo una donna fiera ed autonoma che campa da sola senza appoggiarsi se non il giusto al babbo di suo figlio).

    Non c'è di male criticare, quando le critiche sono stimoli e per di più intelligenti.



    x merchesadixit:

    Le sposi? E allora perché continui a ingojare cavoli amarie a farli pure ingojare alle due capreminori?

    In quanto alle allegorie... mica esistono solo a senso unico, no!?

    RispondiElimina
  13. UUIC, ho proprio fatto il contrario: ho smesso di ingoiare cavoli amari. L'ho fatto per me ma anche per loro. Ci sei adesso o ti mando uno schema in pvt?

    RispondiElimina
  14. Mi sono incartata.

    Ho smesso da una parte di ingoiare rospi perché ho fatto una scelta. Però ho ingoiato dolore scegliendo l'opzione scelta. E ciò che ho fatto è stato anche pensando a loro. Il meglio per me e per loro. So che è difficile da capire ma tu avresti dovuto riuscire a farlo però... Ufffff....

    RispondiElimina
  15. Io non posso capire te, solo intuire qualcosa, merchesa.

    Ogni persona ragiona colla propria mappa dei valori e col proprio vissuto. Alla fine tuo è il ciclo e il cammino. Dall'esterno si possono fornire solo degli stimoli.

    RispondiElimina
  16. No. Esiste anche una cosa che si chiama empatia. O si instaura oppure no. Buon Viaggio.

    RispondiElimina
  17. Delikatessen minori

    [..] Brrr, che freddo, mi sono tutto infradiciato in bici, poi il treno freddo e in ritardo. Ti sarei venuto a prendere. Facciamo qui o a casa mia? Andiamo da me, accendo il fuoco e parliamo. Posso prendere una cosa? E perché chiedi? Non è cas [..]

    RispondiElimina
  18. Bel match

    [..] Mi sono rivolto ad una psicologa specialista in infanzia, famiglie separate, casini genitori - figli per la questione dei non rapporti con AWKid. Mi aveva già dato una mano per le questioni di separazione e di come gestire i casini provocati dal [..]

    RispondiElimina

Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.