- Chi crede che una crescita esponenziale (demografica, NdUUiC) possa continuare all'infinito in un mondo finito è un folle, oppure un economista.
Kenneth Boulding
La resistenza alla decrescita nei consumi, nei servizi e nella popolazione è spaventosa. Ma è l'unica cosa che pemetterebbe forse di salvare la pellaccia.
E' una sorta di entropia etologica ed antropologica planetaria: le persone hanno zie, genitori e nonni che andavano in bici, anche tu che leggi, qui, in Italia, scaldavano uno o due soli locali nella casa, mangiavano carne una volta alla settimana, in treno si godevano felici una settimana di vacanza all'anno a Cattolica o a Cecina, i bambini andavano a scuola a piedi o in bici. Forse al più lo 0.1% della popolazione è consapevole dello spaventoso costo e della straordinaria insostenibilità dei loro inutili, non necessari e spesso perniciosi e talvolta squallidi, insalubri e degradanti stili di vita.
Le persone credono che lo scuolabus, SKY e il riscaldamento a 26 gradi in tutta la casa, auto nuova appena l'attuale ha 100K km, il ponte dei Santi a Sharm el Sheikh quello dell'immacolata a Londra, la TAC, le Nike della nuova collezione, l'illuminazione pubblica, andare in auto da soli a trovare i genitori nella città distante 600km, le cure stamina, gli antibiotici e l'elisoccorso siano ovvi o, peggio, semplicemente dovuti (non è giusto che io debba pagare con tutte le tasse che pago!).
Non solo, le leggi dell'economia (neoclassica) sono del tutto anacronistiche e, ora, quasi integralmente demenziali e questo pattume ideologico permea la stragrande maggioranza degli homo (compresi i pseudo dirigenti, ad esempio vedi punto 6 qui) ) che se li ripete in litania come dei folli in un manicomio.
Non solo, le leggi dell'economia (neoclassica) sono del tutto anacronistiche e, ora, quasi integralmente demenziali e questo pattume ideologico permea la stragrande maggioranza degli homo (compresi i pseudo dirigenti, ad esempio vedi punto 6 qui) ) che se li ripete in litania come dei folli in un manicomio.
Dal punto di vista ecologico è indispensabile sradicare la mentalità tossica del "Più tutto per tutti!" così cara ai politicastri demagoghi (compreso Grillo, anche se in misura minore) e ridurre draconianamente i servizi e introdurre forme di contribuzione ai loro costi che vadano verso un sensibile, maggioritaria copertura. Nella zucca de Il_bobbolo deve entrare che esso deve tornare a destinare gran parte del reddito alle cose importanti: cibo locale, lavoro per il cibo locale, pagare la sanità, i treni e servizi importanti, beni comuni, conservazione del proprio ambiente fornitore di capitale naturale, adottare stili di vita sobri che mantengano in salute, ridurre drasticamente i consumi energetici, eliminare le vacanze da idioti consumisti di massa, mettere la mondo i soli figli che si possono mantenere (e una lista lunga così di altre cose) senza scaricarne il peso sugli altri, investire nel restauro e ripristino ambientale ed ecologico. In altre parole il_bobbolo (maggioritario in tutti i segmenti della piramide sociale) deve tagliare e molto, moltissimo sul consumismo di beni e di servizi: deve tornare ad associare il prezzo al valore d'uso e iniziare a lottare contro crescite, sprechi, dissipazioni folli. E' esattamente l'operazione inversa a quella della coppia duale consumismo sociale - capitalismo parassitario.
Il_bobbolo deve tornare ad accettare l'ovvio: che la torta ha dimensioni finite (e inoltre, sempre più piccole per la distruzione sistematica in grande scala dei sistemi biotici dovuta alla crescita del tumore umano) e l'ovvia equazione
massa di ciascuna fetta = massa della torta / n° di fette
Questa decrescita robusta (ricordo la metafora di Latouche, immaginate la decrescita di un fiume dopo la drammatica tracimazione e la sciagura causata della relativa alluvione) si può fare evitando scontri sociali solo se in equità ovvero riducendo sensibilmente le poche fette esageratamente grosse che finiscono a poche persone: io obeso che mangio due polli al giorno con patate al forno e composta agrodolce di peperoni non posso dirti che tu smilzo devi ridurre, in austerità, la tua sola patata lessa, solo tuo pasto, dei due terzi. Se lo facessi, lo smilzo sparandoti ed eliminandoti fisicamente potrebbe risolvere molti dei suoi problemi e ciò quindi sarebbe anche etico oltre che morale (i casi in cui etica e morale non bisticciano sono pochi ma esistono).
In una società drogata tossicodipendente da crescita-consumismo la crisi di astinenza rischia di essere brutale, tanto più tardi essa arriverà, tu forse starai notando alcuni sintomi che iniziano a manifestarsi con frequenza e intensità più elevate.
L'esistenza di limiti geo-bio-fisici della sfera vivente imporrà, anche a costo drammatico, a homo di adeguarsi ad essi, probabilmente per acquiescenza, continuando a non riconoscerli. Il mito del crollo babelico rende ancora più cupe le prospettive: le probabilità che homo ne prenda atto con politiche (anche coercitive) a tutti i livelli è estremamente bassa: la storia è chiara, qui, purtroppo. Fondamentalmente, osservando la cecità fideistica di molte persone e la disonestà intellettuale ritengo che persino la probabilità di una presa di coscienza anche se troppo tardiva sia anch'essa bassa.
L'esistenza di limiti geo-bio-fisici della sfera vivente imporrà, anche a costo drammatico, a homo di adeguarsi ad essi, probabilmente per acquiescenza, continuando a non riconoscerli. Il mito del crollo babelico rende ancora più cupe le prospettive: le probabilità che homo ne prenda atto con politiche (anche coercitive) a tutti i livelli è estremamente bassa: la storia è chiara, qui, purtroppo. Fondamentalmente, osservando la cecità fideistica di molte persone e la disonestà intellettuale ritengo che persino la probabilità di una presa di coscienza anche se troppo tardiva sia anch'essa bassa.
..Purtoppo Latouche è fogliettonsita del movimento scientifico della decrescita: una decrescita serena per tutti non è possibile, visto anche che nel suo opuscolo sulla decrescita serena dedica 4 righe al capitolo pensioni e sanità dicendo in pratica che sono ben lontane dall'essere sostenibili sugli attuali standard anche solo nel medio periodo...Ricordi come sono fatte le piramidi ? Con la punta a terra non stanno in piedi, la fetta più larga è quella della base.
RispondiEliminaAccanto a Latouche c'e' anche il rientro dolce dei radicali, ad esempio.
RispondiEliminaIo vivo (anche se non radicalmente come altri) una decrescita piuttosto gioiosa e parecchio edonista e quindi posso testimoniare de-facto che se ci fosse un minimo di intelligenza e di dimensione spirituale (la dimensione temporale della vita) invece del rozzisssimo capitalismo consumista liquido, ci potrebbero essere straordinari aumenti della qualita' di vita, del ben-essere uniti ad una sensibile riduzione dei consumi materiali.
La piramide e' una struttua pesante che in una situazione precaria sprofonda. Immaginati una squadra di incursoni, d'ambulanza o di vigli del fuoco a struttura piramidale multi livello.
Sarebbe una cosa elefantiaca, inefficiente e fallimentare.
Ecco, questo tipo di struttura sociale inizia ad essere massimamente inefficiente.
Abbiamo realizzato una... mostruosa, ciclopica macchina di Goldberg. E continuamo ad apologizzarne la crescita in consumi e pesantezza.
Nelle strutture locali (a democrazia diretta come piacerebbe a me, o a marchesato come piacerebbe a te) i livelli della piramide si riducono drasticamente.
Devi avere quasi un monolivello, un ampi abase attiva, con sopra pochissime persone (tu penserai forse una, ma in realta' anche le monarchie (locali) se vogliono funzionare devono avere una qualche sorta di piccolo consiglio) che coordino con autorevolezza, dando esempio di eccellenza, tutto il resto.
che coordinino...
EliminaTu sei una persona in gamba, UUIC.
EliminaMah.
EliminaIn gamba su alcune cose e scarso in altre.
Come tutti.
Quindi non mi devo comperare più borse?
RispondiEliminaOra potrei darti la risposta moralista, scandalizzata "con il consumismo che c'è, con questo e quello blablablabla".
EliminaMa rispondo con alcune osservazioni.
La moda è il settore principe in cui l'obsolescenza indotta dilaga. Il video di Annie Leonard al tempo 14:37 è molto chiaro.
Ma la decrescita può essere molto edonista ed estetica: tu devi avere il tuo stile indistinguibile, proprio. Ad esempio se tu avessi alcune capi di borsa eccezzionali, magari da te disegnati, fatti realizzare a mano da un artigiano, potrebbero anche costare alcune volte una borsa usa&getta ma....
Qualità superlativa, sono le TUE borse con il TUO stile, sono le borse non di Mandarina Duck ma di Sara Blog e mi sembra un filino meglio, no!?
Poi se vuoi possiamo passare a vedere che effetto fa sull'ammazzionia e sugli indios che ci vivono dentro il disboscamento folle attuato per gli allevamenti estensivi di bovini che forniranno la pelle per la tua borsa....
Avere alcuni capi, di pregio, di stile, design e qualità massima e tenerseli per la vita.
Questa è l'eccellenza incompatibilie con il consumismo mediocre della quantità.
Quando osservo che l'edonismo è incompatibile con il consumismo, anche se il sistema ti ha inculcato per anni che le due cose siano non solo compatibili ma la stessa cosa.
le mie borse non passano mai di moda, fino a che posso le adopero in giro, poi le riconverto ad altro uso. Purtroppo è un casino trovare chi le ripara.
RispondiEliminaSe è il tuo stile per te non passeranno mai di moda. Infatti.
EliminaEcco, anche quello della riparabilità e delle competenze per riparare gli oggetti è un aspetto importante.
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RispondiEliminaRiguardo al problema della crescita demografica condivido le preoccupazioni tuttavia mi preme portare alla luce un fatto macroscopico che spesso si dimentica, ovvero che la decisione della donna di fare o meno figli non e' cosi' libera in certo paesi come in occidente. Nei paesi arabi le donne, considerate meno di un cammello, non hanno certo la possibilit'a di usufruire liberamente di anticoncezionali...anzi, e' la societa' maschilista e talebana che le vuole cosi': madri, zitte, fattrici per Allah e schiave dei mariti. Dove sta la libera scelta in una societa' del genere?
RispondiEliminaChe si cambi prima la cultura, poi le cose verranno sicuramente da se...maggio liberta' di scelta per le donne di scegliere se fare o meno figli, maggiore possibilita' per la donna di influire positivamente nel tessuto sociale. Cosi' e solo cosi' non saremo piu' costretti ad assistere agli orrori di oggi.
[ http://www.youtube.com/watch?v=sj-8paQ51gU ]
RispondiEliminax Spirito Libero:
RispondiEliminaL'incultura (religiosa) patriarcal-patrimoniale della zootecnia umana intensiva è la principale responsabile ideologica e morale del degrado della condizione delle donne e del loro svilimento a scrofe sfornapargoli.
Ad esempio in moltissimi paesi la prole è di "proprietà" del marito e pure la moglie.
Zeloti ed osservanti cattolici, islamici (consultare i dati drammatici per Somalia; Niger, Afghanistan) ed ebrei
sono in prima fila in questa zootecnia umana che alimenta la bomba demografica.
Cambiare la cultura e rispettare la donna come essere umano completo e non solo come proprietà posseduta a mo' di fattrice. Sai che su queste cose scrissi moltissimo sulla sacralità della donna nel tantra (che peraltro, avvoca la sacralità anche dell'eros e la continenza riproduttiva).
x Macro Poli:
Al mondo dovrà succedere una cosa molto più cruenta che a Manuel Uribe che è è calato del 52% (rimanendo sempre un obeso del peso di 270kg). La popolazione di homo dovrà calare da [9, 12]G a [1,2]G, quindi nel caso meno peggiore, del 78%.