Diciamo che quasi due ore sulla poltrona delle quali almeno due terzi di chirurgia non sono poche.
A metà ho avuto un mancamento, questione in parte mentale (sicuramente l'anestesia importante mi aveva abbassato la pressione), sentire gli scricchiolii, le tensioni, il trapano, il bisturi, l'odore di osso e carne fresati fa impressione e così è stato. Poi ho recuperato.
La notte è stata dolorosa fino a che non sono crollato (quando all'anestesia ormai cessata è subentrato l'effetto dell'analgesico) ma non certo dolorosa come il cartoccio medio di tortura dell'infezione.
Ora sono gonfio, pallido, sbattuto.
A-Woman mi ha riportato a casa.
Il lavoro, da ieri sera, è quello del ghiaccio. Ghiaccio, sangue, ricostruzione.
Prima del rinascere, del costruire devi passare per la distruzione.
mercoledì 16 ottobre 2013
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E adesso? Come stai? :-*
RispondiElimina'nzomma...
RispondiEliminaPorcavacca!
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