domenica 28 luglio 2024

L'illusione

Così giovedì, in questo appuntamento informale infrasettimanale, si è compiuta la Grande Coincidenza.
Ci sono delle tande, di grazia, poesia, di essere uno in due, che per qualche minuto, mi fanno assaporare una sorta di immortalità, di credenza di immortalità.

Eppure, una di queste, di lente e splendide milonghe pampere (provo a tradurre in italiano il milongas pamperas argentino) l'ho ballata con una donna riapparsa dopo alcuni anni. Nel mio stupore, nel rivederla, dopo un sorriso, quello di sempre, mi aveva detto che era tornata, proprio in questi giorni, da vedova.
Come la morte di _polfi, una scomparsa assai dolorosa per la relativa sua giovinezza e l'orfanità che ella ha lasciato. C'era un tanghero, donnaiolo impenitente, apparso con il piccolo bimbo/a avuto con la sua morosa/compagna tanghera.
Sì, in questo riassunto della vita, che è il tango, c'è anche la morte, la vita, e l'illusione che esso ci consenta, per qualche attimo, di fuggire al tempo, alla morte.

2 commenti:

  1. Il tango c'entra poco. Se ti siedi tutti i giorni su una panchina in piazza vedi ugualmente le nascite e le morti.

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  2. Di sicuro è un bel palcoscenico su cui osservare - e fare in prima persona - la vita.

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.