martedì 30 luglio 2024

L'impotenza

Domenica, a casa dei veci, mi ha raggiunto mia sorella. Così dopo l'illusione di giovedì, sono entrato in contatto col dolore e la sofferenza. Suoi. Per un figlio che ha problemi psichici, importanti. Lo sfogo, amaro, tra le lacrime, della sua, della loro pena (nella dis-grazia ella e marito han trovato conferma unione e sostegno, aiuto e collaborazione) impotenza. Il sacrificio di educare e di ottenere ribellioni, arrivate ad  un grado di aggressivita' prossimo alla violenza, nella notte tra sabato e domenica. Sarebbe fisiologico se il fisiologico antagonismo adolescenziale non avvenga in un quadro di instabilità che dura da tempo, nel quale terapie psicologiche e farmacologiche han risolto ben poco.

Non sempre abbiamo una soluzione. A volte rimaniamo fragili, schiantati dal dolore della impotenza.
E' un sacrificio che difficilmente può aver una risposta sul piano razionale, fisico.
Mi ricordo sempre di Capitani Coraggiosi, di Rudyard Kipling, quanto amai e amo quell'opera.
L'abbiamo ascoltata (lo sfogo è già analgesico), consolata e sostenuta. Ho pregato per lei.

5 commenti:

  1. Io ho una esperienza simile.

    Con la differenza che un figlio minore lo puoi portare dove vuoi, sei tu che decidi, invece un congiunto maggiorenne non dipende da te, per cui diventa difficilissimo trovare il modo di farlo prendere in carico da qualcuno che diagnostichi il problema e imposti una terapia. Premesso che forse è difficile diagnosticare e impossibile la terapia.

    A me sembra che il meccanismo sia studiato per negare l'esistenza del problema invece che per rilevarlo e affrontarlo. Altrimenti non arriveremmo ai casi di cronaca.

    Poi c'è sempre l'altro problema che mancano i soldi o meglio, che i soldi si disperdono in mille rivoli, vedi tu se sarebbe stato meglio curare i casi psichiatrici o spendere centinaia di miliardi appiccicando polistirolo alla facciata di case che dovrebbero essere demolite.

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  2. è stata una scelta dei caporioni, così furono chiusi i manicomi e le famiglie abbandonate a se stesse, con i genitori che a 50 anni già vecchi e trasandati aspettano con angoscia la loro fine

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  3. Mi dispiace per tua sorella e per quello che stanno vivendo col marito. Dev'essere una brutta situazione :(
    Spero che almeno passata l'adolescenza le acque si calmino un po' per loro.

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  4. Accettare il fatto di non avere una soluzione è una delle cose più dure della vita.

    ===

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