martedì 9 gennaio 2007

Ricorrenze carmiche

Piano 10, ginecologia.
Gli uomini, i visitatori non possono stare in reparto.
Espulso.
E' un abbandono. Ancora un abbandono.

L'ho lasciata la', un abbraccio piangendo, oggi in giro con caverne negli occhi, sull'autobus vedi il film, che scorre, la vita strana, lontana, le vetrine che scorrono. O tu scorri su di esse, reso leggero dalla pirolisi, dal farti cenere, leggera, basta una folata di aria e tutto scorre via.
E' sottosopra, non ho energie da darle ora.
Dopo quattro giorni di notti passate dentro, nel problema, a sviscerarlo, ora la prognosi è riservata. La medicina è lunga, dolorosa ed amara di fiele, richiede una metamorfosi. Bisogna fare il vuoto per poter riempire.
Non so se la tua donna vorrà ancora stare con te.
Alzati, uomo, sarai di nuovo solo a camminare.

Si, è stravolta, anche se si fa forza, apparentemente è serena. Mi ha detto che probabilmente tornerà nella sua città natia; là ci sono gli affetti del nido, la culla a cui vorrebbe tornare.
Sento, di giorno in giorno, i tonfi dei crolli. Sento le rovine e le macerie che precipitano, fino in fondo. Sei inerme sotto le pietre, i calcinacci che ora precipitano sull'anima molle. Il vacuo che si fa.
Sono ritornato al punto di partenza.
Il carma ha le sue ricorrenze, le sue leggi.
Vivere e rivivere.

Al momento della vita, paradossalmente, avremo con noi le sofferenze, i grandi dolori ed il modo in cui li avremo superati.
Si, le peggiori cose, in termine, si rileveranno oro, saranno l'incenso e la mirra.
Un altro giro di giostra.

7 commenti:

Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.