- Percanta que me amuraste en lo mejor de la vida,
dejándome el alma herida y espina en el corazón,
sabiendo que te quería,
que vos eras mi alegría y mi sueño embriagador.
Para mí ya no hay consuelo,
y por eso me encurdelo pa’ olvidarme de tu amor
Pascqual Contursi, 1915
La mia percezione è che _nna si sia dimessa, sparisce dalle comunicazioni, gli occupati ripetuti quando la chiam(av)o, risponde raramente. Non è mia intenzione essere intrusivo e non mi piace che le mie proposte cadano sempre nel vuoto, spesso manca un qualsiasi segno foss'anche di diniego. Per un istante l'ho vista seduta e pensierosa; alla fine - dovevo scappare per prendere l'ultimo treno - l'ho salutata e ha fatto un cenno triste col viso, mentre ballava. Le notavo i piedi, poco curati, ieri sera; a tango non ti puoi permettere le scarpette tacco 8 o 10 e di avere i talloni "crostosi", è la seconda volta, una in principio di corso (anche _idi la newyorchese a settembre aveva lo stesso problema).
Anche senza sia successo alcunché, l'erotismo del tango ha(veva) comunque creato un legame, una connessione, una piccola ubriacatura.
Che bella, e anche il quadro di Botero. Vado a ripescare una cartella di mp3 che mi aveva dato mio f.
RispondiEliminaUn po' ciccetti per i canoni estetici del tango. Ma non conta nulla, ballano con grande gusto e quell'opera di Botero rende appieno la tensione e la... goduria del ballo.
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