domenica 18 marzo 2012

Ore due e trentotto

Stasera torneremo prima dell'una e mezza, ok!? Sicuro, a letto presto.
Siamo usciti, _zzz ed io, dalla milonga alle ore 2:38 di questa mattina. Apoteosi, ebbrezza e successo e sprazzi un po' più ampi di tango ieri sera. Andar via è stata un'impresa di volontà.

Sempre mi sorprende che l'armonia e l'intesa sono assolutamente imprevedibili e non dipendono da alcun fattore, neppure dal livello tecnico dei due se non in parte minima.
L'intesa con _ria, tanghera di buon livello è stata speciale, abbiamo ballato due o tre tande di tango nuovo con un'intesa inaspettata, ampiezze e vicinanze, enfasi e soavità, scatti e spigoli e passi lenti e tondi e con sua presenza, sentivo che c'era, la sua aura ed energia, che ci capivamo (bella donna, peccato per le labbra rifatte a canotto, rovina(va)no tutte quelle.)
Che esperienza meravigliosa! Anche la milonga con _ssa, così giocata scanzonatamente e in armonia e intesa. Sono esperienze di vetta. Questo è il mistero del tango, come osserva Vagabonda.

Venerdì sera sono finito colla cricca dei monti in Toscana, in una milonga dimessa, direi felliniana (mi dicono che alcune milonga famose di Montevideo o Buenos Aires siano tanto brutte da essere squallide). Il contrasto è stato fantastico, un razzo per il decollo di ieri sera.





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