E' arrivata verso le sette e mezza. Avevo appena finito di
scrivere ed ero in un misto emotivo che m'inquieta questi miei giorni. Il tempo di farmi una doccia e siamo usciti. Ecco, non è un periodo che io abbia in mente le femmine.
Il cazzo non vuole pensieri.
Ella ha portato però serenità e svago e mi ha tirato fuori da quello stato d'animo. Siamo saliti in quella frazione lassù, angolo di Appennino, in quella pizzeria sotto gli ippocastani, vicino al prato grande e alla chiesa. L'adoro quel posto. In un'ora, sulla provinciale che lambia ippocastani e noi sotto, saranno passae dieci auto in tutto. C'era serenità e lasciarci andare per qualche ora.
Il chiaro di luna ci ha inviato poi a qualche passo in quell'altra frazione più a monte, tepore secco di notte piena, con un mare di valli e emonti e lucine oltre quella balaustra vecchia di paracarri, chissà se degli anni cinquanta o ancora una delle cose belle e ben fatte lasciate dal fascismo.
Avevamo posteggiato accanto ad un panificio, alla sua piccola bottega accanto, con i panni antichi di cotone e lino, ricamati appesi. E quella nota di farine e burro e dolceamido in lievitazione è stata una pennellata di gioia emotiva che si spargeva tumultuosa, entrata in noi dalle nostre narici. Ci siamo messi a parlare col maestro fornaio, per qualche tempo, appena arrivato per l'inizio del suo lavoro notturno. Egli lavora ancora con la pasta madre. Gente in gamba! A me dà gioia trovarla, sapere che esiste.
Piano siamo riscesi verso valle; aveva appoggiato la testa col foulard sulla mia spalla destra, per osservare le stelle, sopra di noi. Le notti di questa orribile, riarsa estate torrida, di un clima malato, hanno il fascino tiepido della mitezza, specie dopo la violenza rovente delle ore diurne.
A casa era salita nel letto di sopra, decisa.
Non volevo opporre resistenza.
Pensavo ad un abbraccio, a qualche momento di tenerezza, nulla di più. Non sono periodi lieti, di energia ed entusiasmo che possa dedicare alle donne.
Non so cosa scrivere, perché "fare l'amore" è un temine importante e "scopare" un diminutivo tendente al meccanico che non rende quel profumo di dolceamido, di vaniglia e burro.
Osservavo stamani il suo corpo strepitoso e ancora era bella, ai miei occhi di anima inquieta.
E tutto è avvenuto senza che me ne accorgessi, distratto dalle inquietudini e ansie profesisonali.
E' avvenuto senza che me ne accorgessi. Ho perso il controllo. Me ne ero accorto quando, l'avevo abbracciata con garbo e timidamente e il mio cazzo dritto aveva vissuto di vita propria, come a volere abbandonare me e le miei inquietudini, i miei freni.
Doceamido. E' avvenuto così, senza che me ne accorgessi.