domenica 11 marzo 2018

Sabato, domenica

Scritto sabato, intorno alle 18.
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In milonga, anche ieri, è stato un trattenersi. C'era _rta, di Rimini, che avevo già ballato. Ieri mi ha toccato e abbiamo parlato. L"avrei chiavata volentieri. Può essere, anzi è fantastica la seduzione, quel filtrare. Le scintille del potenziale massimo, completo, intonso. Ma non andrei al di là di un po' di buon sesso. Già mi rompo con _civa, figurati se mi metto a imbastire altre relazioni per sesso.
_rta mi ha proprio toccato. Rideva quando ballavamo. Non so se avrei una storia con lei, da quanto parlavamo. Poi è un po' più bassa (di _civa). Però scoprire il suo sesso, come gode... mmh, mi attirava.
Mi sono trattenuto, non sono libero.

Scritto domenica passate le 21.
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Ora sono sul treno verso casa. Abbiamo ballato un po' in milonga. Anche bene. Una giornata intera in cui sono stato bene con lei. Ci siamo consumati di sesso, forte, profondo, a volte in silenzio interrotto solo dai nostri gemiti.
_civa vorrebbe più bci ma ha capito che io non sono... pucci picci", vengono quando vengono. Da sotto mi sale l'immagine di una quercia robusta, grande, con le foglie smeraldine di verde brillante nel caldo silenzioso della collina di luglio. C'è, è robusta.
Rileggo quanto scritto in andata, ieri tardo pomeriggio.
Sono stato bene con lei.
Esistono altre femmine. Alla fine comunque c'è una scelta.
Osservare i capricci dell'ego, le pulsioni dell'eros e della biologia. Tutto non si può avere ed è bene che sia così.
Un po' di autodisciplina (come il trattenersi della notte tra venerdì e sabato) porta frutti.
In poche ore cambia tutto.


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