venerdì 31 maggio 2013

Di tutto un po'



Non volevo porre troppa attenzione al caso specifico di _ara, la mia partner di studio tanghero, piuttosto sollevare una questione generale sulla seduzione. Sto leggendo 'sto tomo di biologia evolutiva ed è sconcertante. Anche sulla seduzione. Scriverò.
Un po' in ritardo col diario... il trasloco del mezzo informatico è sempre una discreta rottura di palle e richiede tempo per le sistemazioni varie.
Che serata briosa, frizzante martedì da Flora ! Il bandoneon di Daniel Pacitti, il suo respiro che ci portava sulle sue note. Poi alcune milonga con un tentativo ben riuscito di ritorno alle radici africane, con percussioni "casalinghe" (tagliete, piatto e secchiello per spumante) suonate da un raga africano affiancante Daniel Pacitti. Una delle serate più belle della milonga di Flora. Una tangheressa di una certa stazza dopo un ocho adras ha posizionato il suo peso sul tacco ben posizionato sul collo del mio piede sinistro. @xx£$%!!
Osservo le zuffe all'interno dei gruppi parlamentari e di potere (evito accuratamente il termine politica). I gruppi sono un casino da gestire. I due PD(L) hanno deciso di governare per le riforme (qauli) e non riformeranno quasi nulla o solo di facciata; ad esempio la legge elettorale, una porcata merdosa che Lega  e PD(L) hanno evacuato, votato e sostenuto da sempre perché mai dovrebbe essere cambiata? Solo il minimo per toglierla dalla sua anticostituzionalità. Proporzionale secco e via, dopo alcuni anni sono tornato a questa posizione.
In Italia si fanno le leggi falsipocrite e poi non le si rispetta, a partire da una ovvia legge del 1957 per la quale gli assegnatari di concessioni nazionali non possono essere eletti. Come è ovvio per il rischio di colossali papocchioni di interessi. Cosa è successo con B.? Ignorata tranquillamente la legge e il suo spirito. Poi è colpa dei crucchi brutti cattivi se siamo nel merdone.
A proposito di gruppi: lunedì dopo anni si tornerà a riunire la lista civica. Il gas, invece, ora che si è frammentato in gruppi più piccoli e affini per tendenze, insomma ora che non c'è diversità è assai più tranquillo.

giovedì 30 maggio 2013

Conditio sine qua non

L'avevo scritto lunedì sera, poi causa invrucchiamento del piccio e difficoltà nelle correzioni da furbofono e altro da fare la sera, lo puibblico oggi.

Dopo mesi ho deciso di sospendere la lezione di tango del lunedì. Sono ancora ebbro di ieri e domani ci sarà penso l'ultima uscita alla milonga di Flora che mi piace molto per molte ragioni e continuo a ritenere, dopo averne viste altre ora, la migliore.
Stasera mi godo la casa: ho stirato tre tovaglie, messo a posto un po' la tana, dato il concime ai fiori, fatto un tot di telefonate, raccolto il bucato precedente, steso quello nuovo, messo in congelatore i ceci cotti a vapore stamattina, mi sono fatto una cenetta con i controfiocchi.
Ho telefonato a _ara, la mia compagna di studi per il corso di quest'anno;  l'ho ringraziata per lo studio insieme di questi mesi, il suo spirito, il fatto che c'era eccome, non era svampita e assente come _lla la siciliana. Un piacere condividere una passione per l'apprendimento di questa arte difficile del tango.
Avrebbe miolte proprietà, a partire dalla sua postura di tango che è semplicemente perfetta, nobile, regale, a dispetto del fatto che è ancora acerba su alcuni passi. E' venuta già due volte in montagna, ha cultura, ha una buona testa, indipendente, abbastanza fiera, attenta a natura ed ecologia, ex gasista, è perfino mora di capelli, colta, vispa. Insomma, sarebbe perfetta se non fosse che... non mi ispira come femmina.
Questo del fatto che mi debbano ispirare fisicamente è una conditio sine qua non. Alla fine la biologia conta, conta eccome. Per quanto assurdo questo requisito biologico ha una sua eccessiva importanza; come se fosse in secondo piano e da dietro imponesse il suo niet.
E io non mi innamoro di sola testa. Per fortuna o purtroppo.


("bigfoot", sabrinadacos)

mercoledì 29 maggio 2013

Come un trasloco

Piccì kaputt al lavoro.
Un paio di giorni per ripristino, nuova macchina, sistema questo e quello e i certi casini vari.
Caro diario, ti scrivo dal furbofono, interrompo la web astinenza. Mi limiterò all'essenziale.
Direi come un trasloco.

lunedì 27 maggio 2013

Scuole paritarie? No grazie. Invece sì

A Bologna il referendum pro/contro il finanziamento delle scuole paritarie ha dato il suo responso.
Alcune note a proposito.

  • Finanziare con soldi pubblici le scuole private è un orrendo papocchio di quella miscela orrenda di statalismo a scopi privatistici (solo un'espressione delle molte del lemon capitalism) che a noi italiani piace parecchio (problema inculturale prima che partitico).
  • Sapete che ritengo le migrazioni di massa (oltre un minimo fisiologico) un problema estremamente grave, uno dei grave effetti della crescita demografica; l'unica speranza di integrazione è proprio la scuola pubblica in cui mettere in contatto/mescolare i nostri ragazzi con i figli degli immigrati. Le scuole paritarie diventano enclavi per minori in cui ciò non avviene ed è un ulteriore passo verso la balcanizzazione etnica delle nostre società e del loro stupido e buonista panmixismo utopico, cosa che  porterà a tempi foschi e a scontri etnico-religiosi violenti quando la diminuzione delle risorse si farà più sensibile: non c'è bisogno di favorire ulteriormente questo processo.
  • Ancora una volta nei fatti il Popolo Dei Ladri e il Pidimenoelle si sono ritrovati assolutamente allineati. In realtà qualche voce discordante si è fatta sentire nel secondo ma... sostanzialmente i due partiti sono sempre più simili e le zuffe apparentemente così vivaci sono dovute più al fatto che competono per la stessa area ideologica che per antagonismo del tutto inesistente nei fatti.
  • Il TAR ha bocciato in città il demenziale progetto del People Mover. Ancora una volta un'opera tanto  onerosa quanto inutile fatta per utilità delle cooperative e de Il Partito (in questa parte d'Italia quelli senza la L nella sigla, stesso saccheggio delle casse pubbliche). Il project financing all'italiota (questa volta a confezione pidiossina e non berluschina) continua senza scandalo alcuno a dare il peggio di sé.
    Progetto alternativo basato su investimenti sulla rete ferroviaria a costo di un decimo ignorato. Un'altra  folle opera stile Sì TAV.
    Oltre al problema di questo pessimo tecnoprogressismo il fatto che ingenti risorse del bilancio comunale vengano distratte dal necessario (ad esempio proprio l'istruzione pubblica) per il nefasto-costoso. Il pareggio di bilancio è una manna dal cielo che obbliga a scegliere: se salti i pasti e c'hai le mutande bucate con le croste e ti compri le scarpe in coccodrillo sei un coglione e ti meriti di essere marcio e pezzente come ti meriti questa classe di politicastri saccheggiatori come te del paese.
  • Il sindaco ha già detto che non terrà conto degli esiti. La democrazia rappresentativa all'italiana mostra  le sue eccellenze. Pensate se un major del Regno Unito o un sindaco di un paese dei Grigioni o dell'Obvaldo avesse anche solo affermato una cosa del genere.
  • La scarsa partecipazione ad uno dei pochi strumenti Politici è un segno preoccupante. Paesani e cittadini continuano a delegare a coloro che se ne approfittano abbondantemente saccheggiandoli e spremendoli come limoni.
  • Dopo le scuole cattocattoliche arriveranno quello islamomussulmane, poi quello judoebraiche, quelle induinduiste. Come se di inquinamento per le menti non ne avessimo a sufficienza.

Ubriaco di vita

Sono ubriaco di vita. Amici, montagna, paesaggi di fiori e di corona di vette di candida neve e il blu scuro e i mille verdi e il piacere di vedere persone che riscoprono il piacere di camminare per boschi, forre, prati, e cibo buono a casa e poi via di corsa in milonga. Ognuna di voi, Nives, Francesca, Barbara, Alessandra, Natasha, Natalia, Sara è stato un mondo da scoprire, gioia, batticuote, errori, emozioni e i capogiri di essere lì a un respiro dal tutto, dopo un firulete e sospendersi sul nulla.
Ubriaco di vita sì.

sabato 25 maggio 2013

Opale bianco

E' tardi. Ma che ore sono? Carpisci un "le due e mezza". L'ultima tanda e andiamo.
C'è quella miscela strana tra stanchezza e l'adrenalina del piacere di buon tango con sconosciute. Belle sconosciute anche, ma soprattutto brave sconosciute. E stanchezza e adrenalina cozzano: la prima ti sporca il tango, che cede e non è più accettabile, pulito, fluido, la seconda ti comanda di continuare, ne vuole imperiosamente ancora che a quell'ora sveglio come un grillo avresti ballato ancora per ore.
Che ore sono? Le quattro e venticinque. _zzz, va, andiamo a dormire. Ritrovarci dopo un po' è stato bello, nella dolce vita della milonga.
La piccola brigata tanghera in incursione: quella puntata nel cuore della romagna bizantina è stata quasi... una piccola vacanza. La dimensione del viaggio, del gruppo, la novità, i brividi dell'incognito.
Ho appena finito di imbottigliare del lambrusco Grasparossa biodinamico, piove, il verde straripa, fa fresco. Domattina porterò cinque o sei persone ancora per antri sconosciuti e selvaggi del medio appennino.
E la miscela di stanchezza, di serenità, la postgioia di una notte di passione, di intesa trovata è così piacevole.
Ecco, come un opale bianco.


venerdì 24 maggio 2013

Da soli in cima alla catasta

Chiamo a casa, risponde papà, è solo, scambiamo due parole. Sento che ha qualcosa da dire, esita, lo ascolto. "insomma, adesso sono... è che... ho conosciuto una che... sono via con la testa, sono da lei... non è come con tua mamma, con lei mi intendo... Poi parleremo.".
Alla soglia degli ottanta mio padre si piglia ancora queste infatuazioni / botte di idealizzazioni. Francamente i miei sono così paradossalmente diversi che sul piano intellettuale e soprattutto sulla socialità non è che abbiano granché in comune (per essere eufemistici). Se penso ad una certa lontananza intellettuale con A-Woman... un po' lo capisco. Poi siamo tutti a ripetere 'sti cicli, a tentare di emanciparci da costellazioni e destini kharmici e dharmici. Io mi sono salvato da questo maledetto imprinting, almeno in parte. Così soggetto com'ero a infatuazioni e ad amori stilnovistici, poi incontrai _rio. mio amico carissimo dell'UniMi, mi diceva "OmoCamminante, ricorda: prima trombare poi innamorare". E ora paradossalmente siamo quasi a ruoli invertiti. Già... Milano. Relazioni, mission impossible: leggo anche i commenti e penso che anche qui nella Dotta e Grassa non è che sia molto diverso. Ora sono un paio di anni che passo molto tempo in milonga che è un mondo di molti liberi e solitari. Ma io ho una visione di parte eppure, lo so, UN punto di osservazione. Però anche queste mie conoscenti, tangheresse alcune belle figliole assai anche, realizzate e impegnate e con cultura e con testa... me lo dicono abbastanza chiaramente quando spingo le  conversazioni un po' più in là rispetto al gossipaceo mondano milonghereccio che niente da.. molto che non... . Le relazioni e i sentimenti? Una tabula rasa. A volte forse qualche avventura tenuta lì di nascosto. Che sia tornata, come una volta,  tornata forte la chiusura delle classi in se stesse, anche e soprattutto a partire dalle relazioni?
E' come la complessità e il dover rispondere a requisiti sempre più numerosi e precisi, è un segno di società non dico complesse ma ipertrofiche, ingarbugliate, che si arriva all'aberrazione, alla perdita il senso delle cose. che poi tutto crolla su se stesso per massa strutturale eccessiva. Si rimane da soli, in cima alla catasta delle tue richieste, un po' dio e un po' solo.
Così si perde l'amore e il senso della vita, o forse abbiamo solo la possibilità di scoprire che l'amore è complicato, anzi,, è un chaos terribile.
E non posso non andare al tango, difficile e complesso, solo a volte hai degli sprazzi... rari ma con tutto in essi. Qualche ora ed arrivo, amico mio.