Sabato sera parlavo con una cara amica coreografa delle tendenze nella danza (contemporanea) e nel teatro danza e pure nel teatro non danza. C'è un'uniforme e quasi ossessiva rappresentazione del dolore. Alla fine satura anche le persone più aperte e ricettive.
Che barba che noja.
Ci sarebbe da discutere se la fissazione sulla rappresentazione dolore sia una conseguenza del nostro vivere o ne sia, invece, come ritengo, LA causa.
La rassegna Cuor di Turchia pare molto interessante. Lo spettacolo di ieri, Glassmen, è stato eccellente. Virtuosimo tecnico, risorse minime che hanno esaltato la creatività. Per me c'è un criterio molto semplice nel discriminare l'arte da ciò che non lo è: espressione, efficacia evocativa. Ieri i corpi e i loro movimenti hanno emozionato
A-Woman si è lustrata gli occhi coi due danzatori. Pure la folta rappresentanza di pubblico gaio.
Per una volta la vita, non il dolore.
Un messaggio dalla Comune di Parigi
45 minuti fa
Scusa, non mi è chiaro. Lo spettacolo rappresentava il dolore, o no? :-/
RispondiEliminaio ho capito solo che a woman si è lustrata gli occhi...:)
RispondiEliminala vita. sempre
RispondiEliminax DatieFatti:
RispondiEliminaNo, questa volta lo spettacolo non era sul dolore. C'erano metafore per varie cose, anche incomunicazione, problemi di coppia (seppure in metafora omosessuale), ma anche della spassosa autoironia.
x BaroneAgamennone:
A-Woman si è lustrata gli occhi. I due danzatori erano proprio belli. E' il tipo di fisico ideale, direi, per un maschio. A-Woman ha apprezzato specie il danzatore coreografo ovvero Ilyas Odman
x Francesco071966:
Oggi slogan? :)