giovedì 24 ottobre 2013

Le ore delle maree oscure



C'è quel momento della giornata, il tardo pomeriggio, la prima sera, diciamo tra le cinque e le sei, quando tutti i problemi fisici si acuiscono.
Hai l'influenza? Aumenta la febbre.
Hai la tosse? Gl attacchi si fanno più frequenti e violenti.
Hai una ferita? Inizi a sentire che è aperta e viva con le fiamme dentro.
Problemi muscolari o articolari? Sembra di esserti inceppato.
Ieri ero contento e ganzetto che non avevo preso alcun analgesico / antiinfiammatorio per tutta la giornata quando... Mi ero appena svegliato dal riposo pomeridiano quando, una volta alzatomi, ho barcollato, sono finito addosso alle molle e ai ferri del caminetto facendoli cadere con grande fragore. Era come se... come ... come un'onda di marea inarrestabile fosse arrivata riaccendenndomi  il dolore nella mia ferita, lì sotto.
Macchacazzoè'starobachestaarrivando?
Nel giro di una mezzora ho dovuto cedere e prendermi la prima mezza bustina di nimesulide. Assistevo minuto dopo minuto al montare incomprensibile, tenace, martellante di quel dolore che mi portava alla prostrazione di essere immobilizzato dalla tensione muscolare (“Inchiodato!” aveva detto il mio dentista), impotente rispetto a quell'ondata. Ci sono momenti in cui il corpo-anima segue percorsi che sfuggono in parte alla metrica, alla misurazione scientifica della realtà ma del tutto, completamente, al perché. Come la mattina, diciamo tra le quattro e le cinque, quando ti svegli di soprassalto,. quasi si fosse spezzato qualcosa nell'equilibrio, quando hai preoccupazioni o tensioni. C'è un disequilibrio che si manifesta nel sonno interrompendolo. La gura dell'associazione che bazzicavo tempo addietro forniva una spiegazione antroposofica che ricordo a spanne grosse e ancor più imprecise, vado a memoria: astrale ed etereo (?) hanno problemi nel riunirsi a quell'ora proprio dovuto al disequilibrio, alla disarmonia esistenziale.
Non riusciamo a capirne le cause, ma riusciamo a sentire, a misurarne gli effetti.

7 commenti:

  1. Però mi pare che stia durando un po'troppo questa faccenda, come fai a reggerla?!

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  2. La ferita/sbrago è piuttosto grande (circa metà della metà destra della mandibola ) e la bocca è un luogo difficile, piena di batteri e di resti di cibo.
    Insomma sono consapevole che sia una brutta gatta da pelare (mi scusi l'espressione, Sara, conosco la sua passione per i felini ;).
    Anche oggi sto andando bene senza antiinfiammatorio. Ma manca ancora una buona ora al tempo delle maree oscure.
    In ogni caso mi ha già detto, il dentista, che prima di maggio non se ne parla per proseguire con l'impianto. Da quanto ho sentito da amici e parenti mi sembra che siano tempi nella norma quando si tratta di operazioni di questa dimensione.

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  3. ..Poi l'impianto non può essere caricato subito, cioè non si può mettere la capsula sopra la vite subito...Cmq la regola vuole impianti con impianti, cioè capsule solo sopra impianti o sopra denti naturali, non ponte fra dente naturale ed impianto in quanto l'impianto è una anchilosi, non c'è il legamento parodontale come nel dente naturale e questa differenza di ammortizzazione, per così dire, provoca spesso il fallimento del lavoro entro pochi anni.

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  4. Ma ora è del tutto impensabile di mettere un impianto su... una voragine. Sta campato per aria?
    Ora si deve riformare il tessuto osseo e i vari tessuti che lo circodano (penso che si dica circa così e sia qualcosa del genere).
    Grazie comunque delle precisazioni.

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  5. ..Da quello che intuisco, parlando tu di voragine, si era forse formata una cisti ?

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  6. Uomo Pat Carra è una vignettista famosa da diversi anni, non è televisiva, no, ma io mi ricordo già 20 anni fa quando raccoglievo le vignette che pubblicava su "Donna Moderna", Vauro poi alla fine Il Manifesto l'ha lasciato.

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  7. No
    E' che si è trattato di estrazione multipla (gli ultimi due molari (sotto un ponte) e il dente del giudizio orizzontale e piuttosto profondo (ill medico dentista chirurgo ha voluto una TAC e si l'è studiata bene per la criticità dovuta alla prossimità col trigemino (dico bene?)).
    Insomma una zona rilevante della mandibola che ora ha il buco delle radici estratte e di un dente intero orizzontale estratto.

    x Sara:
    Ho visto il tuo commento. Vengo di là a risponderti

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