domenica 21 gennaio 2018

Come un gatto in tangenziale

Ridacchiavo, stamani, pensando a quella scena, ella con i zatteroni e gli altri, i radical chic, tutti a piedi nudi, sul legno. Ci siamo presi un po' di tempo e siamo andati a vedere qualcosa di leggero. _civa mi aveva detto che le sarebbe piaciuto ridere un po'.
A tratti caricaturale senza incertezze (probabilmente per esigenze comiche) porta - direbbero i fisici - al contorno i comportamenti e gli stereotipi e delle classi abbienti, della buona (?) borghesia progressista (che rende Capalbio la sua corte estiva nella Maremma bucolica, giardino) ingessata nei propri schemi al caviale e le rozzezze volgari, infernali, in fermento, delle periferie coatte, miscuglio insopportabile dei popolani italiani e delle immigrazioni di tutto il mondo.
Da una parte una serie di cicisbei, di elfi eterei che campano nei loro mondi fiabeschi, di buone maniere, di progressismi salottieri, che passano dalle okkupazioni dei palazzi di Sesto San Giovanni (Luce a Giovanni) al doversi prendere un ansiolitico per essersi ritrovata nel crogiuolo della vita reale, di condomini coatti, a eccessi sangue merda e amatriciana. Dall'altra il fermento popolaresco più vivace, gretto, terraneo, disincantato, cinico, volgare coi limiti di non aver strumenti, forse non volerli neppure.
Incomunicabilità tra due mondi.
_civa sottolineava che, almeno una volta, la scuola e l'istruzione funzionava da ascensore sociale, almeno un po' (le ho risposto che l'orribile, folle, patologico appiattimento alla mediocrità del cialtronismo delle squola sinistroide marxista ha ottenuto proprio l'effetto contrario , quello di inibire l'emergere delle eccellenze, specie di quelle dai settori marginali della società penalizzati dall'ugualismo al grigiastro informe).
Nonostante la mia scarsa accondiscendenza verso le masse, specie quelle grevi e tamarroidi, cafonesche e cialtrone, devo dire che emerge una sincera vitalità, irruente e da cagnara, che manca ai manichini radical chic.
La sinistra al caviale, in definitiva, è il teatrino moralisticheggiante che recita, tra buonismi e progressismi fasulli, fanfaluche egalitarie e buone intenzioni dello spessore della carta velina; senza questa autogiustificazione di presunta superiorità morale/intellettuale, certamente autoreferenziale, sarebbe senza alcun motivazione esistenziale, con vuoti affacciandosi ai quali, necessita di ansiolitici e fiori di Bach.
Molto più sincera la vecchia aristocrazia che non simulava queste ridicole finzioni  interclassiste e mondialiste, contaminazioniste.


13 commenti:

  1. Uomo ma tu ne frequenti di gente normale?

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    1. Ribatto, un po' scanzonatamente, che la storia non riguarda l'orsone in cammino.
      io non so quale sia la gente normale.
      A me piacciono, in genere, le persone che hanno qualche connnotato estremo per le quali le frequento.
      Mi spiego: Tizio Caio potrebbe essere un normalissimo biologo con famiglia, cucina così così, avrà una sua vita sessuale ordinaria. Ma so, che in montagna, è un alpinista "duro", provetto, che fa cose in qualche modo estreme, che ha fatto cose estreme. Ecco che Tizio Caio inizia a interessarmi e cercherò di frequentarlo per escursioni o ascensioni.

      Mi interessano le persone che hanno alcune caratteristiche extra-ordinarie.
      Persino i radical chic possono diventare interessanti, quando le loro caratteristiche sono accentuate.
      L'interesse, ovviamente, può anche portare a giudizi negativi.

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    2. > una cosa che funziona logicamente tende ad essere intrinsecamente "buona",
      > viceversa una cosa che è illogica, paradossale, tende ad essere "cattiva"

      Invertirei la dipendenza nella seconda preposizione ovvero la riscriverei come

      -> viceversa una cosa che non funziona tende ad essere intrinsecamente "cattiva".

      E' un passaggio preciso e importante.

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    3. Invece tornerei sul concetto di ostentazione, applicandolo questa volta al contesto dei radical scic...

      Anche a me l'eccentricità suona mediamente più come un pregio che come un difetto, può essere segno di autonomia di giudizio. Però quando viene ostentata cessa di essere eccentricità per farsi provocazione.

      Inoltre, l'eccentricità può essere apprezzabile indipendentemente dal suo essere estrema. Anzi, quando è estrema, tante volte si fa molesta. Ancor più se, appunto, ostentata. Ancor più se intenzionalmente estrema e ostentata, ovvero se è provocazione o posa (qui un autorevole approfondimento sul tema).

      Coltivo personalmente un tot di "modi d'essere" che in tanti considererebbero sicuramente eccentrici, e li vivo senza nasconderli. Però non li sbatto in faccia ogni tre per due alla gente che mi circonda, come quel tale (del quale non indico ulteriori particolari) che ha fatto passare una circolare, nella scuola che dirige, nella quale "si fa bello" per aver elargito una donazione per un'adozione a distanza. Guarda caso, appena prima del Natale. Ovviamente l'ha fatto per spontanea generosità, eh, mica per posa!

      Sembrano sottigliezze.

      Vale anche per cose che eccentriche non sono per niente, tipo, che ne so, le vacanze costose: sei stato in viaggio sulle pendici del Ruwenzori, con tanto di portatori alla "sì bbuana" al seguito? Bene, buon per te. Perché senti l'esigenza di raccontarlo a chi invece ha passato le proprie ferie su una panchina del giardinetto sotto casa? La soddisfazione di elevarsi facendo rosicare gli altri? Simpatico, non c'è che dire!

      Mah...

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    4. Il significato di "eccentrico" che indichi è corretto, ed è uno di quelli che puoi attribuire al lemma. Tra di essi c'è pure questo, che ricavo dal sito Treccani: "Riferito a persona o agli atti e al comportamento di una persona, bizzarro, stravagante, che si allontana dai modi comuni."

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    5. MKS, ho tolto il tuo commento del 22 gennaio 2018 19:13 dal contenitore dello spam.
      Per qualche sconosciuta ragione Google continua a considerarlo tale.

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    6. UUIC, va' a capire. Questa cosa dello spam secondo me dipende da qualche automatismo "fuori controllo", non certo da scelte intenzionali di chicchessia. Sai cosa interessa, a 'sto chicchessia, dei miei commenti. Non fartene un cruccio.

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    7. > l'idea UCosica che lo "straordinario" abbia valore di perse

      Nooo.
      Ci sono due estremità della gaussiana. Di quelle due straordinarietà una è eccellenza, l'altra abominio.
      Prego osservare che cambiando il sistema morale, alcuni abomini diventano eccellenze e viceversa. Direi, su questo, che Nietzsche ha già osservato e detto tutto.

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    8. > Questa cosa dello spam secondo me dipende da qualche automatismo "fuori controllo"

      Di bachi e problemi sono assai ricchi i sistemi informativi e Google non farà certo eccezione.
      Pensavo a qualcuno che, altrove, nel tempo ti abbia segnalato come molesto e ti abbia marchiato come spammer. In questo caso la strategia di Google potrebbe considerarti tale anche in altri contesti.
      A me è successo su WP, ero stato marchiato da Eretika come spammer per alcuni commenti censurati che non aderivano alla sua unica e giusta ortodossialibertariasenzaseesenzama, ora faccio fatica a commentare su WP.

      PS
      Sto pensando a un termine italiano per spammer.

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    9. Prima di tutto c'è un fatto da osservare:
      gli uomini NON sono affatto uguali.
      Ci sono, quindi, rispetto ad un certo metro di giudizio, persone superiori e persone inferiori. Il discernimento è uno di questi metri: ci sono persone che hanno discernimento e altre meno o null'affatto.

      L'autodisciplina è il diamante che caratterizza un uomo nobile e, anche essa, è un metro di giudizio, di misura. Come osservi correttamente la "virtù", ovvero la forza dell'uomo o dello "eroe", consiste nella rinuncia o, se vogliamo, nel sacrificio.

      Direi che la definizione è ricorsiva e pure all'interno delle persone che risultano valenti rispetto ad un certo metro, ci sono quelle superiori, quelle medie e quelle inferiori.

      Mi pare che questo sistema di pensiero sia abbastanza coerente, logico e realistico.

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    10. Voglio rimanere terra-terra e citare un esempio di eccentricità positiva benché per niente straordinaria e tanto meno inquadrabile come posa...

      Uno dei racconti ricorrenti del mio papà ultraottantenne riguarda la latrina in fondo al cortile della casa di famiglia, quella verso la quale tutti i famigliari facevano regolarmente la spola nell'arco della giornata rischiando malanni a tutto spiano, sia per ragioni igieniche che meteorologiche, perché il senso comunqe di un tempo dava per scontato che si facesse così. La soluzione eccentrica sarebbe stata usare, standosene in casa, un secchio con un po' d'acqua sul fondo e un coperchio, per poi andare a svuotarlo nella latrina con comodo e adeguatamente attrezzati, magari mentre già si stava uscendo per andare da qualche altra parte.

      Chi avesse fatto così, sarebbe stato considerato strano e inadeguato, nonostante la razionalità e il "costo zero" della soluzione. A nessuno, nella famiglia di mio padre, è passato nella testa di fare così, ai tempi. O, magari, posso ipotizzare che più d'uno ci abbia pensato ma nessuno l'abbia fatto, per evitare di "esporsi" a giudizi negativi in quanto eccentrico.

      Credo che l'esempio (solo uno tra i tanti possibili) renda l'idea.

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    11. Anche questo commento, MKS, recuperato dal contenitore del (presunto) spam.

      Io pure sono eccentrico con la questione del plin plin. Io ridacchio e con grande soddisfazione vedo che, anno dopo anno, alcuni alberi si sono irrobustiti e crescono molto meglio. :)

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    12. Il vaso da notte era per la notte. Durante la giornata, anche con dieci gradi sotto zero o pioggia battente, attraversavano il cortile (bello grande) per andare nel gabbiotto, quindi calavano le braghe espondendosi all'addiaccio. Senza contare che quel gabbiotto io me lo ricordo bene, perché quand'ero bambino era ancora lì: una roba da mix mortifero di epatite, colera, tifo... Capirai che abbassare le braghe in un ambiente tanto lercio, accovacciarsi, esporsi a spruzzi e schizzi (oltre che alle temperature incongrue) e poi non potersi né pulire adeguatamente né tanto meno lavare... insomma, a me sembra che la soluzione del secchio sarebbe stata infinitamente preferibile. Ma io sono strano, non si perde occasione per ricordarmelo. Meglio la stranezza che la schifezza (pericolosa).

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