mercoledì 14 aprile 2010

Avanti tutta verso il peggio

Lunedì sono stato a casa con un raffreddore estremamente violento. Venerdì sera, al ritorno dal lavoro, avevo lasciato il cellulare in treno. Martedì mattina sono passato all'ufficio Assistenza alla clientela della stazione. Vengo a sapere che il servizio oggetti smarriti "è stato abolito".
Ognuno fa quel cazzo che gli pare: il loro consiglio è.... tadaaaaa, sentite la chicca, di rivolgersi al.... Comune.
Ah, interessante. Perché, ad esempio, non anche al reparto ostetricia del policlinico o alla sede del partito? Si sa mai che...
Comico
Grottesco.

Una delle innumerevoli regressioni di una società che ha perso e sta perdendo il senso delle cose. Le stazioni diventano centri commerciali nei quali ci sono alcune cose fastidiose come, relegati in posti più lontano possibile (devono lasciar posto a manifesti e schermi piatti per la pubblicità), gli orari di arrivo e partenza ad esempio, o anche i treni i cui binari di arrivo sono sempre più allontanati dal corpo centrale per far spazio a nuovi esercizi commerciali, poi i cessi a pagamento, treni soppressi (due o tre al giorno ormai sono la norma) e, scopro ora, abolito il servizio oggetti smarriti.

In compenso aumentano le descrizioni di marketing. Prendi un vecchio treno intercity che era pure più veloce, la rete, quando si pensa stesse peggio, andava molto meglio. Ora si chiama Eurostar. Poi Eurostar plus. Quindi Eurostar plus intercity. Quindi Freccia d'argento, poi Freccia d'argentoplus first service e poi Freccia rossa exlusive deluxe fast service. Il prossimo sarà il Freccia rossa exlusive deluxe fast service enhanced plus VIP e, dal 2013, Freccia rossa exlusive deluxe fast service enhanced plus VIP golden series. In quanto a denominazioni, abbiamo un netto miglioramento delle cose.

Ah che bello, mi mette buonumore, questi nomi sono ottimi, ci sono buoni segni, le cose non vanno poi così male.

E' tutto un meraviglioso progetto di rete snella, aboliscono fermate, binari, scali merci, chiudono linee, sulle aree dismesse la speculazione edilizia. E' tutto più light, più leggero, molto più smart. Essi non capiscono, non sanno che è molto meglio così, che noja quei treni locali, anzi regionali, ci sarà il Freccia rossa exlusive deluxe fast service enhanced plus VIP che ti porterà a prendere il pane.
Le stazioni, al servizio e per il benessere dei viaggiatori, funzionali al trasporto, una volta.
Le persone al servizio del business, le stazioni funzionali al commercio, alla pubblicità ora. In mezzo anche i treni, che scocciatura.



4 commenti:

  1. le stazioni ed i treni son quello che sono: infatti io vado in macchina

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  2. Auto?
    Dalla padella alla brace.
    La fissazione, al limite della nevrosi, di molti italici per l'auto e la predilezione per l'immobilità privata è una delle concause nello sfascio del sistema ferroviario.
    Il sistema ferroviario è un indicatore della qualità di un paese.
    Il sistema ferroviario è nettamente superiore, da ogni punto di vista, a quello automobilistico.
    Solo che per funzionare, come ogni sistema complesso ed efficiente, richiede manodopera qualificata, precisione e rigore, meticolosità, lungimiranza, visione, pianificazione, qualità.
    Assolutamente incompatibile con il fancazzismo caciarone pressapochista italico, con la mancanza comune di senso civico, l'astio e il menefreghismo per i beni comuni e la percezione che ciò che sia non privato sia di nessuno, sia prima da depredare se esiste, da affossare.
    Infatti, la Svizzera, il Giappone, hanno un sistema ferroviario eccellente, e in aumento di qualità, stati notoriamente trogloditi e comunisti, retrogradi e tecnologicamente arretrati.
    Insomma, non riuscirei neppure sotto tortura a pensare che abdicare alle ferrovie per il traffico privato su gomma sia positivo, abbia qualche senso.
    Ogni italiano, per me, dovrebbe impegnarsi per ferrovie estese, capillari, ben manutenute, con servizio di qualità e per la riduzione di strade e limiti draconiani al traffico privato (cmq, ci penserà San Picco del Petrolio, visto che ce ne sarà ancora al più per 50/60 anni), per il fatto che gli ipermercati siano serviti da uno raccordo ferroviario e da treni e non da TIR...
    Poi sarà anche troppo tardi, perché hanno costruito a sbrodolamento, anche su sedi ferroviarie.
    Tanto peggio tanto meglio, se non fosse che per queste scelte da delirio (anche se penso che sotto ci sia molta, moltissima speculazione, affarimsmo privato all'italiana) le pagheranno altri.

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  3. Eih? uomo della strada, ne é passato di tempo, come  va la quotidianità?
     
    Sei troppo acuto per capirti...parlo per me, naturalmente

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  4. Poffarbacco, il nuovaccioquarantacinque... :)
    Ero passato tempo addietro da te ma era tutto silente o, se ricordo bene, addirittura non avei più un diario.
    Come va la quotidianità? Giorno dopo giorno, mese dopo mese, cerco di rimuovere, semplificare, togliere...

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