lunedì 19 aprile 2010

Forza Eyjafjöll



A me 'sto vulcano Eyjafjöll mi sta simpatico. Il fatto che esso abbia obbligato questi sciami enormi di petulanti aereoplani usati da Homo per muoversi qui e là, il più della volte a sproposito e consumare quantita assurde, spropositate di carburanti, e relativo inquinamento, i propagatori del globalismo peggiore, a fermarsi, a me mi piace molto.
Il trasporto aereo da strumento utile da utilizzare in casi pressochè emergenziali, rari, è diventato il mezzo per trasportare ovunque, a prescindere, una parte consistente dei 7G Homo. Fiori keniani, carne di cavallo argentina, mango indiani, pendolari NYC - Washington, limoni sudafricani per l'italia, anche Lauda che, tadaaa, vola da Vienna a Salisburgo. E ora, i poveri, poveretti calciatori che dovranno viaggiare in autobus? Ma è terribile tutto ciò, terribile.
Grazie. Il panico degli statisti, dei bisnissmen, dei turisti che non possono viaggiare per migliaia, ma spesso (e qui l'assurdo è massimo, decine) di miglia, a me mi piace un casino. Berlusconi dichiarerà che si tratta del solito vulcano comunista.
Una volta c'erano i bastimenti, i viaggi, i treni. Ad essi si tornerà, Homo, ti piaccia o non ti piaccia, anche forse solo per il fatto che, presto, molto presto, 'sto petrolio, la rovina di Gaia, finirà. Non importa se ciai tante o poche palanche. Uè, baussa, ciapa su el tren anca ti e buon viaggio.
Poi tanto peggio, tanto meglio.
Intanto, forza Eyjafjöll.

11 commenti:

  1. Poffarbacco..arriverà il momento in cui, l'era del comunismo cesserà..Non foss'altro perchè il "caos" è generato dall'assenza di "proprietà privata"..Il diritto di tutti verso tutto d fatto annulla la sussistenza di ogni "diritto" ed onestamente,lo stato d'assenza di diritto è nient'altro che uno stato d'anarchia...Durante le fasi d'intervallo, è possible che il "Caos" preceda la pace, che verrà siglata con il riconoscimento del diritto di Sovranità nel frangente (negata)...Che dirti?
    All'autobus preferirei la mia vettura Personale..Ma in assenza di altro, non ci resta che volare....
    Ciapa e porta a casa....:::)

    RispondiElimina

  2. e che bel nome ha questo vulcano e che bello come influenza tante vite, anche a me sta simpatico sisi, mi fa sentire parte di tutto

    RispondiElimina
  3. Kaliuga, è un vulcano che... ci rende tantrici?
    E' come per la neve. Io mi diverto un casino, tutte 'ste persone con un livore, ultraacide, non possono andare al lavoro con i tacchi oppure fare le palline da flipper impazzite. La neve li rallenta e loro sclerano.
    Vulcano e meteo estremo mi sono simpatiche per riportano l'attenzione sulle convenzioni della fuffa, sulle abitudini acritiche, sul peggio fatto modus vivendi e lo mandano a  'ffanculo.
    Più sclerano, meglio è.
    Sentitrsi un po' parte di tutto, invece che sopra tutto, è assai utile.

    RispondiElimina
  4. Ascoltami a man..ascolta che cosa ho da dirti...Ti ricordi di quando parlavi del "mito della caverna"?
    Te lo ricordi vero che cosa intendessi dirmi?
    Ora, io credo che tu in questo momento faccia fatica a comprendere, ad accettare che il "miracolo" tanto atteso si è verificato..
    Ed a motivo di ciò non sussiste più la necessità del contrafforte al quale aggrapparsi, per lasciare libera Gaia di fare le Stronzate che le passano per la mente..Tipo:"Andare a lavoro con i tacchi, o fumarti sotto il naso per indisporti solo perchè tu fai il cretino con l'assistente tecnico del bar dell'ufficio"...O solo perchè ti piace ancora giocare a tris con la guardia giurata..Mi capisci? Capisci che i bambini col tempo crescono ?

    Il mito della Caverna (Repubblica, libro VII)

    Si immaginano degli uomini chiusi fin da bambini in una grande dimora sotterranea, incatenati in modo tale da permettere loro di guardare solo davanti a sè. Dietro di loro brilla, alta e lontana, la luce di un fuoco, e tra il fuoco e i prigionieri corre una strada con un muretto. Su questa strada delle persone trasportano utensili, statue e ogni altro genere di oggetti; alcuni dei trasportatori parlano, altri no. Chi sta nella caverna, non avendo nessun termine di confronto e non potendo voltarsi, crederà che le ombre degli oggetti proiettate sulla parete di fondo siano la realtà; e che gli echi delle voci dei trasportatori siano le voci delle ombre..
    Per un prigioniero, lo scioglimento e la guarigione dai vincoli e dalla aphronesis (mancanza di discernimento) sarebbe un'esperienza dolorosa e ottenebrante. Il suo sguardo, abituato alle ombre, rimarrebbe abbagliato: se gli si chiedesse - con la tipica domanda Socratica - di dire che cosa sono gli oggetti trasportati, non saprebbe rispondere,e continuerebbe a itenere più chiare e più vere le loro ombre proiettate sulla parete. Per lui sarebbe difficile capie cha sta guardando cose che godono di una realtà o verità maggiore rspetto alle proiezioni.
    Il dolore amenterebbe se fosse costretto a guardare direttamente la luce del fuoco. E se fosse trascinato fuori dalla grotta, per l'aspra e ripida salita, e dovesse affrontare la luce del sole, la sua sofferenza e riluttanza si accrescerebbe ancora. IL suo processo di acclimatazione al mondo esterno dovrebbe essere graduale: prima dovrebbe imparare a discernere le ombre, le immagini delle cose riflesse nell'acqua, e poi direttamente gli oggetti. Il cielo e i corpo celesti dovrebbe cominciare a guardarli di notte, e solo in seguito anche di giorno.
    Una volta ambientatosi, potrebbe cominciare a ragionare sul mondo esterno, sulla sua struttura, e sul luogo cha ha in esso il Sole. Solo allora il prigioniero liberato, ricordandosi dei suoi compagni di prigionia e della conoscenza, potrebbe ritenersi felice per il cambiamento. Ma se ritornassero nella caverna, i suoi occhi, abituati alla luce, sarebbero quasi ciechi. I compagni lo deriderebbero, direbbero che si è rovinato la vista ( o ad esempio si sentirà dire dalla stessa madre:"Se avessi immaginato che lo studio ti facesse questo strano effetto, a scuola non t'avrei mandato")...Così penserebbero che non vale la pena di uscire dalla caverna. E se qualcuno cercasse di scioglierli e di farli salire in superficie, arriverebbero ad ammazzarlo.
    Uccidere chi viene dall'esterno è facile, perchè, essendo quest'uomo abituato alla gran luce dell'esterno, sarebbe costretto a contedere nei tribunali o altrove sulle ombre del giusto, con persone che la dikaiosyne (la giustizia come virtù personale) non l'hanno veduta mai..

    RispondiElimina

  5. Uomo, se hai fatto caso alla tv, nemmeno per un attimo si sono sognati di menzionare il nome del vulcano. Come se fosse un impiccio. Un problema. Si è pensato solo a stimare i danni per le compagnie aeree, per i mercati, per le esportazioni e bla bla bla.
    Insomma.
    A me da un senso di serenità pensare che la terra sia viva. Che poco se ne infischia del marcato e dei soldi e del kerosene che gli aerei bruciano.
    Poi per me che vivo alle falde di un vulcano è come sentire il respiro della terra.

    ps. ho molto gradito il tuo commento :)

    RispondiElimina

  6. La terra è viva e lo sarà anche quando Homo, la specie stupida, si sarà suicidata.
    In quanto al kerosene che bruciano, che fai? La qualunquista / pressapochista? tutto ed il contrario di tutto?
    Prima o poi anche il Vesuvio farà il suo corso... Come sempre.
    Lì in Campania siete a varie milionate troppi, stipati, consumate risorse prese da altrove, fate monnezza che non riuscite a gvestire... Che casino.

    RispondiElimina
  7. Eh no Uomo.Io la differenziata la faccio da ben 12 anni. Mentre tutti gli altri ci davano di matti. Vivo in una casa che non ha niente di abusivo, lontano dalle fasce rosse di pericolo. La stessa casa è alimentata da tempo da energia solare e mio cognato ha ben pensato di costruirla in modo da non aver bisogno di riscaldamento invernale perenne. Diciamo che tendiamo all'impatto zero.
    Così. E non per darci un tono ecologista.

    RispondiElimina
  8. ma poi.... avete sentito. Decine e decine di miliardi di danni nelle compagnie aeree..... e naturalmente ecco pronti gli aiuti. Ma com'è che quando io non riesco a produrre nessuno mi dà una sovvenzione?
    Solo per 3/4 giorni che non hanno volato questi prenderanno un vulcano di soldi...... secondo sono proprio loro ad accenderlo!!!!!!!!1

    RispondiElimina

  9. Beh, é una salutare lezione di Madame Terra che si é rotta le palle degli umanoidi dei loro esperimenti nucleari e quant'altro... e delle presunzioni di onnipotenza...Ora si capirà che un Vulcano non ha da avvisare nessuno di ciò che vuol fare: AUTODIFESA!  Dott. Bertolaso permettendo, chiaramente.

    RispondiElimina
  10. x Ochetta:
    Beh, mi rallegreo per te e ... per gli altri tuoi vicini.
    Dai un ottimo esempio e ciò è estremamente importante, specie da quelle parti!
    In quanto all'impatto zero... mh, impossibile, almeno ai ns livelli di consumi.

    x Errare:
    Gli anglosassoni lo chiamano lemon capitalism o lemon socialism, ovvero un pateracchio che mette insieme i due peggi.
    Privatizzare i profitti, collettivizzare i costi e i danni ambientali.
    Pure filth!

    x nuovo45:
    !!!
    :)

    RispondiElimina
  11. roba ininfluente agli effetti pratici della mia vita degli ultimi giorni.....

    RispondiElimina

Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.