domenica 25 ottobre 2020

Approccio bastardo

Sto andando a prendere? essere preso da? Rosa Canina che desiderava che pranzassi con lei e sua madre che è andata a trovare, ella teme che blocchino tutto di nuovo. Ho dovuto fare un giro assurdo visto che ci sono buchi colossali su queste piccole (piccole anche un bel ciuffolo, la Prato - Viareggio sta venendo raddoppiata) linee ferroviarie che frequento. Ho ovviamente mandato a fare in culo il giro TAV che mi proponevano a tre volte il prezzo, ho usato un approccio bastardo, sono andato di là dai monti in auto e poi fatto un giro su altre linee secondarie.

Il principio di induzione del traffico funziona molto bene anche al contrario: crei buchi di ore e ore e vedrai come le linee si seccano per bene. Sulla linea che collega PO - PT - LU - Viareggio (- MC - SP - PI) non un treno per tre ore la domenica mattina.



23 commenti:

  1. Ciao, Uomo.
    Il Dittatore sta facendo fallire interi comparti del Paese, sta facendo fallire il Paese.
    Ti chiedo scusa se trascuro il tuo post, ma le priorità sono altre.

    ===

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    1. Da tempi vorrei fare qualche riflessione su 'sta epidemica di virus corona.
      Ho poche certezze, molti dubbi, mi sono astenuto.
      Noto comportamenti psicotici e gregari di massa. Non che sia una novità, purtroppo.

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  2. molto vero quel trenino in figura, con macchinista affacciato di lato ed il fumo con fuliggine che rientrava dai finestrini dal terzo vagone in poi

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    1. Ebbi la fortuna e gioia di vedere, toccare, annusare vaporiera e treni a vapore
      Per me appassionato di treni un'apoteosi!
      Le linee secondarie, ovviamente, non hanno più quel materiale ma (ormai in prevalenza) convogli a composizione fissa / elettrotreni "locali" (una volta le ALe, ora i vari Pop, Staedler, etc.) e omologgi sulle linee a trazione termica.

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    2. Io, tra i dieci e i quattordici anni, ero solito prendere tre volte a settimana un treno trainato da una piccola vaporiera per un percorso di una quindicina di km. Le carrozze erano ancora del tipo "cento porte", se hai presente, quelle coi sedili in legno e il riscaldamento a vapore che negli anni '30 venivano impiegate per la terza classe. Rumorose oltre l'inverosimile, scrollavano come un frullatore e per passare da una carrozza all'altra bisognava recitare un rosario propiziatorio. Eppure, sul breve percorso, avevano un sapore ineguagliabile, che non ho mai più trovato in nessuna soluzione più moderna.

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    3. Assolutamente sì! E poi, lo sai che invecchiando si diventa nostalgici...

      Guarda cosa ho trovato:

      carrozza centoporte

      interni in legno

      vista "di tre quarti"

      altri interni

      Nota il "soffietto" che copre la passerella tra le carrozze (sulla destra si vede meglio). Quella del rosario - provare per credere.

      Nell'ultima foto, se guardi sotto ai sedili puoi intravedere il radiatore del riscaldamento a vapore (quando perdervano, cioè quasi sempre, nella carrozza si sviluppava una nebbia peggiore di quella che c'era fuori!).

      Oggi vengono spacciati come curiosità per turisti, ma sono stati un pezzo non secondario della vita di tantissimi Italiani.

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    4. Se avrò tempo cercherò di risalire al modello di treno che mi portava a Milano. Non ricordo molti particolari. Ero distratta già in giovane età.

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    5. Da piccolo e fino all'adolescenza ebbi la *fortuna* di vedere e salire e toccare le eleganti carrozze

      FS serie 20.000 1921 prima classe.

      Mi ricordo
      o - gli eleganti finestrini doppi affiancati
      o - i lussuosi sedili in velluto rosso
      o - il tavolino trapezoidale
      o - le ritirate con sanitari in foggia anni 20
      o - un generale design liberty

      BEL - LIS - SI - ME

      Purtroppo temo che di quelle meraviglie sia rimasto pochissimo (vedo una carrozza nella fondazione FS dei rotabili storici).

      Penso che siano e sono le carrozze che piu' mi piacquero e mi piacciono.

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    6. Molte di quelle carrozze sono state demolite, via perche' divenate vecchie (in confronto la roba degli anni 60, 70 e 80 fa cagare, certamente con capienze maggiori e prestazioni maggiori 10km/h -> 160kkm/h) ma neppure paragonabili per spaziosita' e lusso degli interni e qualita' dei materiali.

      Ecco, a proposito di materiali, non tutto era il massimo: la furia demolitrice penso fu dovuta al molto amianto usato per le coibentazioni.

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  3. Una cosa che qui non manca sono i treni. Quando penso alla differenza tra il servizio attuale e quello dei tempi in cui andavo a scuola, sembra che sia passato un millennio.

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    1. Il servizio e con esso il traffico ferroviario e' certamente aumentanto, Jaja. Osservazione precisa.
      Ma non ovunque.
      Anzi, tante linee, seccate a furia di rimozione di corse, sono state tagliate.
      La cosa buffa (?) e' che io ne conoscono molte, troppe, che hanno sofferto di eccesso di frequentazione non appena qualche amministrazione illuminata ha deciso di rivitalizzarle.

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    2. So che Purtroppo non è così dappertutto. Per andare a scuola prendevo l'ultimo treno, era Un residuato dell'era fascista. Era talmente pieno che a volte le porte non si riuscivano a chiudere, e Quando pioveva pioveva dentro.
      Ora hanno annunciato nuove corse, oltre a quelle già presenti e frequenti, con treni lussuosissimi. Buon per pendolari attuali di questa tratta.

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    3. Durante il periodo fascista le ferrovie italiane erano le prime al mondo.
      Ad esempio l'ETR 200 fu il primo treno al mondo a superare la velocita' di 200km/h.

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  4. In questo post è palese il fatto che non avete memoria storica.

    Il "treno" come lo intende Uomo in Cammino in Italia è una introduzione del Ventennio. Contestualmente il Ventennio introdusse due cose che erano ugualmente ignote, il "tempo libero" e il "viaggiare".

    Prima di allora gli Italiani non distinguevano tra "lavoro" e "vacanza", i ricchi erano sempre in vacanza e tutti gli altri erano sempre al lavoro. Lavoro che ovviamente conosceva delle pause ma queste erano dedicate o all'ozio d'osteria oppure a riti orgiastici pagani e il treno non serviva.

    Ai tempi dei miei nonni gli Italiani non si allontanavano mai dal paesello natio. Mai mai, tanto che, ogni tanto lo devo ricordare, per trovare moglie, se non ce n'era una nei pressi, si rivolgevano ai sensali che la trovavano nei villaggi limitrofi. Mogli e buoi dei paesi tuoi, nel vero senso della parola.

    Eccoci quindi alle famose "littorine", che erano treni economici-popolari che dovevano portare le masse verso località amene, come il mare, che chi viveva 10km all'interno non vedeva mai. Le masse liberate dal lavoro continuo tramite pause istituzionalizzate, quindi se non era la gita, diventava il "dopolavoro".

    La ragione per cui il treno è decaduto è che dopo il Ventennio c'è stata la colonizzazione americana e gli Americani spingono la "mobilità individuale", con la ovvia ricaduta delle automobili e delle autostrade.

    Disastro conseguente per via del fatto che in Italia non c'è lo spazio che hanno negli USA, quindi adesso ci troviamo con le città invase dalle automobili, non tanto in movimento ma parcheggiate. Più la cialtronaggine di chi avrebbe dovuto gestire tutto il macchinario ed invece ha solo preso stipendiuccio o stipendione e pensioncina o pensionciona.

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    1. Ho memoria assolutamente salda (per ora e fino a morte o degenerazione neurologica) di quella che è stata la porzione di storia con la quale sono entrato in contatto diretto. Del resto della memoria storica (riportata e quindi potenzialmente o, meglio, assai probabilmente adulterata) mi fido come potrei fidarmi delle dichiarazioni d'amore d'una prostituta guatemalteca.

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    2. La storia propinataci e' stata scritta dai vincitori.
      Non serve aggiungere nulla di piu'.

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  5. Invece serve. Come fai a non capirlo? La Storia la scrivono i tirapiedi dei Potenti. COMPRESA QUELLA SULLA ECOLOGIA, che è una variante tra le tante dello anti-umanesimo che ci arriva dai "liberal" americani nel quadro del Piano delle Elite Apolidi. La faccenda della "mobilità" oggi non è concepita in maniera razionale, con una logica economica. E' pensata nel quadro del famoso "storytelling" sulla necessità del Mondo Nuovo, dove insieme agli immigrati del Meticciato Planetario e i feti fabbricati in serie per essere venduti alla "comunità LGBTXYZ", ti raccontano della "decrescita" che rende "buona" la de-industrializzazione e "necessaria" la contestuale importazione delle noccioline dalle Ande o dei gamberi dal Mar della Cina. Tu non sei diverso da Greta, che attraversa l'Atlantico sulla barca da regata del Principe di Monaco e solleva scandalo planetario perché si fa riprendere in un video con una bottiglietta di plastica appesa alla parete dietro di lei. Vestita di plastica, su una barca di plastica, fa un viaggio assolutamente superfluo per mera propaganda, il tutto gestito dalle agenzie di comunicazione, eppure gli automi si agitano per la bottoglia di plastica, perché quella è la sub-routine con cui sono stati programmati. Infatti, il tuo ragionare non è "posso fare a meno di andare da A a B?". Invece è "devo andare da A a B, mannaggia la miseria non c'è il treno", che si traduce nel tuo delirio nella idea che il treno possa andae su e giù anche vuoto, tutto l'anno, purché quando tu vuoi andare da A a B, il servizio sia disponibile. Il tuo treno è equivalente allo yacht di Greta. Ricordare il passato serve a capire che il treno non è sempre esistito, non è stato messo sulla Terra da Dio, non è nemmeno strettamente necessario. E' solo una tecnologia come un'altra, che ha senso nel quadro di un calcolo dare-avere. Il Ventennio non ha dato il treno agli Italiani per motivi filantropici ma perché gli pareva necessario per trasformare l'Italia prevalentemente rurale nella Italia manifatturiera che poi è stata più tardi col "boom economico". La "modernizzazione" allora richiedeva di cambiare le abitudini e tra i cambiamenti c'era il movimento di cose e di persone tramite ferrovia. Che non era una idea nuova, era "la conquista del West", applicata al contesto dell'Italia dei mille campanili invece che delle praterie disabitate.

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    1. Il "boom economico" però non è arrivato con la dittatura fascista e nemmeno con la dittatura del Proletariato, è stato realizzato durante la colonizzazione americana e quindi col modello di mobilità individuale basato sulla tecnologia delle autostrade e delle automobili, era l'epoca in cui si costruiva il ponte di Genova in calcestruzzo precompresso perché non c'erano i soldi per farlo d'acciaio, con l'idea che tanto nel 2000 la gente avrebbe abitato nelle città volanti. Io nasco e vivo in una delle poche aree industriali storiche dell'Italia, che esisteva come lascito delle manifatture medievali. Il "boom economico" ha implicato la costruzione della "periferia" in cui abitavano gli operai e gli impiegati delle fabbriche ma dopo poco le linee di trasporto su rotaia sono state sostituite dagli autoveicoli, privati e pubblici. Per cui, se guardi una mappa vedi facilmente che lo sviluppo urbano e industriale inizialmente ha seguito gli assi ferroviari ma le cose che vedi dall'alto, in verticale, non corrispondono più alle cose che vedi dal basso, in orizzontale, perché la "modernità" si è espansa lontano da questi assi, lungo i viali. Questo cosa implica, su un piano pratico? Che l'anima bella dello "ecologista" che sogna il ritorno alla ferrovia non considera che la gente non abita e non lavora più vicino ai binari e alle stazioni, non abita nemmeno più nei quartieri o nei villaggi come erano concepiti in origine, cioè unità semi-autonome ma nelle periferie all'americana coi viali, case a destra e sinistra e nient'altro per chilometri. Quindi la gente si sposta in auto per qualsiasi cosa, per comprare il pane, per andare al lavoro, per divertimento. Rimetti in funzione i binari, il treno viaggia vuoto. Anche perché lo "ecologista", non considerando l'insieme delle cose, pensa al treno ma non come arrivi al treno, cioè che a fianco della stazione devi mettere un mega-parcheggio per le auto e che attorno alla stazione ci sarà il finimondo quando i pendolari arrivano e se ne vanno. Insomma, bisogna ragionare come adulti, non come bambini. Non a caso Greta è la figura archetipa del "bambino-adulto" e dello "adulto-bambino".

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    2. Mi pare un gran mescolone che mescola cause ed effetti.
      Ovviamente avrei potuto rinunciare a raggiungere Rosa Canina e sua madre.
      Si può rinunciare a tutto (ad esempio al cibo,le anoressiche si illudono di poter rinunciare ad esso).
      L'antiurbanistica diarroica è accanto al modello merikano nell'aver creato problemi enormi senza soluzione.
      Vivi (pure io vissi) in una costipazione nella quale OGNI problema è esasperato dalla scala.
      Di nuovo con la fissazione psicotica che in una piscina da 50 persone ci si possa stare anche in 300.
      La fede crescitista invece non è da bambini che hanno gli occhi foderati di favole.

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    3. Qui volevano asfaltare una piccola area verde residuale nei pressi della stazione.
      Il 95% delle persone è un'appendice della propria auto.
      I vicini hanno un figlio cicciotto che, appena ha avuto 18 anni, ha ricevuto l'autista per... andare in stazione in auto.
      È una di quelle persone che non sa che le due robe sotto il bacino permettono di/servono a camminare.
      Mah.

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    4. Ogni azione concreta, come costruire e mantenere una linea ferroviaria, implica un dare-avere, un costo a fronte di un guadagno e che di conseguenza l'azione è "sensata" SOLO SE economicamente vantaggiosa, positiva. Nell'esempio di Greta, ovviamente non ha nessuna importanza se attraversa l'oceano con lo yacht del principe o con un aereo di linea, la cosa importante è che la sua azione non ha nessun guadagno, quindi qualsiasi sia il costo, il bilancio sarà NEGATIVO. E' lo stesso per qualsiasi cosa relativa agli pseudo-ecologisti che, COME TE, partono dall'imperativo IO DEVO GODERE e poi vanno a declinare il "come" con criteri "estetici". Esempio, io DEVO andare a Londra, poi DEVO entrare in un locale e quando sono al tavolo mi danno da bere l'acqua del Tamigi che ovviamente è come bere da una cloaca, però siccome io sono "sostenibile", la voglio nella caraffa di vetro o di metallo con il filtrino a carboni attivi. Cosi non ho prodotto "microplastiche". Certo, per arrivare a bere dalla caraffa col filtro ho preso un aereo che implica un consumo di risorse incalcolabile per costruzione e manutenzione, ho consumato tot quintali di benzina avio per farlo volare, eccetera, però tutto quello era necessario perché DEVO GODERE, anzi, era necessario perché GODERE E' NORMALE, non esisto se non godo e godo solo se (perché il contesto me lo impone) volo a Londra per entrare nel locale a bere dalla caraffa "sostenibile". Viceversa, se invece di andare a Londra avessi fatto una passeggiata attorno casa e poi avessi bevuto tre bottigliette di plastica, avrei compiuto un crimine anti-ecologico e sarei anche stato "a-sociale" rispetto alla direttiva del godere associato al viaggio a Londra, nonostante il bilancio concreto sarebbe stato INFINITAMENTE migliore. Non misuro i tuoi gesti, Coso, non sono il tuo giudice. Per me puoi fare quello che ti pare, FINO A CHE NON RIPETI GLI STEREOTIPI COMPAGNI, cioè ti atteggi a profeta o esempio o censore delle vite altrui. A quel punto necesse mostrarti la trave nel tuo occhio. Vuoi che mi congratuli perché vai in giro col treno? Assolutamente no, mi congratulerei se tu andassi in gita a piedi o in bicicletta, una cosa che avrebbe facilmente un bilancio positivo mentre il tuo treno, comunque lo giri, ha un bilancio negativo. Poi, aggiungo che non è un accidente che sia stata rimossa la capacità di seguire la logica nelle idee e nelle cose. Per esempio, Trump dice che farà appello alla Corte Suprema perché i Dem hanno taroccato le elezioni. Secondo te la Corte Suprema potrebbe mai dire "si, è vero, i Dem hanno taroccato le elezioni?". Sarebbe la fine del mondo, salterebbe tutto per aria, sia per via della guerra civile, sia perché significherebbe ammettere che il sistema non solo è facilmente taroccabile ma che è stato effettivamente taroccato. La "verità" è comunque inammissibile e la menzogna invece necessaria. Porsi la domanda diventa pleonastico. La stessa cosa vale per TUTTO nella quotidianità, che ne so, dai processi Mani Pulite orditi da gente intimamente corrotta che si propone come arcangelo vendicatore, al fatto che sia necessario "salvare delle vite" e "accogliere", quando con le risorse spese per incoraggiare la immigrazione si potrebbero "salvare" molte più vite nei luoghi di provenienza ma la verità inammissibile in quel caso è che la immigrazione viene incoraggiata perché lo scopo è la sostituzione etnica. Ora, la cosa che non capisco, al netto del discorso soprastante sul fatto di porsi a profeta e censore dei costumi degli altri come il proverbiale fariseo, è il meccanismo delle "fette di salame sugli occhi a filtraggio selettivo", per cui Uomo in Cammino magari vede le menzogne e i paradossi in certi contesti ma non li vede in altri, come appunto nel caso della "ecologia" e corollari.

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