domenica 24 dicembre 2023

L'ultima notte

Era la notte bianca di Natale
ed era l’ultima notte degli alpini;
silenzioso come frullo d’ale
c’era il fuoco grande nei camini.

Nella pianura grande e sconfinata
e lungo il fiume - parea come un lamento -
una nenia triste e desolata
che piangeva sull’alito del vento.

Cammina cammina
la casa è lontana
la morte è vicina
e c’è una campana
che suona, che suona:
Din don, dan...
Che suona, che suona:
Din don, dan...

(Recitato)
Mormorando, stremata, centomila
voci stanche di un coro che si perde
fino al cielo, avanzava in lunga fila
la marcia dei fantasmi in grigioverde.
Non è il sole che illumina gli stanchi
gigli di neve sulla terra rossa.
Gli alpini vanno come angeli bianchi
e ad ogni passo coprono una fossa.


(Cantato)
Tutto ora tace. A illuminar la neve
neppure s’alza l’ombra di una voce
lo zaino è divenuto un peso greve;
ora l’arma s’è mutata in croce.

Lungo le piste sporche e insanguinate
son mille e mille croci degli alpini,
cantate piano, non li disturbate,
ora dormono il sonno dei bambini.

Cammina cammina
la guerra è lontana
la casa è vicina
e c’è una campana
che suona, ma piano:
Din, don, dan...
Che suona, ma piano:
Din, don, dan...


(bepidemarzi carlogeminiani)

7 commenti:

  1. già, è vero, siamo abituati a veder gli alpini
    sempre alle prese col nemico chissà invece cosa avranno fatto negli ultimi 80 anni

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    1. I nemici ora sono all'opera coi ventri in grande produzione da parte delle loro donne velate.
      Gli Alpini saranno pochi gatti e potranno fare poco quando i pagatori di penzioni sostituiranno le chiese con moschee.

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  2. L'ho letta come una filastrocca :D
    Buon natale.

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    1. Canti nostalgici degli Alpini, gennaio, nella ritirata / disfatta dalla campagna si Russia: freddo, morte, nostalgia, patimenti.

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  3. Un canto di guerra si addice a questo Natale colorato di sangue.

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    1. Furono i canti degli Alpini, gennaio 1943, lontani da casa, con la nostalgia di un Natale passato lontano da casa, nella disfatta della campagna di Russia.
      Questo fu uno dei piu' clamorosi e grossolani errori di nazisti e fascisti, che dimenticarono la storia di Napoleone.
      Eliminare la storia, cancellarla, per essere in balia dalla propria hybris corrente e' uno degli errori RICORRENTI della storia.

      Buon Natale, Filippo.

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