Dopo la scorpacciata di tango di ieri pomeriggio, sera e prima notte, alla milonga del cuore, ho avuto "i postumi". Anche se non ho fatto così tardi, sono sempre tre ore dopo l'orario solito in cui vado a dormire.
Misto di stanchezza e voglia di dormire ma già svegli. Sono riuscito, a riaddormentarmi per un paio d'ore.
Le previsioni meteo non sono state indovinate neppure questa volta: da coperto con pioggia previsto a parzialmente nuvoloso ventilato. Zio peto, non "ci beccano" neppure il giorno prima!
Avevo annullato uscita in montagna, avevo voglia di aria, luce, sole, verde.
Sono stato tre ore e mezza, al sole e un po' di vento, a devitalbizzare gli àmoli (qui i lessici locali sono alquanto differenziati, rusticani, mirabelli, mirabolani, marusticani, Rosa Canina ne raccogli i frutti e cuoce delle scìquisite marmellate), gli olmi, gli alberi di giuda, i pioppi, le roverelle, i noci nella scarpata sotto casa e il sentiero che facciamo, Rosa Canina ed io, quasi giornalmente per andare e tornare alla/dalla stazione. Unici attrezzi, guanti da lavoro, scarponi, roncola, olio di gomito.
Provo gioia a vedere che questi alberi stanno diventando, anno dopo anno, sempre più grandi. Mi chiedo quanto resisteranno prima che arrivi il solito con la motosega.
In quest'ultino anno di meteo atlantico ho visto intere scarpate fianco strada franate come gelati al sole, regolamenti anacronistici "gestione neve" che spingono i confinanti a tagliare tutti gli alberi dalle scarpate ormai solo erbose che alle prime piogge abbondanti vengono giù. Ho visto interi boschetti annientati e poi sepolti da vitalba e rovi, sempre scarpate lungo strada, poi franate. Non frega niente a nessuno.
A me_mi piace, gli alberi che crescono e diventano grandi sono una delle cose che amo di più.
I registri sono tristi
54 minuti fa
Questo è il primo dei quattro racconti che leggo, mentre lascio gli altri tre per quando avrò più tempo libero. Apprezzo molto la tua riflessione. La cura che dedichi agli alberi e il modo in cui osservi la loro crescita mi colpiscono profondamente. Nonostante le difficoltà e il disinteresse verso la natura, il tuo impegno rappresenta una forma di resistenza che trovo preziosa.
RispondiEliminaPer quanto riguarda me, invece, vorrei fermarmi qui, ma soprattutto fermare il tempo.
G