Venerdì osservavo, con attenzione, mattoni, pietre, affreschi, pergamene, capitelli, fonte battesimale. Da secoli, lo spirito sospinto da "Ora, lege et labora!" anima questi luoghi.
Qui è il tempo che è vasto.
Vedi il monogramma K(a)R(o)L(u)S è noti che il tempo, le generazioni, volate nel tempo trascorso da quell'anno 798. Il tempo è questa dimensione fuggente, nel momento in cui lo vivi, qui, ora, esso è già fuggito.
È così bello e prezioso quanto essi ci hanno lasciato.
Le tue parole sono un invito a fermarsi, ad ascoltare ciò che il tempo non dice con la voce ma lascia inciso nella pietra, nel silenzio, nei segni.
RispondiEliminaQuel KRLS non è solo un ricordo di storia, è un richiamo a riconoscere la profondità del tempo e la forza della memoria.
“Ora, lege et labora” continua a pulsare, nonostante i secoli: ci chiede presenza, impegno, e forse anche gratitudine per ciò che ci è stato donato.
“Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre.” (Ebrei 13,8)
Grazie per aver condiviso questo sguardo così limpido. A volte basta davvero poco per ritrovare il senso di un cammino.
G
Signor G.
EliminaSiete molto caro colle Vs. parole per le quali vi ringrazio.
La fede è la vostra forza e il vostro limite.
Eppure ci son le cose di Cesare e quelle di Dio.
Peraltro, gran parte delle cose che voi aborrite in varie mie osservazioni, erano prassi comuni delle comunità devote del passato, pure di quelle monastiche.
Dovrei tentare di convincervi che il bene si ottiene con disciplina, spartanità, anche colle ecologia e giustizia di repressione e pene.
Non ci provo neppure! :)
Mi permetto di rispondere con un po' di ironia, in fondo, come ben sa, lo spirito del sindacalista non muore mai!
EliminaSono figlio di un sindacalista, cresciuto con l'idea che fare il bene ai lavoratori sia una missione sacra. E non solo, il mio cugino segretario generale di un importante sindacato italiano, sempre con un bel tesserino "rosso" in mano, mi ha insegnato che la lotta è sempre giusta... anche quando il pranzo è stato "preparato" in modo un po' spartano, ma sempre con tanta passione.
Del resto, se le cose di Cesare si fanno con precisione, quelle di Dio si fanno con disciplina e, magari, un po' di ecologia sociale.
Quindi, se c'è qualcosa che posso fare in questa "lotta spirituale", non è certo convincervi che il bene arriva tramite il giusto mix tra il rigore spartano e l'efficienza sindacale. Non voglio certo disturbare i vostri benedetti monaci! Ecco, non lo farò, ma intanto vi auguro una buona continuazione del cammino, senza dimenticare che la vita, come il lavoro, è fatta di lotte e sacrifici…
> la lotta è sempre giusta
EliminaSignor G., ci sono alcuni fondamentali della comunicazione (vengono spesso divulgati nei corsi di comunicazione, di PNL, di miglioramento personale).
Uno di questi fondamentali dice piu' o meno cosi' "Le frasi con quantificatori universali [e.g. sempre] sono false".
Porto l'acqua al mio mulino e mi vengono a mente sindacalisti e "sindacalismi" che hanno difeso senza-se-e-senza-ma (non-)lavoratori veri e propri criminali.
Peraltro, in questo sindacalismo marcio, al contrario, vengono danneggiati lavoratori onesti, capaci, competenti, laboriosi.
La lotta non ha alcun valore morale, etico, in sé: è come "la inclusione" sulla quale ci siamo scontrati. Senza una morale e senza etica diventa uno degli antagonismi, uno degli anti-ismi di cui abbonda la sinistra, in questo caso diventa anti-padronatismo anti-capitalismo, anti-questismo o antique;llismo, o qualcosa del genere (dipende dai registri del sinistrese).
E non mi stancherò mai di ripetere che Fracatz ha proprio sbagliato i suoi "accompagnatori". Passano gli anni, cambiano i calendari, ma la situazione non cambia mai… È come il trucco di un mago: tutto si trasforma, ma il coniglio è sempre lo stesso! Scrivo per esperienza, ovviamente, quella esperienza che ti fa capire che anche se metti un cappello nuovo, la gallina non diventa un'aquila. Ah, le ciclicità della vita… Sempre uguali, con un tocco di originalità che ormai, a forza di vedere, non ci fa nemmeno più ridere.
RispondiEliminaG
> anche se metti un cappello nuovo, la gallina non diventa un'aquila
EliminaLo avete scritto voi, eh!
Da sempre scrivo che fagiolare le lenticchie applicando un'etichetta falsa sul barattolo non le rende tali.
Noi pensiamo di coprire il tempo e il lavoro che fu, con la modernità fatta da intonaco per poi ricrederci e scoprire la meraviglia che si nasconde sotto.Che strani esseri che siamo,copriamo e scopriamo la preziosità di un lavoro, attraverso un tempo inafferrabile .
RispondiEliminaIl tempo e' un gran dottore: elimina ogni malattia (per guarigione o morte) e rimane solo cio' che e' importante.
EliminaDi quei secoli non sono rimaste stamberghe, tuguri e catapecchie, solo qualche edificio degno, importante.