- Paolo di Tarso sta a Cristo come la verginità a Cicciolina
_elo
Oggi c'è stata la cerimonia della prima comunione per mio figlio. Devo ammettere che avevo perplessità, sono sempre anticlericale e convintamente avverso a La Religione. Sua madre ci teneva, i miei pure, UnRagazzo era abbastanza interessato, aveva seguito un po' di lezioni, di catechesi con un prete abbastanza noto in regione per essere una persona libera (troppo), intelligente (troppo), critica (troppo), spirituale (troppo), ecumenica (troppo) mandato tra i monti da lustri proprio in castigo dalla curia provinciale. E così... Notizia dell'altro giorno che il don si era "guastato" ed è in ospedale, sarebbe stato sostituito. Devo dire che nonostante la mia orticaria già predisposta, il sostituto (cresciuto con David Maria Turoldo) si è rilevato in gamba: io mi sono chiesto, piacevolmente stupito (e pure mio padre e anche un amico) come un prete potesse parlare in omelia con efficacia e con convinzione genuina sulla spiritualità, sulla morale sclerotizzata che schiavizza le persone e con parole caustiche sui meccanismi marci e corruttori di potere all'interno della chiesa.
Devo ammettere che i deliri della
lettera di Paolo di Tarso ai Galati (5,16-26) mi avevano fatto bofonchiare un "ma che cazzo di stronzate" cosa che poi ho ribadito con spiegazione a mio figlio che mi ha detto che anche la mamma (protestante, mi aveva fatto conoscere
questo libro) aveva avuto da ridire su quel testo.
Quando stasera ho incontrato _elo e _tta, prima della milonga, sentendo la mia opinione su Paolo di Tarso, egli è stato
tranchant con la frase qui sopra che in poche parole dice tutto.
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