domenica 20 maggio 2012

Come si fa?

Con un amico ieri ci siamo fatti in rampichino ventiquattro km di sentieri montani completamente fuori dal mondo in alto appennino sul confine con la Toscana. Sì bellezza da ubriacarsi a tratti, l'ultimo terzo del giro in un posto da lupi (non è una battuta) non un anima viva (anima di bipedi, perché siamo quasi finiti nel mezzo di una famigliola di cinghiali con cinque o sei cinghialettti color caffelate a macchie :) e in tal casi  è assai conveniente starsene alla larga dalla gentile signora scrofa).
Solo l'apoteosi della Natura in primavera, dalla vetta (a 20m da dove abbiamo lasciato le bici) un mare di mille verdi per valli e valli e qualche piccolo paesino in pietra sotto sperduto qua e là. Ci siamo pigliati anche un temporale e la discesa (impervia, la mappa era assai mprecisa) su rocce e fogliame bagnato è stata tecnicamente difficile, emozionante e pure divertente. Che bello sentirsi la stanchezza fisica nei muscoli nelle ossa poi quand si torna a casa.
Quei poderi erano meravigliose isole di vita completamente autonome, autosufficienti. Oggi, con la possibilità di  essere connessi col mondo, di poter scegliere quella vita invece che subirla... In Lucchesia alcuni paesini simili infatti stanno rinascendo per olandesi, norvegesi, inglesi, etc. che tornano in quei posti e li recuperano e ci vivono in piccole magioni restarate con maestria, piccole case da sogno, quelle in cui entri e c'è la stufa o il caminetto acceso, la pietra, il legno, tanti libri e il profumo di cibo buono e squisito di qualche pentola che borbotta sulla cucina economica.
Passare per alcun casolari in pietra ormai cadenti, sepolti dalla vitalba e o da abetine impiantate negli anni sessanta, qualche rovina su orridi nei boschi, apoteosi estetica romantica, una sorta di antropologia-modernariato di quanto era lì fino a pochi decenni fa. In questa regione il Pidimenoelle è da sempre impegnato in quelle che io chiamo le discariche aree o spargitumori, altri inceneritori ed essi, rigirando le parole, così bene solo come loro e i berluschini pidielle, stessa merda finto plasticata ipocrita tecnofilo progressista consumista, quelli dell'ecologia del fare e del meno tasse per tutti e più crescita per tutti altre cazzate da propinare a rincitrulliti coglioni teledipendenti spacciano come termovalorizzatori. Ecco, i pidi(meno)elle partito diossini pro inceneritori da sempre impegnati con 'sto anello finale della linea consumista che apre il ciclo chiuso e che è da combattere con ogni mezzo senza se e senza ma, spero che prenda 'n'altra mazzata sui denti a Parma.
Ecco, come si fa con questi delinquenti oncogeni biocidi? Forse quelli delle bierre avevano intuito...



6 commenti:

  1. Pare che a Parma la lista 5 Stelle da sempre contrarissima alla discarica-area alias inceneritore abbia vinto.

    Bene. Il PD ha preso una randellata sui denti.
    La Lega perde 7 comuni su 7, scrive il Corriere. Bene, anche a loro parecchio padani ladroni una buona dose di randellate sui denti.

    A Palermo vince Orlando e il PD piglia anche lì Randellate.

    Gli italiani alla fine pare si siano un po' destati rispetto a questi partiti dell'antipolitica.

    Bene. Anche se è solo l'inizio. Se le persone pensano di fare politica andando una volta ogni 5 anni a votare, tra qualche mese saremo al punto di partenza.

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  2. La geografia antropica è molto simile anche in altre regioni collinari del centro come Umbria Marche Abruzzo, in Lucchesia ho visto le Ville invece, stupende.
    Pe 5 stelle vedremo cosa sapranno fare, spero meglio degli altri.

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  3. Il lato positivo del grave urbanesimo è che molte zone si sono meravigliosamento inselvatichite.

    I 5 stelle hanno un buon programma.
    Ma non sono certo loro i salvatori.
    Se nella crapa del folk non entra che la politica è quotidiana, settimanale, mensile, molti finiranno per entrare di nuovo nel pessimo meccanismo della delega e della deresponsabilizzazione.

    I 5 stelle hanno dalla loro qualche meccanismo in più antidelega, idee su qualche forma iniziale di democrazia diretta. Se già riuscissero nell'intento di smantellare un po0 le apatie, la non partecipazione, la delega, sarebbe già un mezzo miracolo.

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  4. Inceneritori e discariche non servirebbero se non ci fossero le città. Napoli docet. L'alternativa sarebbe la nuclearizzazione ma temo inquinerebbe di più. Per contro le città si spopolerebbero :)

    A Pripyat vivono più animali che persone...

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  5. Ci sono città come San Francisco e Tel Aviv che hanno da anni eliminato inceneritori e discariche e recuperano tutte le materie seconde con percentuali da plebisciti bulgari.
    Perché fissare la propria attenzione e strategie fallimentari quando in questo mondo ci sono realtà di eccellenza dalle quali è semplice, estremamente semplice il solo copiare?

    Anche qui in Italia abbiamo dei comuni assolutamente virtuosi ovunque (nelle province di SA, LU, BL), non serve andare molto lontano.

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  6. Le discariche aree sono il checksum del consumismo, sono la quadratura del cerchio della insostenibilità.
    Ti inculcano nella testa che i rifiuti spariscano (che è un falso scientifico assoluto, la Legge di Lavoisier non l'hanno inventata ieri gli anti termovalorizzatoriquelleminkiatelì) in maniera che tu ti possa beare nelle tue abitudini di vita insostenibili che hanno aperto consumisticamente il ciclo chiuso della materia.

    Le persone detestano essere messe dinanzi alla prova dei fatti che le loro abitudini sono mortifere. Sarebbe interessante farsi raccontare alcuni aneddoti da Stefano Montanari.
    Ti odiano quando li riporti dalla baggianate per allocchi sparse a man bassa da quelli del business dell'incenerimento (A2A, Hera e compagnie belle) alla drammatica realtà degli spargitumori.

    Business inceneritorista fatto depredando l'erario e i contribuenti con i CIP6 (ecco lo stato marcio capitalista e parassitario che concentra il business nelle mani di pochi, rastrella i fondi dall'erario (ovvero dai soli schiavi dipendenti che versano l'80% delle tasse), invece di fornire soluzioni crea problemi e tecnologie per i problemi che fanno PIL e sparge problemi irrisolvibili su ambiente e sulla collettività.

    Poi essi frignano come coccodrilli quando la moglie sta schiattando per la metastasi, quando il nipotino muore di linfoma.

    Ah questo mondo brutto e cattivo, è proprio ingiusto!!

    Gli inceneritori sono la colossale illusione propinata alle masse che sparge (oltre a centinaia di migliaia di tonnellate di centinaia di migliaia di composti chimici) nell'aria, poi necessità di enormi didcariche (1/3 dei volumi inenceriti, il problema della discarica non solo sparische ma viene peggiorato, passi da roba varia a ceneri ultratossiche) poi inventano problemi peggiori per risolvere i problemi creati come
    le ceneri nelle case, nei bitumi e altre demenze del genere. Gli inceneritori spandono nelle menti la credenza pro consumismo che i rifiuti possano sparire e che tu possa non solo non diminuire i tuoi consumi e i tuoi rifiuti ma che li possa aumentare (a discapito del riuso e del riciclo, come successo a Brescia ad esempio, esempio paradigmatico del peggio, con una regressione spaventosa nella quantità di materie seconde recuperate).

    Ecco perché è indispensabile contrastare con ogni mezzo gli inceneritori.

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.