mercoledì 9 maggio 2012

'azz che sacrificio







C'è un eccellente documentario della BBC sulla società, la cultura argentina (in realtà quasi esclusivamente buenosairica) del tango che descrive molto del vissuto, delle percezioni, delle emozioni degli appassionati dei passi rioplatensi.
Dopo oltre una settimana sono tornato in milonga: bastato qualche giorno (col diversivo afrocubano) per rendere la voglia una marea oceanica. Da solo questa volta (in realtà avevo un  appuntamento con _ese, la polacca). La cosa positiva del non andare in compagnia (quando si tende a ballare quasi sempre tra di noi) è che andare da solo ti porta ad invitare altre donne. 'azz che sacrificio, sono sopravvissuto pure ieri.
_ese era belllissima ieri, e pure la sua amica _ela, bambola-modella tanto fine che sembra uscita da una fiaba. Ha fatto un sacco di anni di danza jazz prima di arrivare al tango. Poi _ica, quella del profumo, sempre bella anche se non balla granché, poi _ria con cui una tanda di milonga è state joie de vivre. Infine, sui tango drammatici, enfatici della fine, con _ica, volevo chiudere con lei, per lasciare alla memoria del corpo l'impronta, il ricordo della serata al massimo.
Ecco, quello è stato un ballo dell'anima, percepisci non solo le sue gambe i piedi, ma anche il batticuore, le emozioni, l'essere uno in quei tre minuti.
C'è una gioia fine, sottile, profuma di tabacco e arancia e vaniglia e di burro e zucchero bergamotto e cirmolo, questa gioia del tango che da alla testa e all'anima, che inebria soave.

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