giovedì 21 giugno 2012

Principessina adorata

Leggendo nei ritagli di tempo (purtroppo scarsi) un po' di materiale vecchio e nuovo sulla seduzione mi sto rendendo conto di quanta roba mi sia dimenticato in sette anni. Osservando i miei comportamenti ora riconosco vari antipattern seduttivi, già etichettati come chebravoragazzogalantechenoia e la regressione terribile in questi sette anni.
Una delle questioni che ripassavo è che le donne testano gli uomini che tentano di sedurle. Qui il paradosso dell'eros emerge: alle donne piacciono uomini che abbiano il controllo, di carattere, che NON le compiaccino. A livello etologico è la riformulazione culturale della ricerca di caratteristiche alpha nel maschio e ciò avviene sul piano non verbale (il corpo non mente!).
Un buon approccio personale è di rendersi gradevole 'sto testaggio stronzosetto come sfida e di reagire bene a questi test, sparigliando carte e regole. Ancora più avanti incorpori (attenzione al vernbo usato!) un atteggiamento che inibisce i test ancor prima che vengano esercitati.
Essere leccaculo, accomodanti, compiacenti, senza carattere è antisexy, vieni scartato immediatamente.
Mi offri da bere? Sì (egli prostrato in venerazione) mia principessina adorata eccoti il succo di ali d farfalle raccolte per te... Ecco, scordatela, ragazzo, non starò mai sul tuo pisello.
E' incredibile come la cultura (?) abbia instillato tutta una serie di schemi pseudoromantici che in realtà sono delle vaccate complete, efficacemente antisexy e antierotizzanti.

11 commenti:

  1. ahahahah che fatica essere uomini! E pensare che ogni tanto vorrei essere nata uomo, ma forse non mi sarebbe convenuto...A parte scherzi, trovo questo metodo artificiale un po' pesante da reggere, non credi?

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  2. Non penso che esista un metodo (mille sì ;), ma un buon aprroccio.
    Alla fine si tratta di scardinare difese, schemi spesso lose-win o lose-lose.
    Mi piace pernsarla come un'arte. C'è qualcosa da imparare(io devo un po'ripassare).

    L'approccio della coccarda blu di Silvano Agosti non pens che funzioni.
    E tutto sommato 'sta seduzione è pure divertente, no!?

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  3. E' che tu la semplicità non sai dove stia di casa, e rendi complicato anche un bicchier d'acqua.
    Strategie, tattiche, libri, ricerche, tutto per cosa? Per dire che è difficile relazionarsi con il prossimo quando non si ha il coraggio di esser semplicemente quello che si è?
    Ma via, su. A tutti piace trovarsi davanti qualcuno di cui potersi fidare, e le strategie non fan parte di questo...

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  4. E' divertente certo, se non diventa programmata, è divertente se è spontanea e immediata, botta e risposta.

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  5. x Alahambra:
    Semplicità: teoricamente hai ragione in pratica no.
    la questione è che se punti a delle donne "di pregio" (o interessanti o ... è un po' osggettivo qui) queste avranno un tot di maschi che le ronzano attorno.
    Allora se sei "semplice" e non trovi un metodo per superare le difese (del tutto ovvie, esse non possono stare con tutti i maschi che le desiderano) rimani lì come un mammalucco.
    Se io dovessi rimanere semplice rimarrei "imbranato" diciamo così come son tornato in questi anni di totale fermo seduttivo. Non mi sembra una prospettiva interessante. E certamente non vincente / efficace per entrare nelle grazie di donne di un certo livello.
    Se qualcuno suonasse piano strimpellando ad orecchio, da autodidatta, con risultati così così tu gli/le diresti di rimanere semplice?
    Questo è il prima. Poi cambiano, dove POI significa dopo che sei stat* a letto. Sono molto diversi il prima e il poi.

    x Vagabonda:
    Divertente, programmaazione...
    I comici per diventare divertenti si esercitano moltissimo. No!?

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  6. Detto in una parola: cazzate.
    Tu sei convinto che sia sempre e tutto una questione di letture, di metodo, di maschere. La spontaneità ti è lontana gli anni luce. Allora, continua pure così, e sempre con gli stessi desideri insoddisfatti e la stessa fatica rimarrai.
    Ah, ti è mai venuto in mente che forse non è quello il genere di donna che ti si addice? O, per dirla con il tuo esempio, che la viola non è il tuo strumento?

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  7. > Tu sei convinto che sia sempre e tutto una questione di letture, di metodo, di maschere

    L'arte della seduzione è come tutte le altri arti.

    > non è quello il genere di donna che ti si addice?
    Questa è una questione interessante.
    Però... non capisco bene. Quale sarebbe il genere di donne in questione? Le belle tanghere?
    Sì, ci ho pensato talvolta.
    Quale sarebbe il genere di donne per me? E' interessante capire cosa appare ovvero anche le tue conclusioni a proposito.

    Vuoi sapere cosa ho pensato?

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  8. Ti riporto la risposta che dato il mio quasi marito alla tua domanda.
    "Considerato che il mondo è pieno di gente con gravi problemi mentali, è probabile che da qualche parte ci sia una adatta a lui. Con un po' di fortuna e di speranza però è già stata rinchiusa in un manicomio, dove dovrebbero stare i pazzi."

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  9. Ahahah
    Leggo con sorpresa che anche il tuo quasi marito è informato su quanto mi succede nella vita.
    Proporrò qualche milonga in manicomio allora. :)

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  10. Oky, il commento era decisamente eccessivo, me ne rendo conto.
    In realtà io credo che una persona che si presenta con il tuo egocentrismo farebbe meglio a stare da sola, perchè è troppo alto il rischio di far "scomparire" l'altro.
    TRa l'altro, penso che prima di stare in coppia sia necessario avere un equilibrio interno solidissimo, he tu non solo non hai, ma non cerchi in nessun modo.

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  11. Mh
    Diciamo che qui c'è una vista parziale, una mappa della mia personalità e gran parte delle cose non vengono riportate. Quelle un po' egoiche forse hanno più attenzione, mi piace scrivere che ho ballato un vals da dio, non riporto che ho cucinato degòli spaghetti al pomodoro così così o le cose assolutamente ordinarie.

    Posso apparire quindi molto egoico perché la mappa è egoica.
    Inoltre... Osservo quotidianamente persone con un ego talmente fuori controllo che neppure si accorgono di esso.
    In un certo senso spesso io invece osservo il mio ego, lo comprendo e cerco di gestirlo.

    L'equilibrio è una buona caratteristica purché sia dinamico, non sia stasi, Alahambra.
    Il mio concetto di coppia al giorno d'oggi è relativamente minimale, ovvero passare dei buoni momenti insieme, ciascuno con propri spazi personali e con un proprio territorio.
    Ovviamente certi tipi di "pruriti" non mi sono affatto passati ma questo viene dopo, direi.
    Riuscirò a limitare i danni, Alahambra? ;)

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