martedì 3 settembre 2013

Mai più!?

La questione della guerra civile in Siria è ormai al centro dell'attenzione mediatica. Qualcuno ha mai sentito un'analisi sulle cause? Varie le letture tutte sociopolitiche: dittatura, scontri confessionali, anelito alla democrazia (democrazia? quale?), ingerenze di potenze regionali. La variegata composizione della società siriana è tale da secoli. Anche alcune tensioni tra esse. Ma solo ora si è arrivati allo scontro violento. Perché?
Perché la guerra e la rivoluzione (quale?) si fa a panza vuota. La panza che borbotta per il vacuo fa muovere le chiappe. Spesso troppo tardi.
Le ragioni sono del tutto simili a quelle fame & ingiustizia che dettero fuoco alle polveri tunisine e che sono alla base della crisi egiziana: c'è un commento che le spiega e dato il contesto tendo ad attribuire ad esso buone affidabilità, correttezza e autorevolezza.
Quel paese subdesertico ha superato da tempo la portanza antropica e la miseria che ciò contribuisce a diffondere ed aumentare è solo uno dei segni dello scontro violentissimo del tumore con i limiti fisici del contesto che lo ospita.
Uno dei molti casi in avanti, di avanguardia del collasso che si manifesta. Le varie culture dovranno rientrare nella portanza antropica pre carbonifero e pre petrolitico (tra 1 e 2G homo complessivamente sul pianeta, a seconda dei modelli) e ciò sarà terribile. È quanto conobbero i cinesi nelle loro ripetute, terrificanti carestie e che li portò alla saggia e lungimirante Politica coercitiva del figlio unico: mai più!
Sui media sento lo stupido sdilinquimento generale sul pargolo nato sul barcone o sulle frotte di bimbi siriani nei campi profughi e le immagini di profughe siriane con stuoli di bambini dicono che siamo solo alla miccia che brucia, la bomba demografica siriana sta ancora aumentando esponenzialmente e non è ancora scoppiata.
Poracci, vittime dei loro genitori - che cazzo sforni pargoli se non hai risorse, non hai spazi, non hai mezzi per istruirli, non hai terra, non potranno emigrare, non c'è lavoro per te, né per loro - e delle insipienti, stupide, scaltre malevoli classi pseudo dirigenti ideologicamente malate di oncologia accrescitiva. A iniziare dalle nostre con le loro cialtronate demagogiche assurde.
Una specie che ha un'attrazione morbosa, necrofila per i problemi senza soluzione.

Nell'immagine la correlazione tra aumenti del prezzo delle derrate alimentari e instabilità sociali nel mondo.


(via ugobardi)

18 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  2. La massima ipocrisia di questo probabile intervento militare e' che avviene a due anni di ritardo e con la scusa delle armi chimiche perché "crimine contro l'umanita'". ovviamente si tratta di un crimine orrendo e deprecabile. Ma la morte di migliaia di civili e bambini in questi due anni non sono anch'essi crimini contro l'umanita'? Non si e' mosso nessuno per loro. Cosi' come nel caso dell'Iraq, ci e' voluta una strage etnica di Curdi prima che facessero qualcosa, e non certo per difendere loro, ma per il petrolio. Che schifo.
    Evidentemente, ci sono da smaltire armamenti, e cosi' si trova un'altra guerra da fare. Come si sul dire "C'est l'argent qui fait la guerre" (Sono i soldi a fare le guerre). Ora evidentemente, dopo i proclami di facciata, molti ci ripensano perché la Siria non ha molto da offrire in termini di risorse naturali da sfruttare. Doppio schifo.

    RispondiElimina
  3. In questo caso gli USA, Lo Stato Canaglia (quello che rifornì Saddam Hussein di armi chimiche affinché le usasse contro gli iraniani (prima e poi contro i curdi) non ha una parte "amica" ed una parte "nemica", ma solo due parti nemiche, non ha risorse sulle quali imporre il proprio imperialismo.
    Però
    o - può sempre dare al mondo il segnale che il bullo può menare tutti
    o - ha armi nuove da sperimentare
    o - deve mantenere, come i francesi, una presunta correttezza morale (proprio lo stato più criminale nella storia dell'umanità)

    Un intervento armato è come intervenire in una rissa di gente che si pesta per fame e per miseria, insultando le varie fazioni e distruggendo le loro povere masserizie, abitazioni, strutture.
    Ma gli USA sono geneticamente genocidi e quindi adorano tutti gli sfasciamenti e li adorano tanto più sono distruttivi.

    In ogni caso, l'unico intervento possibile sarebbe stato, fino agli anni 70, una politica di emancipazione femminile, di contraccezione generale, una politica del figlio unico.
    Oraè tardi e la dsitribuzione generazionale in Siria come nei paesi dell'oriente vicino e medio, è spaventosamente allargata sulle fasce fino a 25-30 anni.
    La bomba demografica in Isrele, Siria, Libano, Marocco, Turchia, Tunisia, Yemen, Arabia Saudita, Palestina, Iran, Giordania sta aumentando esponenzialmente con una base sempre più grande.

    RispondiElimina
  4. ma in Siria tutta la vita con Assad, rispetto agli insorti !

    RispondiElimina
  5. Alcune osservazioni : noi parliamo di bomba demografica giustamente, ma in casa nostra il tasso di riproduzione è ormai all '1,2 , e fin qui può anche andar bene,e cosa molto più preoccupante, l'età media delle primipare è passata in 5 anni dai già elevatissimi 32 anni ai 35 : segnali di un collasso imminente della nostra società welfarista per alcuni.Prima di prendersela con gli statunitensi pensiamo all'insostenibilità del nostro modello gerontofilico ed alla nostra sostenibilità equivalente a quella dell'americano medio che però può scalarla per risorse ambientali ed attitudine pioneristica e non piagnona-assistenzialista molto più facilmente dell'italiano medio, specie se meridionale.Gli americani sono mediamente dei cialtroni, ma si riempono mediamente la bocca molto meno dei nostri diritti individuali palesemente tossici per la Terra ed iniquamente distribuiti fra generazioni.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Francesco non credo che l'aumento dell'eta' del primo parto dipenda dal welfare, anzi, esattamente il contrario. Il vero welfare, quello che ad esempio riscontriamo in paesi nordici, dove le donne godono di maggior rappresentanza politica e sono un forte gruppo di pressione, permettendo loro di conciliare armonicamente maternita' e lavoro, non ha niente a che vedere con il nostro. Oggi la donna italiana sceglie o e' obbligata a partorire piu' tardi rispetto al passato perché trovare lavoro e' sempre piu' difficile e la vita e' sempre piu' onerosa, mentre il welfare, che dovrebbe garantire asili nido, sussidi per la maternita' e la scuola e i congedi parentali e' sempre meno presente. Per non considerare che, a tutt'oggi, a parte rari casi, sono ben pochi i padri che sarebbero disposti a rinunciare al proprio lavoro per seguire i figli. Se poi il lavoro manca per uno o entrambi, e nel caso die giovani in eta' "giusta" per procreare la disoccupazione e' ormai al 40%, capirai quanto sia difficile mettere al mondo un figlio. Saluti.

      Elimina
  6. Quello che il mediooriente vive coma bomba demogrfaica, aggravata fal fatto che oltre metà della popolazione ha meno di 35 anni mediamente, noi la viviamo non come questione di sopravvivenza fisica ma di grado di complessità e capacità di organizzazione centrale della nostra società per gli ormai non più compensabili squilibri fra anziani e meno anziani e tutelati e non tutelati (Vorrei sapere se in quel 10% degli italiani che possiedono il 40 % della ricchezza del paese tanto propagandato dai media main stream sono compresi i figli ultra trentenni ancora dipendenti direttamente od indirettamente dai loro genitori baby boomers e se sono conteggiati i debiti delle piccole imprese e se il patrimonio immobiliare è conteggiato ad un valore reale dimezzato rispetto a 5 anni fa perchè questo è quel che varrà mediamente entro un lustro. )

    RispondiElimina
  7. Dopo uno sbilanciamento accrescitivo è ovvio che la relativa compensazione in diminuzione passi per una fase in cui la popolazione è più anziana. Il processo ecologico decrescitivo "dolce" passa per questa fase. Qual'è il problema se il primo figlio si ha a 35 anni? Un problema dei paesi a deflagrazione demografica è proprio la bassa età delle primipare. Una cultura in equilibrio sostenibile, è demograficamente stabile con piccole oscillazioni e la distribuzione per fasce di età è grosso modo uniforme, un po' più stretta su primissima infanzia e tarda anzianità. Nulla a che vedere con la mostruosa campana bassa e larga sulle fasce 20-35 dei paesi bomba.
    La mia etica è ecologica: ho già scritto che società mature o anziane sono molto meno aggressive e a impronta ecologica (un po') inferiore: qual'è il problema?
    Tu preferisci uno scenario come quello attuale di paesi bomba demografica con popolazione molto giovane che dovranno rientrare CRUENTEMENTE alla portanza antropica?
    In ogni caso sarà così anche per lo Stivale che ora ha impronta ecologica quattro volte superiore alla portanza. Da questo punto di vista ogni barcone che arriva, ogni figlio successivo al primo da parte degli immigrati è una martellata al mosaico complesso della transizione ad una resilienza per la sopravvivenza.
    Il fatto che esistano diritti individuali è positivo specie per le donne che possono avere una vita che non sia degradata alla sola dimensione materna. I "diritti individuali" sono un problema se non sono sostemibili e - aggiungo io - localmente e nel tempo (generazionalmente).

    RispondiElimina
  8. x Francesci:
    Noto una vena provocatoria.
    Tu preferirai certamente la Libia che da Svezia dei paesi arabi, senza Gheddafi, è regredito a tritacarne tribale islamico o l'Iraq con i 700k morti per la liberazione democratica USA per far fuori il cattivo cacca diavolo che con le loro armi chimiche ne aveva gasati alcunw migliaia o le decine di migliaia di morti all'anno per autobomba. E' più bello venire sbudellati da 3 q.li di tritolo nella Peugeot sotto casa democraticamente e senza Hussein!
    Questo per rimanere sul piano antripocentrico.
    Come anarcoide osservo le forme di potere e quelle che fanno disastri peggiori.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Scritto da furbofono attraversando la stazione centrale. I risultato (refusi) si vede.

      Elimina
    2. ma che provocazione ! io sto con Assad !

      Elimina
    3. Non ho capito un cazz dei tuoi interventi.
      Il problema è che quello è un intrico di problemi e (ir)responsabilità ormai senza soluzione.
      Se si è stufi dei disastri della dittatura baaathista assaddiana si può osservare come sono condotti vari paesi in mano al merdame jihadista, wahhabita etc. musulmani.
      Cinicamente: abbiamo società legate a schemi religiosi e grezzi, folli ed anacronistici, in contesti di ambienti miseri di risorse, con tutto il disastro consumistico.

      Elimina
    4. io da sempre tra dittature arabe laiche (Saddam Hussein, Gheddafi)e deriva integralista (Iran, Libia attuale) preferisco (o meglio, penso sia la meno peggio) la prima ipotesi

      Elimina
    5. Le situazioni di dittatura così prolungate nel tempo alimentano odi incontenibili.
      Nel video del NYT riportato dal CdS si osserva come essi trovino sfogo, non molto diverso dall'uccisione di Gheddafi da parte di miliziani di tribù rivali.

      Certo è che le parole intrise di religiosismo islamico da parte dei ribelli giustizieri non promettono nulla di buono.

      Questo è lo scenario di cosa avviene nelle guerre civili (per carestia) e di cosa avverrà nelle guerre enclavi negli esplosivi miscuglioni etnici europei quando la carestia sarà in Europa e fungerà da detonatore, scenari già visti peraltro a Sarajevo, ad esempio.

      Elimina
  9. ...Mi sembra evidente che non tutte le primipare a 35 anni lo sono per scelta e che se quella è l'eta media molte saranno oltre i 35, quando ogni anno in più comporta oltre un punto percentuale di probabilità di avere un figlio con gravi tare genetiche: siamo fatti così, le donne dovrebbero naturalmente partorire non oltre i 30 e cmq mai oltre i 35... Il repentino e clamoroso aumento dell'età media delle primipare italiane è un altro dei segnali per cui la famosa gobba lunga della curva demografica dei paesi occidentali, o rientro dolce, come lo chiami tu, non ce lo potremo permettere su un piano non squisitamente di calorie pro capita ma di assistenza gerontofilica pena uno sgetolamente più grave della complessità delle nostre società.

    RispondiElimina
  10. Direi che Spirito LIbero ha spiegato alcuni dei motivi per i quali l'eta' media delle primipare e' molto alta.
    E'vero che in una societa' "vecchia" i costi per la cura degli anziani sono rilevanti. Ma quando le risorse inizieranno a calare con maggiore velocita' vari accanimenti terapeutici cesseranno e con essi i costi relativi.

    RispondiElimina
  11. http://www.repubblica.it/esteri/2013/09/10/foto/siamo_troppi-66234681/1/?ref=fbpr#1

    _zzzz

    RispondiElimina

Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.