sabato 11 gennaio 2014

Ti raddrizzo un po'

Li guardavo già sospettoso. Se non fossimo stati in quattro per quattro sedili avrebbero sicuramente messo i piedi sulle poltrone, erano lì che ci provavano ma, appunto, con i sedili occupati non ci sono riusciti.
Prima che arrivasse il controllore le due tipe chiedevano al tipo come avrebbero fatto: senza biglietto, ci dobbiamo inventare qualcosa.
Strane conversazioni tipo “sai quanti camionette di sbirri abbiamo sgamato oggi? Venti!”
Arriva il controllore e la tipa con i capelli rossi inventa la palla: la macchinetta non funzionava, non ci ha fatto il biglietto blablabla
Il controllore in modo pacato rammenta loro che avrebbero dovuto andare ad avvisarlo.
Il tizio, infastidito, riprende a giocare col furbofono e ignora il controllore che glielo fa presente.
Il tizio allora si scoccia.
Minchia, non ci ho visto più.
Era seduto proprio alla mia sinistra, mi sono girato e a muso duro gli ho detto :- “Stai cagato che non hai pagato il biglietto!” Duro, ma senza urlare.
Non se lo aspettava. Ha subito reagito alzando il tono sfanculandomi, qualcosa del tipo
“Tu che ti impicci...” (con cadenza meridionale).
L'ho preso per il bavero e...
Gli avrei tirato un cartone in faccia, ero proprio cattivo, penso che ci saremmo pestati bene, come ho tentato di più volte ma si sono cacciati in tre, forse quattro a separarci.
Questi stronzi non si aspettano che qualcuno stia dalla parte del controllore. E io mi diverto molto a sorprenderli.
Il treno è uno dei beni comuni più importanti per la valle, l'unico mezzo di trasporto sostenibile e che ha un futuro. Io semplicemente non concepisco che ci siano queste piccole menti scadenti che cercano di viaggiare a sbafo. Fanculo a te e ai tuo capi griffati e al tuo furbofono tu non viaggi a sul treno di tutti e quindi anche mio.
I soldi per quelli che li hai? Ce li hai anche per il treno. Altrimenti è bene fartelo capire, è bene raddrizzarti un po' che il mondo è già storto a sufficienza. Chissà se ci penserà su un po' la prossima volta prima di fare il parassita ferroviario. Inizia a diventare costoso fare il parassita.

Penso che in situazioni belliche o di conflitto o di guerra civile io diventerei spietato.  
Proprio mi sale un odio giustizialista che mi potrebbe spingere ad ogni cosa.

23 commenti:

  1. Eccola l'anima tua che fa capolino..(lo hai preso per il bavero).\
    Le ingiustizie tormentano ?\
    \
    Discorso per chi non sta alle regole: capisco eccome, esser ligi (paga il biglietto del treno, parcheggia usando un posto anzich\'e9 due e bla bla)..ho il mio lato pignolo che spinge.}

    RispondiElimina
  2. Beh, a volte, guardandomi intorno e notando il grado crescente di inciviltà anche a me viene voglia di... raddrizzarne qualcuno... Non può bastare sempre indignarsi.

    RispondiElimina
  3. Guarda, visto che hai cominciato tu, vado avanti io. Non prima di un paio d'ora fa (ero in casa da solo) sento dei rumori al piano di sotto, dove abitano i miei che erano usciti per i fatti loro. Sono sceso silenziosamente, con un coltello per disossare nascosto alla cintura, dietro alla schiena. Erano i miei che rientravano, per fortuna. Chissà di chi, perché in questo genere di cose non si può mai sapere.

    Strano, perché di solito non sono il tipo che cerca lo scontro frontale, ma quello che colpisce alle spalle, non visto, almeno sei mesi dopo l'accadimento che provoca la reazione. Finora m'è successo giusto una volta di passare dalle fantasie ai fatti, una trentina d'anni fa, ma non si può mai sapere.

    Ah, nessuno ha mai saputo chi avesse fatto cosa e perché, in quell'occasione, anche se ha sicuramente dovuto lavorare alcune settimane per ripagare i danni. Non me ne vanto. E' andata così.

    Abbiamo tutti i nervi un po' a fior di pelle.

    RispondiElimina
  4. x En Joy:
    Non solo le regole di convivenza ma la strafottenza dell'impunita'. Pensa che dopo che ci hanno separati, il tizio pretendeva, urlando, che venisse chiamata la polfer (gli sbirri a cui si riferiva prima). Sa che in questi casi i delinquentastri la passano liscia e chi interviene ha casini.
    Questi hanno, secondo me, hanno avuto un'educazione pessima alle spalle, non escluso che gli stessi genitori abbiano insegnato loro a fare i furbi, a fottere gli altri. In qualche diario che seguo, tempo addietro, in un commento – se ricordo bene – segnalava un articolo di cronaca patavina (o veneta) nel quale si segnalava che i controllori avevano pizzicato molti adolescenti senza biglietto ed abbonamento. Per ammissione dei ragazzi, avevano avuto chiare indicazioni di non fare il biglietto a meno che in presenza del controllore. Siamo messi cosi'. Mica male, eh!?
    E' una delle cose che mi fa piu' schifo e che mi fa bollire il sangue.
    I parcheggi alla cazzo, scarpe sui sedli, l'altro giorno vedo uno che apre il pacchetto di sigarette e lancia per terra la mutanda di nylon rotta, ero di fretta, mi sono girato e gli ho urlato qualcosa, ogni giorno raccolgo proprio pacchetti di sigarette e involucri di nylon che 'sti stronzi cacciano a terra.


    x John Barish:
    Io penso che sia molto ecologico un'azione diffusa, da parte di cittadini e paesani, di intervenire direttamente per stroncare il maggior numero possibile di pessimi e delittuosi comportamenti, proprio quella micro e mini criminalita' che conta proprio su impunita'da parte della "giustizia" istituzionale per continare nell'azione delittuosa.
    Il problema massimo dell'Italia e' proprio l'incertezza della pena, aggiunta ad un notevole menefreghismo, spesso prossimo alla collusione.
    Sai quanti controllori vengono menati qui, ogni anno? Se io fossi su un mezzo pubblico e vedo una cosa del genere mi caccerei subito nella rissa a difenderli.
    E' necessario proprio iniziare a raddrizzare questi pessimi comportamenti.
    Il problema e' che anche un'azione ecologica di delazione viene annullata dall'inerzia di coloro che dovrebbero attuare la repressione.

    x MrKeySmasher:
    > ma quello che colpisce alle spalle, non visto, almeno sei mesi dopo l'accadimento
    Non ho ben capito.
    Io penso con scienza e conoscenza che prima arriva la pena piu' effetto educativo, raddrizzativo ha. Il massimo dell'efficacia educativa e' in flagranza. Purtroppo oltre alla incertezza della pena c'e' anche la lunghezza della giustizia a inibire la lotta alla criminalita'. Del resto siamo in un paese di ladri in cui molte norme di garantismo peloso sono state create apposta da B. e altri potenti per allungare i processi fino a rendere massima la probabilita' di prescrizione.
    Un pesce che puzza da testa a piedi.
    Subito, MrKeySmasher, subito! E' molto importante perche' molto efficace. Un intervento anonimo successivo non ha alcuna valenza educativa. Uno si trova dei danni, mi par di capire, dopo mesi e non capisce nulla.

    x Francesco:
    Il tipo, in un paio di occasioni, con la tipa dei capelli neri - in qualche modo parente, a naso, direi - inteloquiva in dialetto del sud, non ho capito se calabrese o siciliano.
    Diciamo abbastanza fighetti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quel che conta è la catarsi. Anche la vendetta ha una sua valenza nell'equilibrio psichico dell'individuo. O, nel mio caso, del suo squilibrio. Magari non serve a "educare" (e non è detta, perché chi ha la coda di paglia, di fronte a una evidente "punizione", riflette e si dà bene o male delle risposte) ma dà una gran soddisfazione.

      Non tutti sono attrezzati per agire subito in modo efficace. Vuoi psicologicamente, o mentalmente, o entrambi.

      Elimina
    2. Posso capire.
      Ma io cerco sempre di mantenere, anche nella purificatrice irrazionalita' della violenza, un minino di ecologia.
      Far danni per far danni non mi convince.
      Se il danno sublima a punizione, cambia tutto..
      Io non ho nulla di personale contro quelle persone. Semplicemente desidero vivere meglio e quindi cerco di mantenere strategie ed azioni che diminuiscano i costi e aumentino il benessere.

      Essere attrezzati...
      Comunque, dopo alcuni anni di pausa, sto pensando di riprendere con le arti marziali.
      Sto verificando quale offerta ci sia qui a BO per krav maga.
      E' bene che rinfreschi e migliori un po' di attrezzatura.

      Elimina
  5. Una persona che stimo molto in questi casi, con una classe invidiabile, solleva un sopracciglio e dice: "violenza, ultimo rifugio per gli incapaci"

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Chi dice così, in genere, è un violento che non vuole ritorsioni. Oppure sta giocando in vantaggio e non vuole che la sua posizione venga messa in discussione. Questo mi dice l'esperienza.

      Elimina
    2. Oppure è uno che non ha bisogno di ricorrere alla forza fisica perchè le sue parole ed il suo comportamento sono sufficienti e perchè non trascende in comportamenti che altro non portano che ad altra inutile violenza.
      Questo dice la mia, di esperienza.

      Elimina
  6. Alahambra, i tempi cambiano.
    La violenza c'è, esiste. Ci sono molti comportamenti violenti (teppismo, vandalismo, migrazioni di massa...) e non è certo ignorandoli che vedrai diminuirli.
    Immagina come andrebbe il mondo se in caso di reati durante l' intervento di polizia o carabinieri gli agenti si fermassero, alzassero le spalle e dicessero schizzinosi :- "Ooohh noooo, violenza uuultima risorsa degli incapaci" e se ne andassero schifati.
    Non è che uno che non ha biglietto viene sprangato subito. Però se reagisce con violenza / strafottenza deve essere represso.

    Andiamo pure avanti a mosse di sopracciglia...
    Strano. Non mi aspettavo tu fossi stata contagiata dal "politicamente corretto". Tendo talvolta a sopravvalutarti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il politicamente corretto non c'entra nulla, e ben lo sai.
      Il concetto è che prendere per il bavero uno dopo che ti ha detto di farti i fatti tuoi è una reazione eccessiva, spropositata rispetto alla situazione. Non ti si stava cercando di prendere a sprangate. Chi ha reagito con violenza, in questo caso, sei tu, non lui. Il che fa una bella differenza rispetto agli esempi che citi.

      Elimina
    2. Quando gli ho detto di stare cagato il tizio è diventato molto più aggressivo, prima il "non impicciarti", poi gli ho risposto qualcosa tipo "stai viaggiando a spese mie",
      ha urlato di più e si stava "muovendo" contro di me, avevo capito che stava per entrare in azione.
      Ho scritto che l'ho preso per il bavero ma è un modo di dire per essere conciso.
      Eravamo entrambi seduti, a fianco, quasi impossibile prenderlo "per il bavero".
      Allora mentre ci stavamo alzando entrambi per iniziare io ho tentato subito di colpirlo in viso. Nel frattempo si erano frapposti già in tre, il cartone è arrivato a qualcosa di maglionoso, non a fine.
      Questo è un resoconto un po' più dettagliato ma anche più lungo. Per brevità avevo scritto "prenderlo per il bavero".
      Visto che stavamo proprio iniziando il combattimento io ho tentato di colpirlo duro per primo. Ma lo scontro era già iniziato. Visto che eravamo così vicini non ci sarebbero stati i preamboli, le scaramucce di inizio zuffa.

      Elimina
    3. Comunque avrei potuto essere meno violento, Alahambra, non hai tutti i torti.
      Sono quasi certo, però, che osservazioni espresse in modo garbato non avrebbero sortito alcun effetto. Il biglietto vecchio (era sgualcito) con il quale cercavano di giustificare il mancato funzionamento dell'emettitrice testimoniava che quelli è da tempo che usano quel trucco (basato sulla non intransigenza dei controllori) per viaggiare a spese degli altri.
      Il tizio si era messo a ignorare perfino il controllore.
      Da parte mia ammetto che quella strafottenza da guapetto mi fa infuriare.

      Elimina
  7. Alahambra, i tempi cambiano.
    La violenza c'è, esiste. Ci sono molti comportamenti violenti (teppismo, vandalismo, migrazioni di massa...) e non è certo ignorandoli che vedrai diminuirli.
    Immagina come andrebbe il mondo se in caso di reati durante l' intervento di polizia o carabinieri gli agenti si fermassero, alzassero le spalle e dicessero schizzinosi :- "Ooohh noooo, violenza uuultima risorsa degli incapaci" e se ne andassero schifati.
    Non è che uno che non ha biglietto viene sprangato subito. Però se reagisce con violenza / strafottenza deve essere represso.

    Andiamo pure avanti a mosse di sopracciglia...
    Strano. Non mi aspettavo tu fossi stata contagiata dal "politicamente corretto". Tendo talvolta a sopravvalutarti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si è nel regno dell'ideologia, UUIC. In quel regno, la realtà viene ignorata.

      Elimina
  8. ce ne vorrebbero di più di walker che prendono per il bavero gli stronzi.
    mio marito è un pendolare e di fighetti prepotenti gliene sono capitati a bizzeffe.
    impulsivo e grande e grosso e forte come è, tende a reagire come te.
    col tempo ha però imparato a non raccontarmele più ste cose perchè mi incazzo con lui.
    ho paura che a furia di farsi i cazzi degli altri un giorno qualche squilibrato gli infili un coltello nella pancia.
    e poi non è più così giovane e scattante e avrebbe la peggio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certamente c'è del rischio, come in ogni attività di valore.
      Penso che sia il nostro contributo all'orto civico.
      Grazie per l'apprezzamento.

      Elimina
  9. Hai fatto bene. Anzi, benissimo! Io sono stufa di vedere cialtroni che mettono i piedi sui sedili del bus o in treno. E mai che qualcuno intervenisse.

    RispondiElimina
  10. Quello non erano riusciti a farlo.
    Il problema era l'atteggiamento sfanculatore prima e aggressivo poi sulla questione che non avevano il biglietto.
    In ogni caso erano quasi lì a mettere le loro scarpe sui sedili.
    A sbafo e a insozzare il treno. Mancava solo che lo vandalizzassero.

    RispondiElimina
  11. Detesto i cretinetti arroganti. Come donna, non posso permettermi di pestare qualcuno perché avrei la peggio ma confesso che in certi casi l'avrei fatto. C'e' gente che davvero non arriva a fine mese e il biglietto lo paga lo stesso e questi qui, oltre a non pagare pur potendolo fare benissimo (altrimenti non si spiega il vestito firmato e smartcazz), non hanno nemmeno il minimo rispetto di un bene comune?
    A calci in culo fino a casa, per tutta la vita.

    RispondiElimina
  12. Più che vestiti firmati abbigliamento di marchi "di successo".
    La tipa nera aveva scarponcini timberland
    Il tizio una giaccone Napapjiri.
    Insomma, capi che richiedono una disponbilità extra di spesa.
    Però gli euri per il treno, quelle merde, non lil vogliono scucire.
    E' così italiota, questo!!
    Hanno sicuramente un futuro in ForzaItalia, in NuiovoDecrepitoCentroDestra, Fratelli d'Italia e partiti vari di ladroni, corruttori e farabutti.
    Se continuano così faranno carriera.

    RispondiElimina

Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.