sabato 22 febbraio 2014

Dipendenza

Dipendenza
o - Nesso, legame tale per cui una cosa non può sussistere o avere sign. senza un'altra: rapporto di reciproca d.
o - Nella sfera pratica, impossibilità o incapacità di essere autonomi.


Martedì da Flora ho rivisto e riballato (consentitemi, per brevità, di trasformarlo in verbo transitivo) _ana, tanghera sessantenne. Terapeuta olistica, abbastanza nota in città, lavora anche col tango con gli adolescenti con problemi. Era da un po' che non la vedevo alla scuola stabile (quella di città). Balla bene, ma è un po' pesante, a volte ti mette fuori equilibrio. Ora che sono migliorato, ho sistemato un po', almeno il minimo, il mio equilibrio, ora un po' mi accorgo di più di questi dettagli. Ecco, ascolti il corpo e capisci molte cose, lo colleghi a ciò che viene detto, alle parole. E' una persona interessante e brillante, ogni tanto ella, con autoironia, dice che è pesante.

Ieri siamo stati dalle streghe (brujas). Piccola milonga mensile che ha “vibra”, una buna energia, buon livello, una fauna piuttosto bohémien che a me_mi piace molto.
_ana diceva, martedì, che il tango da una vera e propria dipendenza. Assolutamente vero. Picchi biochimici, associazione pavloviane tra dispositivo e piacere, gratificazione, spirale di passione e frequentazione che si autoalimenta, tendenza all'esclusione di altro, considerati orari ed impegno richiesto.
E se è grave, è per sempre: _aria, che ha ripreso a ballare dopo tre anni, ora sta letteralmente friggendo, è sulla graticola perché muore dalla voglia di tornare in milonga, solo che con pupo piccolo e lavoro...

Di ritorno, _nni, mi ha detto che quando ballo bene, ballo con fluidità, elegantemente anche se ho, ancora, un armamentario limitato (due anni e mezzo di studio sono ancora pochi).  Anche se ho sprazzi nei quali sono ancora piuttosto spigoloso, ruvido (non capisce come possa passare da un estremo all'altro: io gli ho spiegato che, con una parola, si chiama stanchezza, il venerdì è dura ballare proprio per la stanchezza di una settimana di lavoro). Mi ha detto che ballo già meglio di vari maestri (e mi dice quali).
Cosa volete che succeda alla mia dipendenza?!
A proposito di parole. Credete che l'ironia sia propria della dimensione verbale? Guardate 'sta milonghina sfiziosa. Ahaha, che bischeri!



7 commenti:

  1. Insomma _nni butta benzina sul fuoco che pure io contribuisco a tenere alto, quasi cinicamente, in modo calcolato: non lo soffoco con troppa legna.
    Stasera no tango, che domani si va (presto) su per i monti. Evitare il troppo, che nausea, satura. Appena necessario, trasformare l'attesa in voglia, poi in bramosia, semplicemente evitando di alimentare la bestia.

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  2. il venerdì sera c'e' solo una cosa che vince la stanchezza

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  3. Uomo ma non è che ti confondono tutte queste compagne di tango?

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  4. x Francesco:
    ;)
    Ma anhe per quello bisogna essere in buone condizioni

    x Sara:
    Compagne e'eccessivo. Sono donne con le quali ballo. Alcune amiche, altre come _ara la ferrarese mi hanno dato il due di picche.

    Mo' vado che stanno arrivando gli alpinisti, ehm, gli appenninisti.

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  5. Io son portata alle dipendenza... tutte :) il tango non potrei allora :P

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