martedì 4 febbraio 2014

Emilianità - 2

(Emilianità - 1)

  • La necessità aguzza l'ingegno.

L'opulenza ha tolto all'emilianità le sue radici più sane. Ha sradicato dalla terra la maggioranza delle persone e con ciò ha sradicato il senso del vivere. Così il sindaco felsineo, Merola, fa come gli altri imbonitori, Più tutto per tutti! Più People Mover per tutti! Perso il senso dei limiti, e delle cose utili per migliorare il mondo e la vita delle persone che lo animano, non le cose fatte perché sono più costose possibili per aiutare le cooperative. Un modo certo più colto rispetti ad altri istrioni, quello di mediaset, gli sfascia bilancio demagoghi che impazzano in meridione sfasciandolo addosso agli altri, lo stesso spirito profondamente antiecologico, ecocida. Metodi più garbati, con parvenza di cultura, moderatamente poco nocivi.
Eppure, in questa stessa regione, la necessità aveva portato al massimo civismo, agli usi civici, alla gestione migliore dei beni comuni, come questa storia dell'acqua_vita a Villa Minozzo. acqua bene comune e locale in provincia di Reggio Emilia.
La stessa cooperazione ha perso il senso delle cose. Ecco, poi bisogna parlare di questa eccellenza proprio emiliana che ha perso il senso delle cose, del limite e l'etica che la animava.
Lascio la parola, ehm, il canto al(l'ex compagno) Ferretti Giovanni Lindo, sezione Cerreto, Reggio nell'Emilia che gliele canta per bene.


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