lunedì 17 marzo 2014

300 - L'alba di un impero

Pa', fine settimana andremo a vederlo.
Va bene.
Finisce la partita della pedata, doccia, etc. sono le sei e un quarto. C'è cine alle otto, o alle dieci. Andiamo domani!?
No, domani dovrò studiare tutto il giorno.
Insomma mi ha fatto un muso così storto che ho ceduto (avevo già comprato il pesce per farci una fritturina come si deve, a me_mi piace stare pure a casa una sera ogni tanto, ma il muso storto del bipedinone mi ha rammollito come un cako).

Allora, diciamo che i secondi episodi (questa dovrebbe essere una trilogia) partono sempre in svantaggio: le novità del primo episodio (300) non sono più tali.
Però, devo ammettere, che la progressione della storia è stata interessante, forse anche perché per buona metà è stata in sordina. Forse perché la bollita e ultrapallosa retorica (yankee) sulla libertà sulla democrazia, ripetuta più volte da Temistocle, a me da un po' l'orticaria, 'ste blaterate dal peggior stato canaglia sono così incredibilmente ipocrite. Insomma, io ho un debole per gli spartani e pure per la bellissima Lena Headey (la regina Gorgo). Botte da orbi, sempre lo stile fumettistico, e anche l'uso del colore, interessante anche le dinamiche tra i protagonisti, pure la figura di Artemisia, una donna con... le palle. Il mio bipede è uscito con gli occhi un po' così per Eva Green (Artemisia) ed era un po' elettrizzato quando ella cerca di sedurre Temistocle e finisce che si onorano come nemici con una leggermente rude trombata. Ahh Artemisia, papaaaà, che ficaaa! In effetti Eva Green esibisce in un paio di punti le proprie zizze notevoli e gli adolescenti sono massimamente sensibili alle zizze, mentre al papi ci piace ancora e di più Lena Hadey anche se ha poche zizze.
Eravamo in mezzo ad uno stuolo di adolescenti brufolosi e popcornosi che si divertono ancora a vedere una trucida storia maschile di lotte, di fendenti, di sangue, di mazzate varie di tutti i tipi. Forse il testosterone esiste ancora un po'. Certo fa senso vedere 'sti pischelli che non sanno neppure arrampicarsi su un albero o che pensano che le bistecche crescano al supermercato intripparsi per storie di contadini, commercianti che cercano di difendersi dai brutti neri cattivi diavoli cacca di persiani. Poi in mezzo a 'sti qui c'erano anche delle pischelline. In genere sono storie che non piacciono alle donne: o c'è qualche eccezione o l'uscita in gruppo vince sulle singolarità, pure quelle femminili.
Poi arriverà il terzo episodio, Serse assiste dall'altro alla distruzione della flotta da parte dei greci, sullo sfondo la colossale armata di terra.

Ecco, nella mezzora circa di promo prima della projezione, quasi tutte americanate da botte da orbi. Una volta mi sarei scandalizzato, ora le trove un po' banali, spesso ridicole, però non mi scandalizzo più. E' la roba stelleestrisce per il grande mercato, un po' come i gusti perfetti e finti di merdonald,


31 commenti:

  1. http://www.insomniacmania.com/sites/default/files/eva-green-hairstyles2.jpg

    bella figa, ma non mi convince

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  2. Ho visto qualcosa di questo 300 su Cielo, credo...mi ha fatto un po' ridere...tutti fighi e muscolosi e tutte belle e desiderose di essere "prese" dai rudi combattenti...che dire...forse cio' va a toccare qualche corda recondita nei nostri geni antichi: proveniamo da societa' che hanno combattuto, in cui l'uomo era uomo se era valoroso in battaglia e la donna era femmina-lupa, un po' orgogliosa e un po' sottomessa quando serviva....sono modelli lontani anni luce dalle dinamiche attuali tra i sessi...forse per questo "attirano" la curiosita' di giovani (e anche non)...

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  3. Pensavo che vivere in quelle società era pesante, duro.
    Guerre, lotte, faide, non era certo facile.
    E anche i ruoli.
    Questi sono un po' filmazzi in cui c'è anche la retorica ed iperboli da filmazzi.
    Maschi machissimi e super fichissime
    Femmine lupe...un po' porche e un po' sottomesse (beh, in effetti la cultura greca era piuttosto misogina) Femmine lupe... hai trovato la parola giusta.
    Sì, l'esotico visto e che emoziona da una poltrona.. attira.

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    1. Vero. Non saprei davvero quanto tutto cio' sia aderente alla realta' dell'epoca...ma si, questi "filmazzi " di cappa e spada come dici tu hanno qualcosa che ci sollecita gli istinti primordiali. A me l'uomo un po' guerriero piace! Il che va a fare decisamente pugni con il fatto che sono contraria ad ogni forma di violenza. Vai a capire! ^_^

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    2. Il desiderio non segue le vie del politicamente corretto. Anzi...

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  4. Visto sabato e.....
    1° ... caratterialmente, modo di vestire e truccare, di fondo.... bastarda.... Mi sono "innamorato" di Artemisia ;)
    Un film decisamente diverso nei contenuti, ma interessante, non noioso. Unico "brivido"... allo spiegare delle vele spartane ;)
    Mi è dispiaciuto che questa volta vi era meno musica ad accompagnare le scene :)

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  5. Artemisia, mi ricorda certe darkesse .. ai tempi della new-wave, anni otttanta.
    Non è che sia esattamente un cesso, eh!? ;) Lo dicevo al bipede, attrici non belle sono frequenti quanto i calciatori che non corrono.
    Poi così maschile, in effetti può essere molto sexy.
    Sai che non mi sono accorto che a 'sto giro ci fosse meno rock!? Forse hai ragione.

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    1. Artemisia, mi ricorda certe darkesse .. ai tempi della new-wave, anni otttanta.
      Centro ;)

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    2. Piuttosto parecchio darka, vero!?
      Le darke un po' come le punke ora non mi sembrano così sexy.

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    3. Mi deve esser rimasta una tara giovanile.

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    4. Certe darkesse .. ai tempi della new-wave, anni otttanta.
      Centro !

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    5. Noto una vostra certa conoscenza delle darkesse...
      Eheheh
      Ma sono le stesse di quelle che ora si fanno chiamare emo?

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    6. Beh No.... :)
      Forse hanno delle "assonanze", ma la cultura dark/gotica a me cara in passato era un po differente, sopratutto non così "autolesionista" ;)

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    7. Le emo si tagliuzzano o fanno quelle robe lì, vero!?
      Io andavo a Milano all'Insonnia in quel periodo.
      Penso si chiamasse così.

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    8. io ero una dark!
      Ammiro molto Temistocle. Ho scritto diverse volte di lui sul blog.

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    9. Ecco.... si, il mondo emo non lo conosco molto bene (troppo grande, non esisteva all'epoca), ma in liena di massima il concetto è quello che espresso te. Oddio.... non è che bere e "fumare" alla fine fosse molto meno autolesionista, ma concettualmente diverso ;)
      Non conosco la Milano notturna... aoggi come oggi la frequento quasi esclusivamente per lavoro o concerti. In passato consocevo solo il tragitto per arrivare dalla stazione allo stadio o dalla tangenziale allo stadio ;)

      P.S.
      Però ora son curioso e mi vado a vedere la storia dell'Insonnia ;)

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    10. x Sara:
      Fico! Pensa che ai tempi di Joy Division, Siouxies, etc. io avevo un ciuffone chemi stiravo e mi coloravo di un bel color blu di prussia prima di andare a ballare.
      Le scarpe, tutto l'abbigliamento darko vintagico etc. E avevo già le mie fan. :)

      x Boh:
      Se guggli Insonnia Milano esce di tutto fuorché quel che si cerca. In realtà qualcosa esce... anche perché è(ra) Insomnia e non Insonnia.
      Karaoke.
      Cambiano i tempi....

      A Milano bazzicai assai di più il Plastic'O Killer e il No Ties (che era molto gaio ma con alcune serata house superlative).

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    11. @ Sara : dacci una foto !

      *_____*

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    12. Beh ...
      nell'attesa, ho postato una galleria di foto e link dedicati alla tipa : [ http://orlodelboccale.blogspot.it/2014/03/eva-green.html ].

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  6. Ah ah ah !
    La chiusura, m'ha fatto fischiare le orecchie !

    :D

    Cmq. bella, la tua recensione, e il tuo sguardo antropologico|generazionale.

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  7. Guarda, non avrebbe potuto esserci "recensione" più informale. Oggi vado a metà, pure le recensioni sono fatte col pane e cotiche.
    In effetti c'erano, per un 80%, adolescenti. Impossibile non osservarlo.

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    1. Ma infatti, la tua recensione è pregevole proprio perché a 360° ...
      Uno sguardo che non si limita solo allo schermo, ma che si muove attorno.

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  8. Mah? Chissà dove vivo ultimamente? Non avevo mai sentito parlare di questo film. Vabbè, tanto da quello che ho capito, non mi sto perdendo niente.
    :)

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  9. Trovi banali e ridicole le "produzioni" cinematografiche amerregane e non ti scandalizzi più? Ottimo! Se mi spieghi come fai magari posso applicare la stessa tecnica per trovare altrettanto banali e ridicole le produzioni televisive romanescheggianti che infestano la cinematografia cosiddetta (erroneamente, visti i presupposti monolinguistici fortemente "de rroma") "italiana". Pensa, finalmente potrei anch'io smettere di scandalizzarmene e vivere senza martoriare oltre il pulsante di spegnimento del telecomando tv. Che bello, finalmente pagherei il canone per poter usufruire di programmi televisivi anziché di trasmissioni di indottrinamento pseudolinguistico (e non solo).

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  10. Vedi le americanate sono il 90% de il_mercato e la roba de il_mercato è, in genere, roba commerciale.
    'sta roba commerciale va incontro alle masse di acquirenti più grandi e ha produzioni in certe parti del paese (Roma e Milano).
    Sono le produzioni industriali, massificate.
    Che infatti io tendo a non vedere;
    avevamo affrontato la questione, Mister.

    Io non pago il canone perché rottamai la scatola inquinamenti nel 2000 (no, anzi, la lasciai alla madre di mio figlio).

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