mercoledì 22 febbraio 2017

Amico lontano

  • Gli islamici non hanno i nostri valori? Perché, tu e io quali valori condividiamo?

Venerdì sera ci eravamo messi d'accordo per andare insieme al cinema (a vedere questa). Prima un piatto di orecchiette da me. Sulla strada verso il cinema ci siamo messi a discutere animatamente, quasi a litigare. Questioni relative alla questione al problema migratorio, poi sul problema nel problema, gli islamici e i loro "valori".
Voglio bene e stimo _rio, persona nobile, generosa, con pensiero critico, indipendente, spartano, ecologista, uno degli Amici che ho che io non è che mi appassioni così tanto alle persone. Quante cose abbiamo fatto e facciamo ancora per il GAS, insieme.
Così quella frattura, quello jato, sempre più grande, tra lui e me,sinceramente, mi fa male.  La frantumazione sociale dovuta allo tsunami migratorio non è solo stragi, barbarie, crimini, nocenze come una normale notte da incubo su un traghetto tra Cagliari e Napoli, quel nuocere quotidiano sempre più grave, invasivo e pervasivo, per dirla con le parole di Renaud Camus, ma anche lo scricchiolare e il rompersi di rapporti e affetti umani sotto l'impatto brutale di questa guerra in corso.
Mi ha fatto male, perché _rio è un Amico e io mi sento, anche per questa storia, sempre più solo in questo mio progressivo abbandonare questi assurdi fideismi ciechi ad ogni evidenza che vedo negli ex compagni di tanti impegni, iniziative, attività.
Supereremo questa frattura?

43 commenti:

  1. Avevo letto di quel transessuale che gioca in una squadra femminile.
    Ecco che l'ugualismo che tenta di omogeneizzare un uomo che si sente donna con altre donne, tenta di espellere una diversità dalla porta e la fa rientrare come ingiustizia dalla finestra (altre donne che si trovano a competere con un uomo).

    Sulle milonghe "sessiste, omofobe e razziste", lessi un delirante annuncio di serata per una milonga milanese (non ricordo se scrissi una pagina su questa boazza).
    E la merda politicamente corretta che tenta di entrare nel tango: produrrà piccole sette di tangheri autoghettizzati ancora più frustrati: oltre alla loro idiozia moralisticheggiante si accorgeranno che il tango omogeneizzato, corretto, fa schifo, come tutta 'sta plastica politicamente corretta. La loro reazione, di invasati, sarà quella di aumentare la dose di moralismo e di cretineria.

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  2. > il tuo amico Pincopalla fosse davvero capace di pensiero critico e indipendente,
    > non sarebbe un "sinistro" che ti ripete le filastrocche "mainstream".

    Questa è una delle cose che mi fa più male.

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  3. Gli amici servono proprio per raccontarsi le proprie idee senza sentire il bisogno di dover edulcorare nulla. Risanerete la "frattura" perché avete mille altre cose in comune. E anche la voglia di narrarvi quelle non in comune.

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    2. Per me quell'argomento sta diventando tabû con lui. Il problema è che ciò tende ad allontanarsi anche su altro.Esempio: l'altro giorno mi parlava del rischio di sgombero di un centro sociale dove si tiene anche un mercato di piccoli bio contadini locali. Solo che quel luogo ospita anche, una volta a settimana, i No Borders che crepino tra mille sofferenze!! Quindi sono algido: mi spiace per i contadini, godo per i gli europicidi.

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  4. Conosco bene il problema. Ho tanti amici con cui non condivido idee politiche (diversità amplificate su temi come immigrazione, multiculturalismo, islam, globalizzazione, ecc..). Ho addirittura una carissimo amico (questo proprio tra i più stretti e veri amici) che è per me ormai una sorta di "fratellone". E' un comunista che più vetero non si può (anche se so bene che certe sue posizioni sono più ormai di "forma" che di "sostanza") . Spesso discutiamo, anche litighiamo. A volte anche in maniera dura. Ma la nostra amicizia non è mai stata scalfita. Perchè è una bella e brava persona. Perchè ci vogliamo bene. Perchè se non ci fosse sentirei un vuoto grande. E lo stesso vale per lui. E non voglio cambiare la sua testa nè convincerlo con le mie argomentazioni. Basta confrontarci e, a volte, troviamo punti comuni, altre volte no. Ma condividiamo molti valori fondamentali (etici). Si, è possibile sanare la frattura. Se ne vale la pena, si deve volerlo.

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    1. Il tuo commento mi è piaciuto, John, l'ho apprezzato!
      Continuare cogli altri aspetti etici che ci sono cari: ecologia, eco-nomua locale, decrescita, sostegno ala piccola economia locale e qualche piacere che abbiamo in comune (escursioni, cinema, età.).
      Stasera mi porterà un ordine del GAS e ceneremo a casa mia. Voglio che l'amicizia continui.
      Vetero comunisti meno falsi di quelli post/radical chic.

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  5. si è una frattura che si puo' risanare, ma uno deve leggermente cedere e essere superficiale sull'argomneto in questione. io sto curando una frattura con una mia cara amica, ma lei è de coccio secondo me anche con qualche limite intellettivo su vasti argomenti, io sono piu' flessibile, non mi cambia la vita la sua opinione con i piedi su certe cose , ma le volgio bene. e quel "le voglio bene " è stato alla base del mio curare.

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    1. Su certe cose ho nervi scoperti, Maglia. A volte il controllo cede.

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  6. Parlate di figa e calcio e avete risolto i problemi

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    1. Però finché se ne parla con me non litighi. Non è un argomento dirimente

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    2. ma che c'entra, io parlavo della figa

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    3. Spezzo una lancia a favore di Uomo per una volta: l'erotismo è forma elaborata, trascende sicuramente l'istinto grezzo.

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    4. Il marcio può essere elaborato o rozzo, brutale.
      Semplicemente i francesi non hanno sole e quindi sapore (, nutrienti, zuccheri, etc.) a sufficienza in (gran) parte dei loro prodotti. Allora stringono per concentrare.

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  7. UUIC, benvenuto nel club. Tranquillo, ci si abitua a tutto, anche a queste fratture. Tra l'altro, una volta che s'è rotta ogni cosa non sono possibili ulteriori fratture e, a quel punto, si riconquista una certa forma di stabilità. Diversamente, se quel tipo di stabilità ti è intollerabile, vai col compromesso (altrimenti detto menzogna o resa o indifferenza). Valuta cosa ti conviene e agisci di conseguenza.

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    1. Tendo ad iisolarmi piuttosto che a mentire.
      Il problema è che anche isolarsi ha un limite.
      Potrei accusarti di cinismo ma la tua osservazione disincantata è bebè calata nella realtá.

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  8. Ma non capite che sono tutte bufale!!!111111
    Che noia, la Boldrini vi deve sempre spiegare tutto.

    Uomo, non ti crucciare. Mi dispiace per la delusione con questo tuo amico ma non c'è da stupirsi. Questa gente se li metti tutti in fila e li osservi bene capisci di che pasta sono fatti. Subdoli, falsi, furbetti o imbecilli totali.

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  9. Ammesso che non sia un fotomontaggio, ricordando Iva Zanicchi e il suo "Ok, il prezzo è giusto!" godiamoci questo manifesto promozionale. Che dite, fake news o no?

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    1. Si, magari.

      Bello figo esiste davvero e lo mandano in giro apposta per far salire la rabbia degli Italiani con le sue prese per il culo. Stessa roba delle palme del Duomo.

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    2. Il motivo per il quale vi ho segnalato il manifesto (ripeto: ammesso che non sia un fotomontaggio) è quel "doppio" prezzo, 7 euro contro 15 euro. Che succederebbe se una sala cinematografica proiettasse un film con prezzi differenziati tipo "Italiani 5 euro, stranieri 10 euro"? Ho come l'impressione che la cosa non passerebbe inosservata e interverrebbe qualche maGGistrato zelante. Nel caso del manifesto, invece? Il problema non è 'sto insignificante tizio, il problema è il doppiopesismo schierato di chi ha in mano il manico del coltello.

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    3. L'invaditrice Kyenge ha votato a favore del CETA.
      In Europa la sua è un'azione antiitaliana, antieuropea continua, sistematica.

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    4. > è quel "doppio" prezzo, 7 euro contro 15 euro

      Quante volte ho scritto che il razzismo positivista e il razzismo semplice, schietto, degli invasori, sono i massimi razzismi possibili?
      Se quella politica dei prezzi l'avesse fatta un commerciate leghista si sarebbero sollevate le masse di indignazione dei cretini masochisti sinistranti, se lo fa quel coso lì, col patrocinio di un comune (!!!) è fico.

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  10. _rio, come tutti, ha le proprie credenze sulle quali si frange il raziocinio.

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  11. Mi fa male questa differenza che ci allontana sempre più.

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  12. Ho sempre sostenuto che la divisione destra - sinistra è solo una delle mille possibili.
    Poi... quale destra? quale sinistra?

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  13. A maggior ragione.
    La "destra" che sarebbe il socialismo più o meno fascista NON è la destra storica.
    Nella sinistra c'è quella industrialista pro TAx e quella antagonista no TAx. C'è la borghesia "de il Foglio" filoeuropeista e la borghesia leghista e pentastellata "anti euro".
    Ridurre la n-sfera politica ad un solo asso è privo di senso.

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  14. Uomo penso che una delle cose belle di essere amici sia anche avere opinioni molto diverse e nonostante questo continuare a rispettarsi. Certo, se le cose in cui l'altro crede sono totalmente incompatibili con la propria visone della vita e del mondo allora e' molto difficile. Tuttavia, spesso confronti accesi e serrati possono nascere importanti spunti di riflessione, a patto di non chiudersi abriccio ed arroccarsi nelle proprie posizioni.
    Stare o relazionarsi solo tra simili (come anche in amore) da una parte e' bello e rilassante ma dall'altra ti appiattisce.

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  15. Questo succede perché la Lega in realtà finge d'essere contraria all'arrivo di tutta 'sta gente, e lo fa ogni volta che aggiunge attributi e distinguo vari ai lemmi inerenti l'immigrazione. Se invece che di "clandestini" avessero scritto di "forestieri" (ovvero, in senso lato, di tutto coloro che arrivano in un modo o nell'altro "da fuori") non sarebbero state possibili contestazioni basate su questo genere di sofismi. Chi tenta di fare il furbo finisce prima o poi invariabilmente per subire il frutto delle altrui furbizie.

    Smettero di dire 'ste cose quando i dirigenti leghisti (e il gregge che li sostenta) smetteranno di usare espressioni strumentalmente sibilline che servono solo a permettere di comportarsi da voltagabbana secondo convenienza.

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    1. Lascia perdere le accuse di superficialità eccetera. Restiamo entro i limiti di una discussione "urbana".

      Quel che osservi lo accetto e lo riconosco senza problemi da tempo. Rimane quello che considero un fatto: in ambito leghista stanno facendo i furbi, e non da ora, usando la lingua in modo ambiguo. Non dimentichiamoci che alla Lega possono essere ascritte due (se non tre, considerando quella su colf e badanti) sanatorie che nell'insieme hanno trasformato nel giro d'un paio di nottate parlamentari quasi due milioni di "clandestini" in due milioni di "immigrati regolari". Alcuni di quei "sanati" saranno ormai perfino cittadini italiani. Eppure, al di là dei sofismi linguistici e legali, continuano ad essere indubbiamente forestieri.

      L'uso ambiguo del linguaggio per gabbare l'elettorato mi sta particolarmente sui coglioni, sia che ad essere ambiguo sia un rosso, un nero, un bianco, un azzurro, uno a strisce o quant'altro.

      Occhio a quel che dice Salvini e, come lui, tanti altri variamente colorati. Analizzarne le parole con sospettosità è un dovere civico.

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    2. Sostenere l'inopportunità delle politiche dell'accoglienza non è classificabile come "odio".

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    3. Sul personaggio Salvini siamo d'accordo. E' un dirigente, il che è tutto dire.

      In merito alle responsabilità della Lega nelle sanatorie, invece, eccepisco: il peso della Lega era essenziale per il mantenimento della maggioranza del governo di allora, per cui puntare i piedi e rovesciare il banco avrebbe impedito le sanatorie. Se non è stato opposto un aut aut significa che il legume (mi diverte questo gioco di parole) era allineato sulla scelta di "sanare" oltre due milioni di clandestini. Ecco dunque svelato cosa intendono in realtà i legumi (a livello dirigenziale) quando affermano di esser contro alla clandestinità: una bella sanatoria e il clandestino diventa immigrato regolare. Fantastico! E c'è chi ancora casca nel trabocchetto!

      Il futuro dirà se erro o se ci colgo.

      P.S. A suo tempo fui convintissimo che le elezioni negli SUA le avrebbe vinte Clinton in quanto primo presidente femmina dopo il primo presidente negro. Davo molto peso alla simbologia ed ho clamorosamente sbagliato. Chissà, magari anche questa volta...

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    4. Nessuna forza politica limitata da vincoli e restrizioni imposte dalla costituzione potrà mai affrontare con qualche prospettiva di successo la GUERRA migratoria in corso, la cui intensità ora è medio bassa e che aumenterà con il passare del tempo.
      Purtroppo le persone che lavorano alla frantumazione sociale europea lo sanno benissimo e utilizzano tutti gli stratagemmi e cavilli per smontare, per affossare qualsiasi resistenza immunitaria.
      La legge Bossi - Fini, ad esempio, avrebbe un intento ragionevole ma è ridicolmente inefficace: i fogli di via gli invasori "espulsi" sulla carta (appunto) li stracciano appena li hanno ricevuti.
      E' stato costruito in castello, un sistema mostruosamente complesso che è una fantastica macchina di Goldberg in termini di efficienza nell'affrontare la guerra migratoria.

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  16. Uomo, fa male, ma è un passo importante e necessario.
    Quelli come noi, ingoiata la pillola blu (e non c'è nulla da fare, una volta aperta quella porta, non si torna indietro) il mondo e le amicizie di prima non possono più essere uguali. Succede a tutti noi, ferisce, ma la conoscenza della verità comporta l'esclusione. Noi siamo i loro nemici e loro sono i nostri. Scritto dopo una simile esperienza giusto l'altroieri sera al pub.

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  17. "La conoscenza della verità"
    ... menomale che ci siete voi onniscenti luciferi a indicarci la direzione...

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  18. Non uso le parole a caso Lorenzo, ormai dovresti saperlo.

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  19. Alternative a cosa?
    Perché il problema vero di questa comunicazione Lorenzo è che non c'è margine di discussione. Se l'amico qui sopra sostiene di conoscere la verità che alternative vuoi che ci siano? Verità è verità, non prevede altro che se stessa perché appunto tautologicamente vera.
    Allora piuttosto sono io che chiedo a te: quali sono le domande? E attenzione, io sono più che d'accordo con te quando dici che stanno facendo di tutto per smantellare dalle radici ogni nostro essere e sentire.

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  20. Nono, è l'esatto contrario.
    Non sono io che dico sapete tutto voi, è il tizio qui sopra che dice di "conoscere la verità".
    Io non so nulla più di lui, ma onestamente non credo neanche per un istante che lui (o chiunque altro qui dentro) "conosca la verità". Al limite ha una approssimazione che lui trova esatta della situazione.
    Sempre perché le parole hanno un senso.

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  21. La mass-immigrazione è la sconfitta dell'Occidente quale faro della Civiltà, mistificata come traguardo ( umanistico ed ineluttabile ) della medesima civiltà che cammina verso il crepuscolo.
    C'è ( codarda, spesso ) acquiescenza nei confronti dello sbriciolamento della nostra civiltà verso una pluralità che non è il millantato “arricchimento” ma è un brusco stop a quel Progresso dei cui tanti sinonimi si riempiono le bocche i primi servitori del Livello Superiore, i “politici” e i “giornalisti”, l'irriducibilità a un progetto comune di crescita, anzi a una qualsivoglia idea comune.

    QUI.

    A CASA NOSTRA.

    Ah, dimenticavo : per i “progressisti” e “lungimiranti” sostenitori del fenomeno mass-immigratorio non esiste più qualcosa di simile a “casa nostra”, bensì “la terra è di tutti”, “nessuno è clandestino”, “siamo tutti cittadini del mondo”, e la mass-immigrazione è un “fenomeno incontrovertibile” foriero di “arricchimento individuale e collettivo”.
    Che può anche accadere, sul piano individuale, ma è saltato completamente il piano collettivo, l'idea di bene comune non esiste nemmeno più, demandata al Pensiero Unico neo-?-liberista che ci ha pasciuti e che masse di stolti occidentali credono che ci pascerà.

    La più grande digrazia dell'Occidente, a sentire i mass-media mainstream, sarebbe la decrescita demografica ...

    A CHI NUOCE, LA DECRESCITA DEMOGRAFICA ?
    A CHI NUOCE, DAVVERO ?

    Partire da questa semplice domanda, può essere un bandolo della matassa.

    { buona serata a tutti }.

    ===

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    1. Stamani ho questa cosa.
      La questione è che essere socialisti (fascisti) su media scala non risolve la questione della responsabilità ovvero di premiare o punire le persone per i loro comportamenti, di responsabilizzarle sulle loro scelte, sulle loro deleghe, sui loro comportamenti quotidiani.

      Il problema dei (fallimenti negli abusi dei) beni comuni è assai antico. Ancora, se non esiste una comunità locale responsabilizzata che reprime gli usi distorti dei beni comuni proprio per rinforzarne il beneficio comunitario, non si va da nessuna parte.
      LA globalizzazione va in direzione esattamente opposta: distruggere i sia pur blandi controlli sociali, ammantando tutto con una utopia per cretini e favorendo il peggio: deresponsabilizzazione di massa, concentrazione nei furbi/parassiti ai vertici, etc. .
      Ho giù scritto più volte che la decrescita demografica è incompatibile con i grandi interessi del BAU. Infatti tutte le merdose multinazionali sono tutte filomassmigrazioniste.

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  22. Ho letto tutti i commenti.
    Grazie.
    Il lavoro e' tornato vorticoso, in questa settimana e la sera la stanchezza si è fatta sentire. Tutto il resto si accumula nel fine settimana.
    Così leggo e poi devo scegliere se scrivere una nuova pagina o rispondere.
    Magari tornerò più avanti su questi commenti. E'sempre un avvicinarsi ad una zona che duole.

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  23. Andrea avrà usato l'iperbole de la verità.
    Ma non mi soffermerei su questo dettaglio rispetto alla gravità dell'esistenza di una parte rilevante del paese con pulsioni masosadiche, distruttive, europicide.

    Sabato, nel libro di vetta, ho letto le assurdità da invasato (penso che neppure un prete avrebbe scritto con tali orribile pomposità e retorica) di un tale Mirko che si firmava comunista e anarchico.
    Forse questo kretino non conosce che tra comunisti e anarchici non solo c'è una differenza ideologica notevole ma che pure non corre buon sangue.

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  24. Lorenzo, mi stai diventando un ugualista pure tu!?

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